LOCRI – Il terremoto scatenato dall’articolo della brava collega del Quotidiano della Calabria Emanuela Alvaro pubblicato nelle pagine odierne del giornale cosentino sembra destinato a rientrare.
E’ quanto si coglie dalle parole del principale “indiziato” dall’articolo in questione, ovvero l’ex sindaco di Locri Francesco Macrì (ritratto nella foto scattata qualche anno fa dietro ad Angelino Alfano), che indiscrezioni giornalistiche davano in rotta col centrodestra locrese e pronto ad accasarsi in un costituendo polo centrista che sarebbe pronto a correre alle elezioni comunali di fine maggio a Locri. Ma andiamo per ordine. Nel pezzo redatto dalla collega col consueto scrupolo professionale, viene disegnato il possibile scenario delle elezioni comunali a Locri, nel quale oltre al centrodestra dei leader Calabrese, Sainato, Passafaro e Macrì (che da mesi ha avviato un percorso unitario tale da indicare una candidatura unitaria alle elezioni), ci sarebbe spazio anche per la lista “Il Ciliegio” di Piero Leone e Pino Sansotta, per la candidatura da tempo ipotizzata da Lente Locale, ovvero quella di Pino Mammoliti per il Pd più parte della sinistra cittadina, per una candidatura autonoma di LocRinasce (per la quale il nome più gettonato è quello dell’ex presidente del consiglio comunale Antonio Cavo) e per un costituendo polo centrista, nel quale confluirebbero l’Udc di Carmine Barbaro e Dario Marando, più Fabio Laganà in rappresentanza della nota dinastia politica centrista e, a sorpresa, lo stesso Francesco Macrì, dato in rotta col centrodestra e pronto a ricollocarsi nel polo centrista. E siccome la credibilità della collega è una delle poche certezze del panorama dell’informazione comprensoriale, abbiamo provato ad approfondire il tema. Il principale “indiziato” Francesco Macrì, raggiunto telefonicamente, ha dichiarato a Lente Locale che «Nella veste di imprenditore agricolo impegnato nel consorzio “Fruijt” ho incontrato, in una manifestazione relativa all’inaugurazione di uno stabilimento, che si è tenuta nella Piana di Gioia Tauro, l’assessore regionale all’Agricoltura Trematerra che, essendo candidato al Senato (al numero due della lista dell’Udc) a margine della manifestazione, ha anche colto l’occasione per distribuire un po’ di materiale elettorale e questo, probabilmente, ha indotto qualcuno a pensare a un mio avvicinamento all’Udc anche in prospettiva comunale, ma questo non corrisponde al vero. Piuttosto – ha proseguito Macrì – sono molto critico col metodo utilizzato dal Pdl regionale per la composizione delle liste per le elezioni politiche di febbraio, che ancora una volta ha penalizzato la Locride, privandola, di fatto, di candidati in posizione eleggibile, accrescendo il disagio di quelli come me, con una storia politica di destra e che si trova nelle condizioni di non avere alcun riferimento politico alle elezioni per il rinnovo del Parlamento, tanto che non so nemmeno per chi andrò a votare e se mi recherò alle urne il 24 e 25 febbraio. Al di là di tutto, pur essendo parte dello schieramento avverso, devo riconoscere che Pietro Fuda è l’unico candidato in grado di rappresentare le istanze della Locride alle prossime elezioni politiche». Insomma, tornando al possibile terremoto politico cittadino, non è da escludere che le posizioni critiche di Macrì verso il Pdl regionale (dopo che lo stesso ex sindaco veniva dato tra i papabili per una candidatura in Parlamento) abbiano indotto più d’uno a pensare che ci potrebbero essere dei riverberi a livello locale, ma Macrì, di fatto, smentisce tale ipotesi. Una cosa è certa: leggendo tra le righe delle indiscrezioni colte negli ambienti del centrodestra cittadino, ci sarebbero delle riserve su alcuni nomi proposti dallo stesso Macrì in vista della costituzione di una lista unitaria per le Comunali. In particolare, sarebbero proprio i fedelissimi dell’ex sindaco a non far parte della lista dei preferiti degli altri maggiorenti del Pdl locale. E allora fare uno più uno diventa logico, oltre che facile. Si attende, a questo punto, una dichiarazione unitaria del centrodestra locrese tesa a fare chiarezza sul caso. Altrimenti, due (o più) indizi potrebbero fare una prova.
GIANLUCA ALBANESE