LOCRI – Due mezzi della società Geo Ambiente, incaricata del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti soldi urbani nei comuni di Locri e di Siderno, sono stati dati alle fiamme la scorsa notte mentre erano parcheggiati nel deposito di contrada Basilea, estrema periferia Nord della città. Il gesto, la cui natura è al vaglio degli inquirenti, non è nuovo per la società di Belpasso, in provincia di Catania, che l’anno scorso si aggiudicò (in via provvisoria e per un anno) l’appalto del servizio di raccolta rifiuti in quanto unica partecipante al bando emesso dall’Ente. La scorsa estate, infatti, furono tre i mezzi dati alle fiamme in località Pozzallo, nel Ragusano, come mostra la foto tratta dal sito www.corrierediragusa.it. Proprio il comune siculo nel quale la Direzione Investigativa Antimafia di Catania avviò le proprie indagini un anno fa, per presunte irregolarità nella certificazione antimafia prodotta dalla SpA all’Ente. Già, perchè produrre i certificati richiesti non dev’essere il pezzo forte della Geo, che lo scorso 9 luglio, con determina numero 210 riuscì a farsi pagare dal Comune di Locri le proprie spettanze relative al mese di giugno, pur non avendo presentato all’Ente un Documento Unico di Regolarità Contributiva aggiornato. Un caso, quest’ultimo, che fece infuriare l’opposizione consiliare, che riuscì, nei mesi successivi, a portare in Aula la discussione sulla determina in oggetto, tanto che all’unanimità, il Consiglio votò la revoca del documento. Giova ricordare, infine, le numerose giornate di sciopero proclamate dai lavoratori nelle ultime settimane sia a Locri che a Siderno, per dei ritardi nella corresponsione dei salari agli operai. L’appalto della raccolta dei rifiuti a Locri scadrà il prossimo 31 gennaio.
GIANLUCA ALBANESE