di Gianluca Albanese (ph. Enzo Lacopo)
LOCRI – No, non è un fotomontaggio. La foto che ritrae i consiglieri di maggioranza e opposizione alzare la mano insieme per approvare all’unanimità le due mozioni poste al secondo punto dell’ordine del giorno della seduta consiliare che si è conclusa da poco, è vera. Quasi “storica”, visto l’andazzo delle precedenti esperienze. Che sia l’inizio di un nuovo corso per il civico consesso locrese? Lo scopriremo solo vivendo. Di sicuro c’è stata una chiara inversione di tendenza e questo non può che fare piacere a tutti quelli che hanno a cuore le sorti della massima assise cittadina.
LA MODIFICA DEL PIANO DI RIEQUILIBRIO PLURIENNALE DOPO LA CONTRAZIONE DI UN’ANTICIPAZIONE DI LIQUIDAZIONE CON LA CASSA DEPOSITI E PRESTITI
E’ il primo punto all’ordine del giorno. Relaziona il vicesindaco con delega al Bilancio Raffaele Sainato, che spiega che il Consiglio è chiamato ad approvare una variazione del riequilibrio pluriennale di bilancio per effetto di un mutuo contratto con la Cassa Depositi e Prestiti al fine di finanziare la spesa corrente. Chiarisce, durante la sua relazione, che le rate per pagarlo verranno coperte attraverso una massiccia opera di riaccertamento di alcuni tributi comunali come Tarsu (pronta a diventare “Tares”) e Ici. Aggiunge che «Stiamo lavorando sul bilancio di previsione che contiamo di approvare prima della scadenza naturale del 30 settembre nel solco dei limiti di spesa imposti dal piano di rientro e già tracciati dall’allora commissario straordinario Crea che ha già dato corso alla rimodulazione della dotazione organica che dovrà passare dalla riduzione a 102 dipendenti dell’Ente nel rispetto dei vincoli imposti dal piano di rientro. Stiamo altresì riorganizzando – ha aggiunto – gli uffici tributi collocandoli al pian terreno con la prospettiva di arrivare a un ufficio unico che possa agevolare l’accesso da parte dei cittadini. Il sindaco ha già ridotto da cinque a quattro il numero dei responsabili di area e abbiamo messo a regime il pagamento degli stipendi dei dipendenti che all’atto del nostro insediamento erano indietro di una mensilità». Non si esime dal preannunciare le “lacrime e sangue” che tutti si aspettavano dopo la strenua lotta condotta dalla Crea per evitare il dissesto dell’Ente, tanto che il capogruppo di opposizione Cavo rileva che «Le preoccupazioni espresse dal vicesindaco furono già evidenziate durante la nostra campagna elettorale» e, dopo essersi fatto latore di alcune segnalazioni dei cittadini inerenti «Il mancato funzionamento delle docce sulla spiaggia e il mancato allestimento delle passerelle per i diversamente abili ai lidi» chiede lumi su diversi passaggi, specie per quanto riguarda la presenza dei responsabili di area alle sedute consiliari, ritenuta fondamentale, e la relazione illustrativa riguardante la variazione del piano. Sainato, a sua volta, risponde che «La relazione illustrativa sarà pronta appena sarà pienamente compiuto il passaggio di consegne alla dottoressa Naimo» e preannuncia l’istituzione di una commissione consiliare sul bilancio per discutere in maniera specifica di ogni singolo punto sul tema prima di andare in plenaria. Quindi, quando Cavo gli chiede perchè non è specificatamente indicato nella proposta di delibera come si vuole coprire la spesa per il mutuo», Sainato gli risponde che «Nell’allegato “A” della delibera c’è tutto. Il punto passa coi soli voti della maggioranza, perchè come spiega Sainato «Anche se è un mero atto gestionale noi lo acquisiamo come atto politico e i fatti ci daranno ragione» mentre la minoranza, per bocca di Cavo esprime voto contrario perchè «La rimodulazione è soltanto parziale e un piano di rientro così congegnato è destinato – ha detto durante la dichiarazione di voto – a pregiudicare il bilancio comunale e gli interessi dei fornitori e degli stessi dipendenti comunali».
