di Domenica Bumbaca (ph. Enzo Lacopo)
LOCRI – “Il Carabiniere è un uomo che crede. Crede nei valori della Vita, dell’Arma, rispetta le leggi, crede in sè stesso e mette la propria vita al servizio degli altri”.
Le parole del Generale Comandante dell’Arma dei Carabinieri, Leonardo Gallitelli, hanno riempito d’orgoglio tutti gli uomini delle Forze dell’Ordine presenti stamani ad inaugurare la nuova sede della caserma del Gruppo Carabinieri di Locri, gruppo istituito dopo l’omicidio del vicepresidente del Consiglio regionale calabrese Francesco Fortugno, ucciso a Locri il 16 ottobre del 2005. La struttura è un’opera di 1.500 metri quadri con uffici e alloggi dove vi lavorano circa 500 militari.
Le parole del Comandante Generale hanno fatto riflettere le Istituzioni presenti, militari, civili e religiose perché forte è stato il richiamo al senso di appartenenza e al dovere di ogni uomo che è a servizio dello Stato in difesa della propria Nazione.
La cerimonia inaugurale, in gran stile, si è aperta con il saluto alle Autorità presenti, al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega ai servizi Minniti, allo stesso Gallittelli. Presenti il governatore della Regione Giuseppe Scopelliti, il presidente della Provincia reggina Giuseppe Raffa, l’onorevole Maria Grazia Laganà Fortugno, la deputata Rosanna Scopelliti, i sindaci della Locride e magistrati. Prima che il Comandante prendesse la parola, è stato il sindaco della città di Locri, Giovanni Calabrese, ad intervenire e portare i saluti dell’Amministrazione «La Sua presenza oggi, Comandante Gallitelli, in rappresentanza di tutta l’Arma, rappresenta un apprezzato e gradito segnale da parte della operosa ed onesta popolazione locrese che osserva, con rispetto ed ammirazione, il qualificato lavoro portato avanti dai Suoi valorosi uomini in un territorio difficile ma che sta cambiando anche grazie al grande impegno delle Forze dell’Ordine. Finalmente – continua il primo cittadino- la realizzazione di questo nuovo presidio militare, che, come dicevo, la Città di Locri attendeva da decenni, rappresenta un risultato utile e necessario anche per reiterare il patto di legalità instaurato tra territorio, cittadini e Arma dei Carabinieri, consolidato dalla stretta necessità di lavorare sinergicamente ed operativamente a favore della rinascita della nostra terra.
Di valori, di storia ed importanza di questa nuova “casa della legalità” ha parlato il Comandante provinciale, Lorenzo Falferi, ricordando le eccellenti operazioni condotte dagli uomini di Reggio Calabria con arresti di sei pericolosi latitanti.
Gallitelli, mentre rivolge un commosso pensiero a tutti coloro che sono caduti nell’adempimento del proprio dovere, e saluta i bambini della scuola di San Luca presenti a sventolare le bandiere dell’Italia, ha ribadito più volte: “In questo territorio la presenza del crimine organizzato è stata finora spregevole e becera. Per contrastare questo fenomeno noi stiamo accanto a voi, facendo la nostra parte ma è essenziale l’impegno comune di tutti». Momenti ufficiali quanto emozionanti con l’alzabandiera e l’inno di Mameli eseguito dalla Fanfara dei Carabinieri. La consegna della bandiera italiana, il taglio del nastro e la benedizione del vescovo S. E. Fiorini Morosini, che proprio ieri ha salutato la diocesi di Locri Gerace perché promosso ad Arcivescovo metropolita di Reggio Calabria – Bova, hanno concluso la parte ufficiale della manifestazione lasciando posto alla visita dei locali e ad un momento conviviale con il ricco e gustoso buffet preparato dagli studenti dell’Istituto Alberghiero di Locri “Dea Persefone”.
