di Gianluca Albanese (ph. Enzo Lacopo)
LOCRI – Lunga, faticosa e idealmente divisibile in due parti: una prima, molto proficua, nella quale si è trovata una mediazione sulle scadenze della Tares e si sono istituite due commissioni consiliari molto importanti; una seconda in cui, durante la discussione delle interrogazioni presentate dalla minoranza, per lunghi tratti il confronti è apparso stucchevole e privo di sbocchi concreti, coi protagonisti in campo che hanno giocato a fare gli azzeccagarbugli o gli “gnorri”, secondo le circostanze.
Può essere definita così la seduta odierna di consiglio comunale, iniziata pochi minuti dopo le nove per concludersi nel primo pomeriggio. E le sorprese non sono mancate, fin dall’inizio. Mentre la mattinata è stata movimentata dalla visita di uomini della Guardia di Finanza in alcuni uffici comunali e il sindaco a ora di pranzo si è dovuto assentare per celebrare un matrimonio. Dicevamo delle sorprese. La prima è arrivata di buon mattino, e ha riguardato l’espunzione dei punti 2 e 3 dall’ordine del giorno, riguardanti, rispettivamente, la modifica del regolamento di polizia municipale e la revisione del regolamento che disciplina il funzionamento del consiglio comunale. È stato lo stesso sindaco Calabrese che ha “festeggiato” con un’intensa giornata di lavoro il suo compleanno – a proposito, auguri – a proporlo in apertura di seduta. Secondo i più maliziosi il ritiro del secondo punto all’ordine del giorno sarebbe dovuto al sentore di “puzza di bruciato” da parte della maggioranza mentre l’opposizione, come confermato dal capogruppo Cavo aveva in serbo parecchi colpi sul tema. Lo si capisce quando dice, dopo aver espresso parere favorevole al ritiro dei due punti dall’odg “Avevamo ravvisato parecchie carenze riguardo la proposta di modifica del regolamento di polizia municipale, in linea – ha sottolineato Cavo – con parecchi atti che questa amministrazione sta adottando e poi revocando, visto che spesso mancano delibere dal sito istituzionale del Comune. La numero 7 – ha concluso – è sparita”. Ma dopo tutte le sottolineature del caso, l’aula si pronuncia favorevolmente e all’unanimità per il ritiro dei due punti e, contestualmente, viene nominata, nel corso del primo “time out” deciso dal presidente Maio, consistente in una conferenza dei capigruppo convocata al volo durante il Consiglio, la commissione incaricata di modificare sia il regolamento sul funzionamento del consiglio comunale che lo Statuto dell’Ente. Una sorta di “bicameralina” in salsa locale, insomma, composta dai consiglieri Bumbaca, Panetta, Mollica e Aronne per la maggioranza; Cavo e Gozzi per l’opposizione”.
TARES
Sul secondo punto si trova una sintesi inimmaginabile in avvio dei lavori. Nella sua relazione, infatti, l’assessore al Bilancio Sainato ha spiegato che “la tariffa sarà determinata in sede di approvazione dl bilancio di previsione 2013. Oggi – ha proseguito – stiamo a fissare le scadenze dei due acconti (per i quali proponiamo le date del 20/09 e 31/10) e del saldo al 31/12”. Incalzato dalle domande dell’opposizione, Sainato spiega pure che gli importi degli acconti vengono determinati sulla scorta della Tarsu pagata l’anno precedente, che si pagano con l’F24 o i bollettini postali e che gli stessi contribuenti verranno informati con una lettera che li aiuterà a versare le rate. Il vicesindaco ha anche spiegato quanto sia stato risparmiato in termini di costi per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti dopo l’avvento dell’amministrazione Calabrese. Dai banchi dell’opposizione, però, Mammoliti non è soddisfatto. Dice che non è necessario che il Comune spenda soldi per mandare lettere ai contribuenti “basta un avviso sul sito del Comune – dichiara – e poi c’è una legge entrata in vigore da poco che offre la possibilità agli Enti di avvalersi della collaborazione degli amministratori di condominio per stanare gli evasori e noi dobbiamo rendere questa facoltà un obbligo, visti anche i proclami di questa amministrazione che dice di voler combattere l’evasione ampliando la platea dei contribuenti”. Durante il dibattito, al quale partecipa anche la consigliera Davolos, emerge la necessità di redigere un regolamento della Tares che sia di facile e immediata fruizione e la consigliera Gozzi evidenzia i risultati di uno studio che la stessa ha compiuto formulando alcune proposte”. Nel frattempo, l’assessore al ramo Alfonso Passafaro, chiamato in causa sulle scelte fatte dall’amministrazione in tema di rifiuti, abbandona per qualche minuto il suo proverbiale aplomb e sbotta ricordando che “Quando ci siamo insediati era tutto fermo e le strade erano stracolme di spazzatura. Oggi – ha proseguito – non c’è un sacchetto in giro e abbiamo risparmiato pure 35.000 euro al mese dopo il passaggio da Locride Ambiente ed Eurochimica e ora invece di apprezzare il lavoro fatto l’opposizione si perde in questioni personali e costringe al rinvio per ben due volte di fila il Consiglio. Questo – conclude Passafaro – non è accettabile sul piano etico. Maio lo richiama un paio di volte mentre Sainato preannuncia che “In fase di approvazione del bilancio di previsione rivedremo il piano di riequilibrio perché alcuni parametri a suo tempo previsti dal commissario Crea non reggono. Stiamo raddoppiando la rata del piano per accorciarne i tempi di estinzione ed è ora che il presidente istituisca la commissione Bilancio”. Prima, però, la consigliera Gozzi torna sul confronto riguardante le scadenze della Tares ed emerge che, al fine di assecondare la volontà dell’opposizione che in un primo tempo premeva per una prima rata più leggera con saldo natalizio più pesante (secondo Mammoliti a settembre le famiglie sono gravate da maggiori spese per l’inizio dell’anno scolastico, tanto che l’assessore Sainato conia all’istante lo slogan “Più libri a settembre e meno giocattoli a Natale) è possibile spalmare il versamento in quattro rate, con facoltà di pagare anche in due-tre per chi non ha problemi di liquidità. La Gozzi ha ragione e allora si opta per quattro scadenze (20/09; 20/10; 20/11 e 31/12) il cui importo è pari al 25% dell’intero tributo. Quindi, viene nominata la commissione permanente Bilancio, composta dai consiglieri Bumbaca, Mollica, Panetta e Baldessarro per la maggioranza; Davolos e Cautela per l’opposizione. Approvato all’unanimità. Il resto della seduta passa a discutere di interrogazioni e mozioni. Ce ne occuperemo più tardi in un successivo articolo.
Questo il video integrale della seduta girato dal nostro Enzo Lacopo:
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