LOCRI – L’unione ritrovata, da tempo sotto gli occhi di tutti, tra gli ormai ex consiglieri di opposizione Sainato, Macrì, Capogreco, Passafaro e Calabrese, ha notevolmente caratterizzato la conferenza stampa di questa mattina, tre giorni dopo la caduta dell’amministrazione Lombardo. Superate le passate conflittualità, i cinque consiglieri più compatti che mai, hanno fin da subito dimostrato di avere un progetto in comune, ossia voler risanare l’immagine della cittadina locrese, “da parecchi mesi lasciata all’oblio e al completo abbandono”, ritornando ad essere il luogo guida del comprensorio. “Ci siamo uniti per far cadere il governo Lombardo e ci siamo riusciti. Con animo nuovo cercheremo di promuovere politiche di sviluppo per la città”. Parole di Francesco Macrì che ritiene che l’operato dell’amministrazione Lombardo sia stato “un puro e totale fallimento”. “Lombardo lascia una traccia negativa, indelebile della città”, ha poi aggiunto Giovanni Calabrese. “L’intento è rilanciare la città dai settori pubblici a quelli della cultura. Siamo qui per riprendere questo percorso”. E poi “Non intendiamo commentare la politica dei manifesti”. Un messaggio forte e chiaro, che, senza mezzi termini si riferisce alle accuse di Pino Mammoliti, all’ex primo cittadino Macrì, artefice a parer suo, della drastica situazione economica finanziaria dell’Ente e dei falsi bilanci. Ed è proprio su questo che Giovanni Calabrese, ha continuato precisando che l’amministrazione Macrì non ha mai causato debiti fuori bilancio. “Tutte le manifestazioni estive organizzate, spesso al centro dell’attenzione, hanno avuto – ha detto – la conseguente copertura finanziaria”. Dal punto di vista della legalità, si è poi espresso Alfonso Passafaro, rivendicando l’impegno di ciascuno a battersi non solo “con l’ossequio e con l’inchino, ma stando vicino a chi gestisce l’ordine pubblico. Locri deve emergere e dettare regole”. Un pensiero è stato rivolto anche ai giovani, i quali a detta di Anna Capogreco, “sono il futuro di tutto, motivo per il quale necessita un segnale forte per dimostrare che Locri è il simbolo della Locride”. Per quanto concerne, la mancata capacità di gestire un Comune come Locri, è poi intervenuto Raffaele Sainato, che, senza giri di parole ha sottolineato che “è stata proprio questa la causa della non approvazione del bilancio di previsione 2012, e non i debiti precedenti”. “Vogliamo chiudere con il passato – ha proseguito Sainato – vogliamo ripartire con le nostre idee, rifaremo una lista con gente capace, qualificata, non ci interessano i pacchetti di voti. Serve il rigore finanziario e gli aiuti provinciali e regionali. Lombardo è andato via non per il bilancio, ma perchè voleva andar via. Non ha mai fatto proclami in politica, è sempre rimasto nelle retrovie. Locri ha bisogno di una nuova classe dirigente. Il futuro candidato a sindaco sarà rappresentato da tutti noi, perché quello che vogliamo è il bene di questa città”. Su quanto indicato invece dalla relazione Cervellini, sulle criticità sostanziali della gestione finanziaria dell’Ente, ciascun consigliere si è detto non preoccupato, “perché fondata su indicazioni non sufficienti e inesatte”.
FRANCESCA CUSUMANO
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