DI SEGUITO IL TESTO INTEGRALE DELL’INTERVENTO RESO DURANTE LA CERIMONIA DAL SINDACO DI LOCRI GIOVANNI CALABRESE
Ill.mo Signor Generale Comandante dell’Arma dei Carabinieri,
la Città di Locri, che mi onoro di amministrare, Le da il sincero benvenuto ad una cerimonia che rappresenta indubbiamente un momento storico atteso da oltre trent’anni.
L’istituzione del “Gruppo Carabinieri di Locri”, presidio militare deciso da circa sette anni, a seguito del drammatico omicidio del Vicepresidente del Consiglio Regionale della Calabria, Onorevole Francesco Fortugno, e la realizzazione della nuova e moderna “Caserma”, rappresentano la grande vittoria dello Stato contro il potere criminale e le forze occulte e negative che purtroppo in passato hanno imperato anche nella nostra città e nell’intero territorio.
Data l’importanza che il ruolo dell’Arma dei Carabinieri ha da sempre rivestito all’interno del tessuto sociale italiano, ancor di più in un territorio difficile e ad alta necessità di prevenzione e controllo come quello della Locride, la Sua presenza oggi, in rappresentanza di tutta l’Arma, rappresenta un apprezzato e gradito segnale da parte della operosa ed onesta popolazione locrese che osserva, con rispetto ed ammirazione, il qualificato lavoro portato avanti dai Suoi valorosi uomini in un territorio difficile ma che sta cambiando anche grazie al grande impegno delle Forze dell’Ordine.
Finalmente la realizzazione di questo nuovo presidio militare, che, come dicevo, la Città di Locri attendeva da decenni, rappresenta un risultato utile e necessario anche per reiterare il patto di legalità instaurato tra territorio, cittadini e Arma dei Carabinieri, consolidato dalla stretta necessità di lavorare sinergicamente ed operativamente a favore della rinascita della nostra terra.
La nuova sede, situata al centro della Città, adiacente al Nuovo Palazzo di Giustizia, in fase di completamento, rappresenta la “Casa della Legalità”, punto strategico per i cittadini che riconoscono lo Stato quale unico e solo riferimento contro quel potere criminale che ha purtroppo segnato spesso in modo negativo il territorio della Locride.
Un intervento di questo genere, dunque, ha una rilevanza determinante ed un valore unico per il significato di contrasto alla criminalità organizzata, poiché mostra il concreto recupero di un’intera area alle esigenze di legalità e sicurezza e, nel contempo, rafforza il senso civico e lo spirito di collaborazione tra cittadini ed Istituzioni.
La comunità locrese è grata agli uomini del Gruppo Carabinieri di Locri che, in anni recenti, hanno condotto brillanti operazioni, garantendo ordine, sicurezza e tranquillità all’intera popolazione.
Il nostro ricordo va anche ai valorosi uomini delle Forze dell’Ordine che hanno sacrificato la loro stessa vita in nome della giustizia e della legalità.
Ricordiamo con orgoglio il giovanissimo Comandante della Caserma di San Luca, M.llo Carmine Tripodi, caduto nell’adempimento del proprio dovere il 6 febbraio 1985, in un agguato della ‘ndrangheta.
Stessa crudele sorte è toccata al brigadiere Antonio Marino, di 33 anni, già Comandante della Stazione dei Carabinieri di Platì, ucciso in un terribile agguato a Bovalino, la sera dell’9 settembre 1990, mentre era in compagnia della moglie e del piccolissimo figlio che rimasero feriti.
Come non si può non ricordare l’encomiabile impegno del Generale Gennaro Niglio deceduto all’età di 55 anni a seguito di un incidente stradale avvenuto a Caltanissetta e distintosi, in anni veramente difficili per la Locride, per le grandi qualità umane, le capacità investigative e, soprattutto, per i prestigiosi risultati ottenuti finalizzati alla cattura di pericolosi latitanti della ‘ndrangheta e per la sua innata predisposizione al contrasto della criminalità organizzata.
