(foto e video di Enzo Lacopo)
di Francesca Cusumano
LOCRI – E’ stato firmato nella giornata odierna il Protocollo d’intesa “LegaliTour” tra il Ministero dell’Istruzione rappresentato dal ministro Lucia Azzolina e la presidenza della Commissione Parlamentare Antimafia, diretta da Nicola Morra, un progetto che sancisce l’avvio di campi estivi gratuiti destinati a mille studenti, all’interno di beni confiscati alla mafia in Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.
A Locri, nello specifico, il campo estivo (rivolto a 26 ragazzi) sarà ospitato nella sede dell’Ostello della Gioventù, immobile di proprietà del Comune, confiscato alla ‘ndrangheta nel 2005.
Alla presentazione del progetto, presenti oltre il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina e il presidente della Commissione Parlamentare Antimafia Nicola Morra, anche il procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri.
«Lo Stato c’è – ha esordito il senatore pentastellato Nicola Morra – e investe sulle esperienze positive di questa regione. I beni confiscati gestiti dalle cooperative sociali rappresentano la capacità dello Stato di procedere dialetticamente, trasformando il negativo in positivo. A queste esperienze, parteciperanno 1000 ragazzi scelti dalle consulte provinciali studentesche, il primo tassello di una strategia che porterà la scuola italiana a soffermare la sua attenzione a una realtà, quella dell’emergenza criminale mafiosa, che investe il nostro Paese da troppo tempo, senza essere monitorato. Abbiamo necessità di far capire – ha aggiunto – che la democrazia è messa in discussione da organizzazioni criminali che ledono i diritti di tutti quanti. Lo Stato adesso, ha deciso di reagire e di far sentire la sua presenza e solidarietà a quei calabresi onesti che sono tanti. E’ un segnale di attenzione, si inizia in 4 regioni, quelle considerate da sempre più bisognose di aiuto (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) per poi estendersi poco alla volta ad altri beni confiscati, che noi dovremo rendere protagonisti di un rovesciamento dialettico, da patrimonio dei mafiosi a beni messi a disposizione dei cittadini. Inoltre – ha anticipato il presidente della Commissione Parlamentare Antimafia – si ipotizza che per l’avvio del prossimo anno scolastico, molte attività didattiche potranno essere allocate all’interno di beni confiscati. Per far scuola c’è necessità di spazi, noi sottraiamo spazi alla criminalità organizzata, perché possano essere messi a disposizione delle comunità scolastiche».
Il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, intervenendo, ha evidenziato che allo stato attuale, l’obiettivo primario è ritornare alla “normalità” «Quello che si sta facendo oggi – ha detto – costituisce un passo importante, lo Stato c’è con tutte le sue regole, con il senso del dovere che ciascuno di noi che rappresenta le istituzioni, ha; e ancora, lo Stato c’è per dire agli studenti che la scuola è il bene più prezioso che abbiamo in Italia per combattere la corruzione, l’illegalità, per insegnare il rispetto delle regole. La criminalità organizzata – ha chiosato il ministro – tende a risucchiare le persone, all’interno di vortici che le annientano completamente. La scuola quindi, serve a salvare gli studenti da questi meccanismi brutali che il nostro Paese ha avuto, perché quando c’è dispersione scolastica, la criminalità organizzata attecchisce più facilmente e questo non possiamo assolutamente permetterlo, né in Calabria, né in qualsiasi parte d’Italia. L’Italia ha bisogno di giovani preparati che credono nella cultura della legalità. Il protocollo di oggi non è un atto formale ma intende chiarire che le istituzioni a più livelli, se collaborano, possono fare il bene dei cittadini e della scuola. Adesso – ha poi concluso Azzolina – si apre un capitolo nuovo, si parte da qui, dal centro estivo, per pensare a un ritorno a scuola a settembre, il più possibile normale, con tutti gli studenti in presenza e soprattutto in sicurezza».
«La mia presenza qui – ha poi proseguito il procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri – è importante, perché credo in questi progetti, perché da decenni che giovani del Nord Italia, ad esempio, dell’Emilia Romagna e del Trentino, vengono nelle regioni come Calabria, Sicilia o comunque in quelle ad alta densità mafiosa, e ritornano nella loro terra arricchiti, più adulti, trasformati, e me ne rendo conto quando li incontro durante le mie ferie, continuando nel loro territorio, il proprio impegno antimafia, consapevoli di come si combatte e si contrasta la criminalità organizzata. I giovani – ha detto inoltre Gratteri – sono la fascia più vulnerabile, facilmente manipolabile da trasmissioni dannose per loro, da fake news, che cercano di demolire o sminuire persone perbene che hanno un alto senso dello Stato e che nonostante queste bassezze e queste provocazioni, non mollano. È importante – ha poi ribadito – sia stato scelto il Goel come interlocutore, cooperativa con cui spesso mi sono confrontato. Il Goel ci ha educati alla collaborazione, a fare impresa solidale, a fare profitto senza sfruttare chi ha bisogno, un grande insegnamento antimafia; per questo motivo voglio bene al Goel. Il mio auspicio è che il governo investa sulla scuola promuovendo anche di pomeriggio, tutte le attività curriculari ed extracurriculari, togliendo così i giovani dalle strade. E poi invito il ministro dell’’Istruzione ad avviare progetti sull’insegnamento della lingua italiana, poiché sono tanti i giovani, che non sanno scrivere in italiano».
VIDEO DELLA CERIMONIA E VISITA ALL’OSTELLO DELLA GIOVENTU’ DEL MINISTRO DELL’ISTRUZIONE