di Gianluca Albanese
LOCRI – “Il parco archeologico di Locri Epizefiri resterà aperto per tutta la durata dei lavori di riqualificazione dell’edificio museale, unitamente al Casino Macrì. I reperti attualmente custoditi nell’edificio oggetto dei lavori saranno trasferiti nelle due nuove sale concesse in comodato d’uso a palazzo Nieddu-Teotino dall’amministrazione comunale”.
Rossella Agostino, direttrice dei musei di Locri e Monasterace, nel corso della conferenza stampa convocata per la tarda mattinata di oggi a palazzo Nieddu, ha inteso sgombrare subito il campo da alcune voci che si erano diffuse nei giorni scorsi, e che riguardavano una presunta chiusura per lavori in corso di tutto il parco archeologico. Invece no. Sarà l’occasione per fare di necessità virtù, continuando a fare fruire ai numerosi visitatori il parco archeologico e tutta l’area esterna al palazzo museale, permettendo altresì di ammirare i numerosi reperti nel centralissimo palazzo Nieddu.
Lo ha spiegato a chiare lettere anche la direttrice dei lavori, architetto Giuseppina Vitetta, che ha chiarito che “I lavori che stanno per cominciare sono parte di un progetto finanziato col Pon “Cultura e Sviluppo” che nasce nel 2013 da parte dell’amministrazione dei beni culturali della Calabria che ha avviato un percorso ad hoc per la valorizzazione di Locri Epizefiri, considerato comune un grande attrattore. Il complesso museale – ha proseguito – è stato costruito nel 1971 ed era auspicabile un’opera di ristrutturazione. In particolare, i lavori riguarderanno la messa in sicurezza dello stabile, l’ampliamento della superficie espositiva per un nuovo allestimento dei reperti, la riqualificazione energetica e l’implementazione dei servizi. I lavori sono stati aggiudicati dal consorzio stabile “Sinergica” e l’impresa aggiudicatrice dei lavori è l’Apulia Group”.
E se la rappresentante legale di quest’ultima ha chiarito che “I lavori saranno eseguiti con trasparenza e legalità (con particolare attenzione alla sicurezza delle maestranze) e verranno completati nei tempi previsti”, l’assessore alla Cultura del Comune di Locri Anna Sofia si è detta “Molto felice del rapporto di collaborazione instaurato ormai da diverso tempo tra l’amministrazione comunale e il polo museale”.
Il sindaco di Locri Giovanni Calabrese, dal canto suo, ha premesso che “Questo è un momento molto importante che, oltre alla sinergia tra istituzioni, segna un momento di svolta per palazzo Nieddu che sta cancellando il ricordo di quella pagina nera della nostra storia rappresentata dall’omicidio Fortugno. Tra l’altro, grazie alla sinergia instaurata con la Città Metropolitana, la Regione Calabria e il Ministero, si stanno realizzando altri importanti lavori nell’ambito culturale, tra cui l’auditorium al servizio del museo nell’ex scuola di contrada San Cono e il teatro di Moschetta con 3.500 posti. Da parte nostra – ha proseguito Calabrese – contiamo di raccordare palazzo Nieddu col parco archeologico mediante un servizio-navetta e intanto ricordo che è in fase esecutiva il progetto teso a creare un collegamento tra l’attuale capolinea Sud della variante “B” della strada statale 106 e il parco archeologico, mediante un viadotto sopra la fiumara Gerace. Tra l’altro – ha concluso – il 20 luglio ci sarà la prima tappa di un importante festival nazionale con l’esibizione della famosa artista Ute Lemper, proprio all’interno dell’area archeologica”.