In memoria del loro qualificato impegno e sacrificio, è importante sostenere varie iniziative di prevenzione attraverso attività di sensibilizzazione nelle scuole e nei vari settori della vita economica del territorio, come già è avvenuto in alcuni casi, facendo si che, in poco tempo, si rafforzasse e consolidasse il rapporto di fiducia ed amicizia tra i cittadini ed i rappresentanti dell’Arma.
Il vero segnale di cambiamento nel rapporto tra Città ed Arma dei Carabinieri si è estrinsecato in particolar modo negli ultimi anni con azioni concrete e significative.
Anche le istituzioni locali, interpretando i sentimenti della popolazione laboriosa ed onesta, hanno offerto massima collaborazione a tale nuovo percorso riconoscendo, formalmente e solennemente, l’impegno degli operatori dell’Arma ed attribuendo qualificate onorificenze ai militari protagonisti di importanti operazioni finalizzate all’arresto di pericolosi criminali che con la propria azione mortificavano uno dei territori più belli della nostra Nazione.
Inoltre, sempre per volontà delle istituzioni locali, nel novembre 2009, alla presenza dei vertici regionali politici e militari, una delle più importanti piazze della città è stata intitolata alla memoria dei militari dell’Arma dei Carabinieri caduti nell’attentato di Nassiriya e per diversi anni è stata celebrata una funzione religiosa in suffragio dei “nostri” e “vostri” valorosi giovani caduti in una missione di pace mentre cercavano di garantire sicurezza a popoli più sfortunati.
Quest’anno, ricorrendo il decimo anno da quel terribile attentato, la città rinnoverà il ricordo delle vittime con una importante e qualificata iniziativa.
Il nostro sincero e leale sostegno va a tutti gli uomini in servizio presso il Gruppo Carabinieri di Locri, che garantiscono stabilità all’ordine ed alla sicurezza che sono requisiti fondamentali e propedeutici alle iniziative di sviluppo socio-economico che l’Amministrazione comunale, che presiedo da solo tre mesi, sta programmando con l’obiettivo di creare nuove e concrete opportunità occupazionali.
Tutto ciò per garantire un futuro certo ai giovani della città e del territorio e nel contempo evitare che, come spesso è successo in passato, qualcuno possa essere attratto dalle “sirene” criminali che garantiscono nell’immediato un guadagno facile, ma, allo stesso modo, assicurano anche una vita da “disperati” braccati dalle Forze dell’Ordine nella migliore delle ipotesi.
Sono certo che la nuova “casa” dei Carabinieri non sarà il punto di arrivo di un percorso difficile e travagliato, ma una grande conquista e, nel contempo, punto di partenza e riferimento istituzionale per importanti nuove attività che l’Amministrazione Comunale auspica si possano realizzare in totale sinergia anche con tutte le Forze dell’Ordine presenti sul territorio.
Deve essere continua l’attività di prevenzione sul territorio per consentire tranquillità e serenità in tutta la città con riduzione delle azioni criminali a scapito della collettività.
Proprio al fine di dare anche un senso ed un giusto seguito all’importante azione dell’Arma e della Magistratura che, oltre ad imprimere numerose condanne, ha confiscato numerosi “beni” alla criminalità organizzata, il Comune di Locri sta avviando un confronto con l’Agenzia dei Beni Confiscati con l’obiettivo di comprendere come poter utilizzare nel migliore dei modi tali “beni”, frutto di azioni illecite, considerato che ad oggi non si è riusciti, appunto, a dare una concreta azione in tale direzione.
Sempre in tale ottica di collaborazione si vorrebbe dare vita ad una “Fondazione Antiusura” al fine di poter tutelare le vittime di questo ignobile reato che riescono a trovare la forza ed il coraggio per denunciare i propri aguzzini alle competenti autorità.
