di Gianluca Albanese
LOCRI – Il consiglio comunale ha votato a maggioranza la contestazione delle cause di ineleggibilità e incompatibilità previste dal comma 4 del Testo Unico sugli Enti Locali, a carico del sindaco Giovanni Calabrese, nominato da poche settimane assessore al Lavoro della Regione Calabria.
Si tratta di un atto dovuto, che dà seguito alla comunicazione protocollata dallo stesso Calabrese nei giorni scorsi, in cui informava il civico consesso della situazione venutasi a creare, invitandolo ad assumere le determinazioni consequenziali.
Una lettera che, come fanno sapere fonti interne all’esecutivo in carica, non conterrebbe in alcun modo la manifestazione della volontà di rassegnare le proprie dimissioni (che spianerebbero la strada al commissariamento dell’Ente fino alle nuove elezioni) ma con la quale Calabrese si limita a investire il Consiglio della questione.
Alla luce dell’attivazione della procedura di decadenza, il sindaco ha ora dieci giorni di tempo per – in teoria – presentare osservazioni o eliminare le cause d’incompatibilità, oppure esprimere la scelta – per la verità assai scontata – di optare per il posto in giunta regionale, peraltro assegnatogli dopo una lunga ed estenuante trattativa nella quale ha potuto contare sul sostegno (rivelatosi determinante) dei vertici nazionali di Fratelli d’Italia.
Una volta pervenuta la comunicazione formale da parte di Calabrese, verrà convocata una nuova seduta consiliare che porrà fine alla procedura, prendendo atto della causa d’incompatibilità e dell’opzione esercitata. L’articolo 53 del Testo Unico degli Enti Locali dice che in caso di decadenza del sindaco “la giunta decade e si procede allo scioglimento del consiglio” ma aggiunge pure che “il consiglio e la giunta rimangono in carica sino alle elezioni del nuovo consiglio e del nuovo sindaco” e che le funzioni del sindaco, fino alle nuove elezioni, saranno svolte dal vicesindaco.
Fin qui il punto più atteso. Va altresì rilevato che, in apertura dei lavori, il consigliere di “maggioranza critica” Raffaele Sainato ha contestato le disposizioni per il funzionamento in modalità a distanza della seduta consiliare in seconda convocazione di ieri (diramate lunedì dal presidente Miki Maio) esibendo circolari ministeriali e un parere dell’Anci secondo i quali non sarebbero più ammesse dopo la cessazione dell’emergenza CoVid, datata lo scorso 31 marzo. Si è comunque andati alla votazione, con l’approvazione del primo punto all’ordine del giorno da parte della maggioranza; astenuto Sainato; contraria la consigliera Anna Sofia.
Passati a maggioranza anche i tre punti successivi, che hanno riguardato l’adesione al nuovo ente di governo regionale “Autorità Rifiuti e Risorse Idriche Calabria”, la ratifica di una variazione di bilancio e la ricognizione periodica delle partecipazioni pubbliche.
Per domani mattina alle 9,30 è stata convocata una nuova seduta consiliare nella quale Calabrese formalizzerà la scelta di rimanere assessore regionale.