RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:
Si è appena concluso l’avvincente viaggio degli studenti dello Zaleuco di Locri alla XXVI edizione di Forum PA tenutosi a Roma dal 26 al 28 Maggio. Il tema della kermesse riassunto in due hashtag è stato: #sipuòfarese e #sipuòfarecon.
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Un motto sintetico e innovativo per rappresentare il percorso che ha come meta la costruzione di un nuovo Paese, dove ci sia l’opportunità di un benessere equo e sostenibile per tutti e una nuova PA (digitale) utile. Un Paese che produca valore per i cittadini e le imprese. In quest’ambito sono stati invitati i giovani protagonisti dello Zaleuco membri del Team “Open Zaleuco”, che si è segnalato nel contesto nazionale in seguito al brillante percorso di cittadinanza attiva e giornalismo digitale a scuola di Open coesione. Un percorso durato 5 mesi che ha visto partecipi 86 scuole di cui ben quattro istituti della nostra provincia tra le prime in classifica. In particolare il Liceo Scientifico Zaleuco di Locri diretto dal Prof. Giuseppe Fazzolari ha condotto progetti di ricerca relativi a Beni Confiscati alla mafia, e per questo è stato inviato a partecipare al convegno “Reti e progetti per un’economia legale, trasparente e responsabile”, organizzato da Unioncamere e Libera nell’ambito dell’iniziativa “Forum della Legalità” che si è tenuta tra le principali del Forum PA. Il tema del convegno ha ripreso il percorso su cui da tempo si batte Libera ovvero il riutilizzo dei beni (mobili, immobili e aziendali) confiscati alla criminalità organizzata e la loro valorizzazione in chiave socio economica. Una linea direttrice che ha assunto in Italia una dimensione patrimoniale, economica e finanziaria considerevole. “La trasparenza del sistema informativo pubblico e il ruolo digitale per la legalità!” è stato il tema dominate del gruppo di lavoro coordinato dal Segretario Generale della Cciaa di Crotone Donatella Romeo cui hanno preso parte Michele Caccamo e Francesco Zappia accompagnati dalla Professoressa Enza Agrillo in rappresentanza del gruppo del Team Open Zaleuco. Gli studenti hanno conquistato l’auditorium raccontando la loro esperienza di raccolta dati sui beni confiscati condotta non solo su fonti ufficiali come il portale Open Coesione ma anche grazie a ricerche dirette sul campo e interviste a testimoni privilegiati del territorio. L’importanza della conoscenza che viene dall’informazione e cambia i comportamenti condivisi è il messaggio che ha prodotto l’esperienza di Asoc nei giovani di Locri che sono diventati testimoni del cambiamento civico del loro territorio conquistando con il loro impegno l’attenzione del mondo dei grandi e degli innovatori digitali. A loro a conclusione dell’evento romano è stato affidato il compito dal data Journalist Andrea Nelson Mauro, del TeaM di Asoc e coordinatore di Ascuola di Open Coesione, di continuare la raccolta dei dati disponibili sui beni confiscati alla mafia nella Locride. Un compito arduo che i giovani dello Zaleuco promettono di portare a termine con il coinvolgimento dei loro compagni e dell’intera cittadinanza locrese.