(foto e video di Enzo Lacopo)
di Francesca Cusumano
LOCRI- <<Ho colto il grido d’allarme dei pazienti talassemici, domani incontrerò a Locri i vertici dell’Azienda Sanitaria Provinciale, Brancati e Scura e tra le tante problematiche cui ci confronteremo, non esiterò a segnalare la criticità avanzate da queste persone. Non è concepibile non avere le spettanti cure per mancanza degli aghetti, perchè l’Azienda non è in grado di preventivare quelli che sono i materiali necessari a causa di un contenzioso con la ditta fornitrice dei presidi sanitari>>.
Sono queste le parole del primo cittadino di Locri, Giovanni Calabrese, che questa mattina ha incontrato i pazienti talassemici che, ancora una volta, rivendicano quelli che sono i presidi sanitari fondamentali per la somministrazione della terapia salvavita a cui quotidianamente devono sottoporsi.
Il problema infatti, è sempre lo stesso: l’Azienda Sanitaria non paga le ditte fornitrici e di conseguenza, i talassemici rischiano di non potersi curare.
Lo scorso mese di luglio, i pazienti avevano denunciato tale situazione di precarietà ai Carabinieri, perchè l’Asp aveva sospeso la distribuzione degli aghetti.
Dopo alcuni giorni dalla loro protesta, l’economato dell’ospedale di Locri aveva provveduto a comprare 500 aghetti <<Di questi-ha spiegato a Lente Locale, Rosita Coluccio, portavoce dei talassemici e vice presidente dell’AIDO-Associazione Italiana Donazione Organi-sono rimasti però 50 e potremo andare avanti per circa un’altra settimana>>.
Proprio la scorsa settimana la Coluccio aveva contattato la farmacia del distretto sanitario, responsabile della fornitura degli aghetti, che per l’ennesima volta, aveva evidenziato il mancato pagamento dell’insoluto di più anni, spettante alla ditta fornitrice; quest’ultima così, si rifiutava di distribuire altro materiale all’Asp.
<<Dobbiamo avere-ha concluso Calabrese nel suo intervento-gli stessi diritti sanciti dalla Costituzione e tra questi, il Diritto alla Salute.Una battaglia che porteremo avanti per difendere il nostro territorio e soprattutto, i diritti dei cittadini>>.