Inoltre, nella prossima seduta consiliare, tutto il Consiglio comunale chiederà l’istituzione di una “Commissione speciale”, composta da consiglieri comunali e da cittadini rappresentanti delle varie categorie sociali in particolare commercianti ed artigiani. La “Commissione sulla legalità” avrà il compito di elaborare una serie di proposte, condivise con le preposte autorità del territorio, volte a rafforzare il contrasto al fenomeno della criminalità e della microcriminalità.
Nel ringraziarLa ancora una volta per la Sua autorevole presenza a tale importante e storica inaugurazione, Le rinnovo l’affetto di tutta la cittadinanza all’Arma dei Carabinieri, perché questo momento sia il punto di partenza di un percorso assicurato dai valori del senso civico, dell’educazione, del rispetto delle regole, perché nella Città di Locri, la “Città di Zaleuco”, primo legislatore, si parli di sicurezza e leggi dello Stato.
Locri, 05.09.2013
Giovanni Calabrese
Sindaco della Città di Locri
DI SEGUITO LA NOTA STAMPA DELLA PARLAMENTARE ROSANNA SCOPELLITI (PDL)
LOCRI (REGGIO CALABRIA), 05.09.2013 – “Oggi lo Stato consegna in tempo record ai cittadini della locride e della Calabria intera uno straordinario presidio di legalità e sicurezza”. E’ quanto ha dichiarato l’On. Rosanna Scopelliti, deputata del Popolo della Libertà e componente della Commissione Difesa della Camera, presente oggi alla cerimonia d’inaugurazione della nuova caserma del Gruppo Carabinieri di Locri (RC), istituito nel 2006 dopo il delitto del vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria Franco Fortugno.
“I lavori di costruzione di questo complesso – continua la Scopelliti – hanno preso il via nel 2009 e sono stati portati a termine nella primavera di quest’anno”. “Nel nostro Paese – dice la parlamentare calabrese – non è affatto facile concretizzare un risultato così rapido. Basti pensare, ad esempio, alla costruzione della nuova caserma dei Carabinieri di San Luca, dove ci sono voluti ben quindici anni per completare i lavori a causa delle molteplici minacce ed attentati incendiari perpetrati sistematicamente contro le varie ditte appaltatrici”.
L’On. Scopelliti ricorda che il Gruppo Carabinieri di Locri “è uno dei 12 comandi Gruppo d’Italia, segno di uno Stato che dopo un efferato delitto politico-mafioso, incardinato in una stagione che ha visto decine e decine di vittime nel comprensorio della Locride, non si limita alle prese d’atto, ma risponde concretamente al territorio fornendo mezzi e strumenti utili a colpire sempre più incisivamente la ‘ndrangheta”. “Un comprensorio – rammenta la deputata – dove lo Stato ha inviato i suoi migliori uomini per il contrasto repressivo e preventivo alla criminalità organizzata, i quali forti anche del crescente sostegno della società civile e soprattutto di giovani e associazioni come ‘Ammazzateci tutti’, hanno messo a segno importanti e gratificanti successi e restituito fondamentali spazi di democrazia e sovranità ai cittadini ed alle Istituzioni democratiche”.
“Non so se sia un caso o meno – rammenta Rosanna Scopelliti – ma sono felice, da figlia di un magistrato ucciso dalla mafia e da rappresentante delle Istituzioni, che il taglio del nastro di questa nuova prestigiosa struttura avvenga a ridosso del trentunesimo anniversario dalla barbara uccisione di un grande servitore dello Stato, il generale Carlo Alberto dalla Chiesa”. “
E ricordare oggi qui il suo sacrificio – conclude l’On. Scopelliti – alla presenza di molti valorosi uomini e donne dell’Arma dei Carabinieri a partire dal Comandante generale Leonardo Gallitelli, credo sia il miglior modo per augurare a tutta l’Arma buon lavoro e sempre maggiori successi”.
Ufficio Comunicazione e Stampa
On. Rosanna Scopelliti
Commissione IV Difesa
Camera dei Deputati
www.rosannascopelliti.it