(ph. Enzo Lacopo)
di Francesca Cusumano
LOCRI, Si è tenuta questo pomeriggio nella sala consiliare di Palazzo di Città, l’assemblea degli iscritti al circolo cittadino del Pd.
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Un incontro atteso dopo le recenti polemiche: dal segretario democrat locrese Giuseppe Fortugno che, in una recente nota stampa, aveva ribadito come l’attività politica condotta dal gruppo consiliare di minoranza “Impegno e Trasparenza-Pd” non fosse “in alcun modo espressione del circolo”; a Teresa Celestino, membro dell’assemblea nazionale del Partito Democratico che, soffermandosi sulle dichiarazioni rilasciate proprio da Fortugno, sottolineava “la totale immobilità del circolo da lui presieduto”, a fronte delle criticità della cittadina, escludendo “a priori un’attività dello stesso a favore del territorio” senza mai indire negli ultimi anni, un’assemblea del circolo.
Questione queste, chiarite nella seduta odierna e che ha previsto tra gli ordini del giorno, anche la problematica sanità e le future elezioni regionali.
Ad evidenziare la rilevanza del dibattito per impostare l’azione politica in vista degli appuntamenti dei prossimi mesi, è stato il segretario del circolo Fortugno che, nella sua premessa ha specificato come il Pd a Locri sia riuscito a consolidare la propria presenza: basti pensare a gli ottimi risultati conseguiti alle scorse elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo <<Il Pd- guarda in maniera tangibile ai problemi reali del territorio. Se vengo attaccato in politica sul piano personale, ho il dovere e il diritto di difendere la mia persona. Il mio obiettivo è realizzare il bene comune, il circolo è aperto al dialogo. In questo contesto, c’è il pericolo del ciclone dell’antipolitica causata dalla scarsa fiducia verso partiti e istituzioni. Stiamo cercando di scongiurare questo rischio, fornendo risposte alla collettività>>. Risposte che il partito intende dare e sul campo della sanità, il cui depotenziamento è stato addebitato alla mancanza di un valido punto di riferimento; e sul versante elezioni regionali, attraverso la costituzione di un nuovo Governo che sappia amministrare la cosa pubblica, contribuendo alla ricostruzione di un futuro migliore per la comunità.
Un pensiero condiviso anche da Giuseppe Mammoliti, coordinatore dei circoli Pd della Locride che, ha parlato di un partito che sappia lottare per gli interessi della Calabria, un partito che dimostri di essere vincente e non competitivo nella prossima tornata elettorale regionale.
Da lì, ha poi avuto avvio la discussione.
La prima ad intervenire è stata la giovane Teresa Celestino, soffermandosi proprio su quanto da lei replicato nell’ultima nota stampa a Giuseppe Fortugno, chiedendo al diretto interessato cosa debba fare il gruppo consiliare del centro sinistra locrideo per assicurarsi il sostegno del circolo cittadino ma soprattutto, qual è la linea che il partito intende assumere, se non altro per quanto espresso dal segretario circa la strada “del muro contro muro” che non porta a nulla se non a inevitabili attriti <<Chiedo- ha chiosato la Celestino- che venga delineata una linea del partito e se gli articoli del segretario richiamano quella del partito>>.
E a smentire l’alibi che il Pd a Locri non riesca a decollare per una sorta di guerra tra due fazioni o meglio tra un singolo e un gruppo, ci ha pensato Pino Mammoliti << Con Fortugno e la Laganà non ho nulla di personale. Non esiste nessuna faida. Mi limito a porre questioni di natura politica e non a creare tensioni, come è stato più volte detto. A Fortugno è stato chiesto solo maggior coinvolgimento. Chiedere democrazia e partecipazione non significa creare polemiche, non chiediamo la sfiducia al segretario cittadino, vogliamo una tassatività del suo impegno. Dobbiamo riaprire le porte della democrazia vera. Locri merita la candidatura al consiglio regionale per la sua storia e per le divisioni interne ai singoli partiti che, hanno favorito onorevoli stranieri. Parta da oggi, il meccanismo per rinsaldare i vincoli di solidarietà tra di noi>>.
C’è poi chi come Bruno Sainato, del direttivo del circolo del Pd, che ha constatato che le divisioni all’interno del partito, siano state alimentate probabilmente dall’abbandono di Pepè Lombardo e la sua Giunta il 2 novembre del 2012.
Punto sul quale hanno preso la parola Emanuele Marando allora capogruppo di maggioranza e l’ex vicesindaco Aldo Dattilo, spiegando come le dimissioni di Lombardo (e non la sua fuga), siano state un segno di maturità, derivante dall’assoluta impossibilità di approvare in pareggio il bilancio di previsione 2012, con un disavanzo di un milione di euro <<E’ inutile-hanno detto-fare le solite passerelle politiche-i circoli della Locride devono scendere in campo, bisogna uscire dalle logiche individuali, rivangare il passato non serve. L’auspicio è che l’appello all’unità del Pd, non cada nel vuoto>>.
Per Barbara Panetta invece, non è tanto importante partire da Locri per le regionali, quanto piuttosto, trovare una sintesi senza restare fermi nelle proprie convinzoni.
Di un nuovo inizio e di un nuovo percorso, dopo due ore di discussione, ha commentato soddisfatto Giuseppe Fortugno, senza però non togliersi qualche sassolino dalla tasca, partendo dalla vicenda del gruppo consiliare di opposizione o meglio dal nome prima scelto “Impegno e Trasparenza” poi modificato in “Impegno e Trasparenza-Pd”<<Il Pd –ha esordito- non è mai stato contattato, Cavo tra l’altro non è iscritto>>.
Su come il gruppo sopracitato “non sia espressione del circolo”, Fortugno ha puntualizzato che <<L’articolo è opera dei giornalisti, quello che io intendevo parlando di distanze, ha a che fare con l’accordo instaurato tra “Impegno e Trasparenza -Pd” e Sel”>>.
A concludere i lavori, il segretario provinciale del Pd Seby Romeo che, riallacciandosi al fallimento della politica di Scopelliti, sul piano della sanità, ha accolto la proposta avanzata da Fortugno nel redarre un documento, creando tra gli iscritti un vero e proprio gruppo di lavoro, coinvolgendo anche altri circoli.
Per le elezioni regionali, Romeo ha confermato che la direzione provinciale del Pd riproporrà la candidatura dei due consiglieri uscenti (De Gaetano e Naccari Carlizzi) <<Anche la Locride- ha concluso- deve trovare un sistema per essere rappresentata nel consiglio regionale della Calabria. E’ il territorio che deve decidere di concorrere. Il partito non vi nega questa possibilità>>.
Nella prossima assemblea, Fortugno ha assicurato che verrà affrontata anche la questione inerente la nuova sede del circolo, più volte oggi citata.