(foto e video di Enzo Lacopo)
di Francesca Cusumano
LOCRI- Anche l’AIGA- (Associazione Italiana Giovani Avvocati) sezione di Locri, ha aderito allo sciopero indetto dall’Organismo Unitario Avvocatura (in occasione della conferenza nazionale tenutasi a Napoli nel mese di gennaio 2014), con astensione dalle udienze per 3 giorni (con inizio martedì 18 febbraio per concludere nella giornata odierna), spiegando le ragioni dello stato di agitazione proclamato, nel presidio organizzato questa mattina in piazza Fortugno dinanzi al Palazzo di Giustizia.
{loadposition articolointerno, rounded}
All’astensione hanno preso parte, condividendo quanto espresso dall’OUA, anche tutti gli Ordini e le Associazioni forensi nazionali, manifestazione finalizzata ad impedire il deterioramento della giustizia, tutelando sia la professionalità della classe forense che dei cittadini che, a fronte dei provvedimenti adottati negli ultimi anni (aumenti dei contributi unificati, media-conciliazione, riforma della geografia giudiziaria, riduzione compensi per il patrocinio a spese dello Stato), destinano il diritto di accesso alla Giustizia solo a quella cerchia che grazie alle sue pivilegiate condizioni economiche, è in grado di procedere al pagamento degli onerosi tributi imposti.
E’ l’avvocato Serena Callipari, neo presidente dell’AIGA sezione di Locri, a spiegare alla nostra testata, che quella che va configurandosi nel panorama nazionale è una “Giustizia per ricchi”, basti pensare che dal primo gennaio 2014, la marca da bollo da 8 euro è stata sostituita con quella da 27 euro «Non conosciamo- ha detto- la causa di questi aumenti ingiustificati, il Governo sta valutando l’ipotesi di far pagare per conoscere le motivazioni della sentenza, non si può gestire la Giustizia come se si fosse in uno stato emergenziale continuo, è necessario adottare riforme equilibrate per la tutela dei diritti. La nostra, non è una protesta per la “categoria” ma al contrario per la Giustizia e la Libertà».
Di “legislazione frenetica” ha poi parlato il presidente della Camera Civile di Locri, l’avvocato Pasquale Sansalone, ricordando come negli ultimi 7 anni ci siano state ben 17 modifiche del Codice di Procedura Civile senza però arrivare allo scopo sperato, ovvero l’accelerazione del processo civile, con inevitabile danno per la società civile.
In ultimo, aberranti sono risultate essere anche le ulteriori modifiche apportate al Codice di Procedura Civile prospettate da funzionari del Ministero, magistrati e docenti universitari: ad esempio, è prevista la cosiddetta “sentenza breve” senza alcuna motivazione, dunque solo con il dispositivo il giudice provvederà a emanare o meno la condanna di una parte; chi invece, intende accedere alla motivazione dovrà pagare anticipatamente un contributo unificato dell’Appello <<Un fatto- ha aggiunto Sansalone – inaccettabile, che viola qualunque principio democratico; come non è accettabile che in Appello, il giudice non sia obbligato a una motivazione autonoma, poichè è sufficiente che si adegui a una motivazione da giudizio di primo grado. Ogni giudice deve motivare le decisioni che assume>>.
E tornando sui costi della “Giustizia”, pare che i contributi unificati di “primo grado” siano nettamente aumentati del 55% circa; 119% per il grado di appello e 155% per la Cassazione<<Fino a quando la nostra classe politica- ha rimarcato Sansalone- non avrà capito che la Giustizia non va scoraggiata ma migliorata, noi continueremo ad essere l’ultimo Paese europeo nella celerità dei processi civili; non avremo democrazia se non c’è Giustizia>>.
Dello stesso avviso, anche Nino Maio, ex presidente del Consiglio degli avvocati di Locri (ora componente della Cassa nazionale forense), il cui smantellamento della giurisdizione non farà che ostacolare, danneggiandoli, i cittadini meno abbienti ad accedere alla tutela giudiziaria dei loro diritti.
Nel corso del presidio, è stata poi convocata un’assemblea coordinata dallo stesso Sansalone e dal presidente dell’Ordine degli avvocati del foro di Locri, Gabriella Mollica.
{youtube}eOGYCmonawU&feature|580|340{/youtube}