LA MOZIONE SULLA BRETELLA DI COLLEGAMENTO TRA LA NUOVA STRADA SIDERNO-LOCRI E LA STATALE 106
L’opposizione aveva chiesto la discussione di una delibera sul tema con un dibattito più ampio, ma al termine della conferenza dei capigruppo propedeutica alla convocazione del Consiglio, è stata trasformata in mozione il cui primo firmatario è Pino Mammoliti e tocca a lui illustrarne i contenuti, non prima di avere sollecitato al presidente Maio «L’applicazione degli articoli 42 e 43 del regolamento del Consiglio chiedendo che vengano rispettati i tempi di risposta alle interrogazioni presentate; in caso contrario – ha aggiunto – ci rivolgeremo al prefetto o all’autorità giudiziaria». Quindi, Mammoliti ha ripercorso l’excursus della bretella incompiuta che nel 2008 venne trasformata, nel suo progetto originario «In una variante a “u” – ha spiegato il consigliere di opposizione- per favorire i fratelli Vumbaca che da quelle parti hanno una concessionaria di automobili. Chiedemmo l’intervento del Gabibbo e delle Iene, e la consigliera Broussard chiese la revoca di quella delibera con la quale il Consiglio dell’allora amministrazione Macrì votò la variante a “U”. Poi, il 19 marzo del 2013 il commissario Crea chiedse a Raffa di procedere al completamento della bretella perchè la delibera che voleva la variante a “U” non è più efficace e ora – ha concluso – chiedo che venga votata come delibera immediatamente esecutiva la ripresa dei lavori per la bretella e che copia della delibera venga trasmessa alla Crea e alla Prefettura e al presidente Raffa, oltre che a tutti i soggetti in indirizzo richiamati dalla Crea». Nel farlo, Mammoliti strizza l’occhio all’assessore Passafaro, riconoscendogli maggiore sensibilità e spirito democratico rispetto ai colleghi di giunta, ma questi non abbocca all’amo. «Vorrei che la stessa stima che Mammoliti ha in me – ha detto – venga riposta su tutta la maggioranza. L’amministrazione Lombardo non ha fatto nulla su questa strada: perché? Perché – dice rivolgendosi a Mammoliti – non hai sollecitato loro? La mancanza è stata di tutti e ognuno ha difeso il proprio orticello». Sainato ha poi spiegato le motivazioni delle scelte fatte dall’amministrazione Macrì «Votammo una variante del progetto originario – ha detto – perché si potevano fare nuove imprese. Il Consiglio di allora fece tutti gli atti ma poi vennero meno gli altri atti propedeutici da parte di gestione e Provincia. La provincia inaugurò la strada. Possiamo solo sollecitare la Provincia ad andare avanti. Non ci sono atti comunali che impediscono di andare avanti. La gestione, evidentemente, ha ritenuto che la variante a “U” non dovesse andare avanti. Non ci sono – ha concluso – interessi privati che vogliamo tutelare». Calabrese gli ha dato manforte attraverso l’unico acuto della serata: «Esprimo – ha detto – la mia solidarietà ai fratelli Vumbaca da anni vessati da una parte politica solo perché volevano fare una nuova attività che avrebbe potuto dare lavoro. Aggiungo che da alcune carte emerge che quella richiesta di variante deliberata nel 2008 è decaduta perché era venuta meno la volontà dei Vumbaca di fare una nuova attività, visto l’andazzo».Non manca una stoccata alla vecchia amministrazione provinciale. «L’allora presidente Morabito – ha detto il sindaco – ebbe troppa fretta di tagliare il nastro nel 2011 in piena campagna elettorale, visto che la strada non era stata ancora collaudata. Quando ero assessore provinciale ci fu una riunione che fece emergere che era necessario un nuovo progetto perché alla base c’era un problema di calcoli economici per gli espropri. Stamani Raffa è venuto a Locri ed era accompagnato dalla dirigente del settore e il presidente ha garantito che verranno stanziati 250.000 euro con l’avanzo di amministrazione per completare l’opera. L’impegno di Raffa è chiaro e non c’è bisogno di revocare alcuna delibera. Possiamo anche votare favorevolmente la mozione che sarebbe valevole come sollecito alla Provincia». Una vera e propria apertura, quella del primo cittadino, che dopo il conforto del segretario Capria che ha confermato che non c’è bisogno di votare alcuna delibera di revoca dell’atto precedente, ha causato l’inversione di rotta dell’opposizione, con Pino Mammoliti che ha detto che «Apprezzo l’impegno del sindaco che ha limitato l’astiosità e ha condiviso le preoccupazioni della minoranza specie quando dice che la strada non è ancora collaudata, e nulla osta a rimodulare il meccanismo di voto mediante una delibera che sottoscriva la mozione e impegni Raffa dando vita a una convivenza “ospedaliera” ma efficace. Votiamo la revoca della delibera del I ottobre del 2008 che prevedeva la variante a U con una delibera che vada per la strada originaria di collegamento tra le due arterie», mentre il vicesindaco Sainato ha rilanciato dicendo che «Aggiungiamo al testo della mozione la necessità di ottenere presto un atto di collaudo chiedendo pure l’immediata chiusura della strada per evitare i rischi del mancato collaudo. Il tutto da trasmettere immediatamente alla Provincia». E’ il preludio alla prima (e storica) votazione unanime dell’amministrazione Calabrese.
LA MOZIONE PER UN REGOLAMENTO TALE DA COMBATTERE I RISCHI LEGATI ALLA DIPENDENZA DA GIOCO D’AZZARDO
Anche questa è stata richiesta dalla minoranza. I suoi contenuti sono stati illustrati dalla consigliera Maria Antonella Gozzi. «Vogliamo – ha detto – mettere all’attenzione del Consiglio il dilagante fenomeno della ludopatia. Chiediamo che si regolamenti il gioco d’azzardo e allego un documento congiunto di tre associazioni reggine sottoscritto coi commissari di palazzo San Giorgio, in virtù del quale anche gli Enti Locali possano avere un ruolo nella regolamentazione. Chiediamo, con una mozione di indirizzo, alla Regione di legiferare sul tema al fine di ottenere un regolamento comunale contro il gioco d’azzardo. Basterebbe, ad esempio, tenere lontano le macchinette dalle scuole, specie in orari diurni». Cavo aggiunge che «Il fenomeno in città e’ presente, specie coi video poker nei bar che spesso vengono taroccati». Il capogruppo di maggioranza Domenica Bumbaca preannuncia il voto favorevole della sua parte politica. Anche questa mozione viene approvata all’unanimità. Troppa grazia. Miracoli post-festa patronale o nuovo corso nei lavori consiliari? Ai posteri l’ardua sentenza.