di Simona Ansani
LOCRI – Si sono esibiti presso la Casa Circondariale di Locri il gruppo musicale degli Amakorà. Un concerto che si è svolto venerdì, tutto ispirato al Greco Antico, “amore per la propria terra”, quell’amore che non fa abbandonare la terra d’origine. Uno spettacolo voluto dal Direttore della Casa Circondariale, Patrizia Delfino e dal Comandante del Reparto, Domenico Paino.
I giovani artisti, Domenico Papa, Sandro Scidà, Lev Kristian Massa, Pietro Maida, Gregorio Tassone e Francesco Papillo, dal mese di giugno 2013 stanno presentando in molte piazze della Calabria, il loro primo disco, intitolato “Sognu”, che si tinge di ritmi della musica etnico – popolare utilizzando colori tradizionali e nuovi argomenti. Dalle piazze glia Amakorà sono giunti in un luogo speciale, chiuso per definizione, ma aperto quest’anno a tante iniziative formative, grazie alla collaborazione con la Provincia di Reggio Calabria, con il Circolo Didattico “De Amicis – Campanella” di Locri diretto dal preside Agata Alafaci, con l’Associazione onlus Nuova Evangelizzazione, e altre associazioni e volontari. «L’uomo crea dei contorni, cerca e traccia un sentiero per raggiungere quello che riposto in un cassetto o frantumato dalla realtà è detto sogno. Noi ne abbiamo espresso uno, quello di regalare musica e gioia durante le nostre esibizioni, di far allontanare da quella stessa realtà frantumatrice chi sogna come noi, di far ballare e far rivivere i vecchi e i nuovi suoni in un connubio di sana realtà», ecco lo spirito del gruppo Amakorà, che si sposa in modo perfetto con la missione rieducativa intrapresa dalla Casa Circondariale di Locri, che con l’ausilio di diverse associazioni e istituzioni politiche come l’assessore Franco Cagliuso del Comune di Caulonia, che ha realizzato tanti spettacoli musicale e teatrali, partendo dagli Etnosound, dall’associazione teatrale Roccella Jonica, al gruppo Dietro le Quinte di Bivongi, la partecipazione di Fabio Macagnino e la Jasmine Coast Band, fino alla guest star Gennaro Calabrese, cabarettista di fama nazionale. Sono in fase di organizzazione attualmente altri spettacoli di alto livello che dimostrano come la società civile voglia collaborare e sostenere i detenuti del difficile percorso verso la rieducazione e il reinserimento nella società.