di Redazione
LOCRI- Il Vescovo di Locri-Gerace, monsignor Francesco Oliva,ha fatto visita ai detenuti della Casa Circondariale di Locri portando loro parole di speranza e di conforto, direttamente all’interno dei reparti.
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A dare notizia di questo incontro è stato il direttore del carcere, la dott.ssa Patrizia Delfino. Di seguito il resto della nota che riassume le fasi più importanti della visita.
“Il Vescovo si è soffermato davanti alle camere detentive esortando i detenuti ad intraprendere la strada della giustizia e della legalità; ha dialogato con alcuni di loro mentre distribuivano il vitto, con il gruppo che redige il Giornalino d’Istituto e con coloro i quali svolgono altre attività lavorative (conti correnti, cucina, MOF). Il vescovo ha “vissuto” per qualche ora la vita quotidiana del carcere, visitando le sale colloqui piene di parenti, ha ammirato i bellissimi e coloratissimi murales che i detenuti hanno realizzato sulle pareti, ha visitato l’area verde dove avvengono settimanalmente i colloqui tra i detenuti ed i figli piccoli.
Il Direttore del Carcere dott.ssa Patrizia Delfino ed il Comandante ff Domenico Vescio hanno evidenziato come, anche con l’opera dei detenuti, si è riusciti a trasformare le fredde sale colloqui in ambienti a “misura di bambino” consentendo lo svolgimento più sereno dei colloqui soprattutto con i bambini che numerosi accedono in Istituto per far visita ai genitori. Hanno ringraziato monsignor Oliva per la sensibilità dimostrata nei confronti delle persone detenute e anche per la vicinanza agli operatori penitenziari chiamati al difficile compito di “recupero dell’uomo detenuto nella sicurezza”.
La Chiesa è presente nel nostro Penitenziario con il Cappellano, con i volontari della Caritas che forniscono sostegno morale, religioso e materiale alle persone detenute. Ultimamente con il progetto “solidarietà” la Diocesi ha donato cinque chitarre per la realizzazione di un corso che sarà tenuto da giovani volontari; di recente la Chiesa ha contribuito alla realizzazione del corso di refrigerazione, tenuto dal volontario prof. Speranza, ed ha contribuito alla realizzazione del Giornalino D’Istituto.
Ovviamente il tutto in linea con le azioni e gli interventi messi in campo dall’ Amministrazione Penitenziaria, per portare le nostre carceri ad essere sempre più luoghi che assicurano la sicurezza dei cittadini, ma anche rispettosi dei diritti umani e della funzione rieducativa della pena”