(fotovideoservizio di Enzo Lacopo)
LOCRI- “Oggi è stata scritta una delle più belle pagine nella storia del Mazzini”. E’ così che la prof.ssa Patrizia Circosta ha definito l’incontro-dibattito tenutosi nell’auditorium dell’Istutito Statale di Locri. Ed è proprio vero.
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La presentazione del libro “L’utilità dell’inutile”, evento tanto atteso e fortemente voluto, organizzato dalla professoressa Carmela Ceravolo (Funzione Strumentale, contatti con Enti esterni) in collaborazione con la dott.ssa Federica Ferreri, ex alunna dell’Istituto Magistrale, ha coinvolto studenti e professori.
Dopo i saluti della collaboratrice del D.S. prof.ssa Girolama Polifroni e la presentazione della dott.ssa Federica Ferreri, il prof. Nuccio Ordine ha voluto trasmettere messaggi precisi, facendo riferimento al suo dovere, da insegnante, di far nascere nei suoi allievi desiderio di conoscenza e stimolare la loro curiosità. ” Un professore è un eterno studente “, ha aggiunto “ha sempre qualcosa da apprendere dai suoi allievi”.
Il suo libro dal titolo “L’utilità dell’inutile” ha riscosso il meritato successo, arrivando a scalare le classifiche sia a livello nazionale che internazionale; è stato, essenzialmente, la risultante di diversi pensieri estrapolati dalle pagine di grandi filosofi, attinenti alla tematica da lui scelta: l’inutile.
” Un libro va letto più volte, ed ogni volta sarà possibile coglierne un significato diverso… ; partendo da una tematica precisa si può ritrovare in esso qualche rigo che vi si colleghi”.
Molte le domande degli studenti, tra le quali ha spiccato quella di una giornalista, desiderosa di capire perché il professore non abbia trattato la tematica scelta senza fare citazioni. La risposta non ha tardato ad arrivare, semplice, chiara, diretta: la sua scelta è data dall’ammirazione verso grandi filosofi, tra i quali Montaigne, Kant o scrittori quali Ovidio, Dante, Petrarca, ecc. Nuccio Ordine è stato il primo a scrivere un libro cercando di dare una “sua voce” alla parola “inutile”, della quale non esiste il significato da trovare in nessun dizionario o enciclopedia.
Il messaggio che si nasconde dietro le sue citazioni è chiaro: mostrare come l’ossessione del possesso e il culto dell’utilità finiscano per inaridire lo spirito. E poi non è vero che l’utile risiede solo in ciò che produce profitto…molto spesso l’utile si trova proprio nei saperi ritenuti “inutili.”
Docente concreto e coinvolgente, ha destato in tutto l’auditorium la volontà leggera, ma decisa di ascoltare. Lo stesso professore Ordine ci spiega quanto essere mediatore della conoscenza richieda grande capacita’ di incuriosire. La curiosità e’ il solo moto di ogni ricerca, quella piu’ disinteressata e vera. Ai docenti spetta essere esempi di ciò che trasmettono, ma ai giovani dice il Prof. Ordine spetta l’impegno di reagire e rispondere alla cultura. Essa e’ ovunque, dall’arte dei nostri bellissimi centri storici italiani ai classici che, sottolinea, anche dopo diverse letture ci stupiscono con verità che inizialmente si ignoravano. La cultura va quindi ricercata e poi valorizzata nel bisogno più semplice e modesto di essere uomini e donne più coscienziosi. Il bisogno di studiare rappresenta infatti ciò che di più va rivalutato nelle scelte dei giovani, che necessitano di un ambiente educativo stimolante e oggi il professore Ordine e’ stato uno degli stimoli più autentici che il Mazzini abbia mai accolto.
L’utile risiede anche nella piccole cose e soprattutto è importante “capire l’essenziale della vita”.
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