RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:
Le condizioni economico-amministrative della Città di Locri hanno registrato recentemente ulteriori indizi di precarietà gestionale da parte dell’attuale maggioranza consiliare che, al di là delle capacità e delle responsabilità dei singoli, a nostro avviso non è mai apparsa in grado di tutelare i cittadini locresi. Un’amministrazione che troppo spesso si rifugia sgraziatamente dietro il muro dell’arroganza e della prepotenza allorquando esponenti della controparte politica provano ad esprimere dissenso, come democrazia consente, rispetto alle scelte ed ai percorsi intrapresi. Segno ulteriore di una scarsa capacità di confronto e di discussione di cui, invece, Locri avrebbe bisogno.
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Due le principali questioni dalla cui analisi traiamo il definitivo giudizio negativo sull’operato dell’amministrazione Calabrese, una di natura tecnica e l’altra di natura politica; la delibera 48/2014 della Corte dei Conti e la scelta di non aderire al bando ministeriale e per la stabilizzazione dei lavoratori precari. La sensibilità di molti sindaci permetterà ai precari di un gran numero di Comuni calabresi di ottenere un contratto di lavoro annuo, totalmente a carico dello Stato e della Regione Calabria. L’amministrazione comunale locrese, invece, scegliendo di non partecipare al bando in questione, porrà in seria difficoltà – umana, economica e sociale – quattordici nuclei familiari che dal primo gennaio rischiano di ritrovarsi senza un’entrata mensile con cui affrontare le incombenze quotidiane primarie. Tale scelta ci pare denoti una miopia politica ed umana gravissima dal momento che nessun esborso sarebbe a carico del Comune di Locri e che le somme a copertura dei contratti di lavoro sarebbero considerate somme aggiuntive che lo Stato trasferisce ai Comuni, senza effetto sul Patto di Stabilità. All’amministrazione Calabrese chiediamo di aderire al rinnovo della convenzione che la Regione Calabria proporrà nei prossimi giorni ai Comuni che non ne hanno fatto richiesta in precedenza. Nella nostra idea di politica, garantire i diritti e la dignità dei lavoratori, in un’ottica di meritocrazia, di valorizzazione delle competenze di ognuno e di scardinamento della precarietà, non potrà che portare benefici all’Ente stesso ed alla Città di Locri.
Sul piano tecnico, analizzando la deliberazione 48/2014 della Corte dei Conti, senza soffermarci sulle vicende legate alla scadenza dei termini, ci pare di individuare l’insistenza, in particolare, di tre pesanti criticità legate ai debiti fuori bilancio, ai debiti potenziali e all’incremento della base tributaria.
Sui debiti fuori bilancio, l’amministrazione comunale mai ha affrontato il problema in maniera adeguata non avendo predisposto una complessiva ricognizione degli stessi e, di conseguenza, non rispondendo agli obblighi di legge che ne prevedono il riconoscimento in consiglio comunale. Ricognizione che manca anche per i debiti potenziali, quelli cioè generati dal contenzioso, di cui non se ne conosce l’ammontare e che, uniti ai debiti fuori bilancio, potrebbero aver generato un buco nelle casse comunali per qualche decina di milioni di euro, ponendo di fatto l’Ente in dissesto economico-finanziario. Anche l’accertamento dell’elusione e dell’evasione fiscale non registra nessun atto ufficiale che miri a identificare i cittadini che non corrispondo le dovute somme tributarie. Così come non vi è traccia dei parcheggi a pagamento e dell’alienazione dei beni immobili previsti dal programma di risanamento.
Il Partito Democratico locrese, riunitosi in assemblea nei giorni scorsi per esaminare la delibera della Corte dei Conti insieme ai consiglieri comunali democrat, non può fare altro che registrare la totale incapacità politica e amministrativa del gruppo di maggioranza in carica a cui chiede un atto di responsabilità verso i propri concittadini, rimettendo nelle loro mani il mandato elettorale.
Pur consapevoli delle enormi difficoltà che si riscontrano nella quotidiana amministrazione di un ente pubblico, riteniamo che questa gestione politica abbia dato prova di non avere le carte in regola per poter garantire alla Città la dignità di una rinascita sociale, economica e culturale.
Partito Democratico di Locri