Di Ufficio Stampa Comune di Locri*:
In merito alla ricostruzione sull’episodio accaduto nei giorni scorsi nella chiesa Santa Caterina di Locri durante la celebrazione della Santa Messa dove un immigrato in cerca di elemosina sarebbe stato allontanato dalla chiesa dallo stesso parroco, don Giuseppe, che avrebbe addirittura sospeso la funzione religiosa, l’Amministrazione Comunale manifesta la propria solidarietà al parroco don Giuseppe.
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Il Sindaco condanna l’ingenerosa azione mediatica che ha visto protagonista suo malgrado don Giuseppe Depace, da anni parroco della chiesa di Santa Caterina e di cui ne sono note le doti umane, caritatevoli e il grande impegno profuso nel mondo del sociale. Non vorremmo che tale iniziativa si trasformasse in una diatriba politica e soprattutto dispiace che il consigliere Mammoliti non abbia verificato quanto accaduto, ma abbia agito istintivamente, impulsivamente, denigrando di fatto in modo ingeneroso, qualificati rappresentanti dell’Istituzione religiosa, come lo è don Giuseppe.
Merita però attenzione da parte di tutto il Consiglio Comunale il problema della povertà, che non riguarda solo cittadini extracomunitari, ma interessa direttamente anche nostri concittadini, i quali vivono in condizioni di grande disagio un momento difficile di grave crisi economica. Sono tanti cittadini che oggi non hanno un posto di lavoro; sono tanti i cittadini che oggi non hanno una casa; sono tanti i cittadini che hanno difficoltà al mantenimento dei propri figli; ed è difficile dare una risposta positiva, il giusto conforto a queste persone, che affrontano in ogni caso la situazione con grande dignità.
Ragionamento a parte va fatto sugli immigrati, vittime di grandi situazione di disagio ma anche loro al centro del conforto da parte di tutti. Non possiamo però non evidenziare che da qualche mese vi è una particolare situazione di disagio con 7-8 elementi che puntualmente ritroviamo davanti le chiese e per strada a chiedere elemosina. Gli stessi che troviamo, allo stesso tempo, a bivaccare con bottiglie di alcol davanti le scuole, nei giardini pubblici e davanti le chiese.
Problematica nota all’Amministrazione Comunale che sta cercando di affrontare nelle opportune sedi, ma problematica che è di difficile soluzione. Numerosi gli interventi della Polizia Municipale nella verifica e nel controllo di queste persone: persone caritatevoli, ma nello stesso tempo non disponibili ad un percorso di integrazione con la comunità locale.
Ribadiamo la nostra solidarietà, stima e fiducia incondizionata a don Giuseppe Depace, al Vescovo Mons. Oliva, massima Autorità ecclesiastica sul territorio, con il quale il Sindaco Calabrese si è confrontato nella mattinata odierna, dopo aver seguito sui social network e sulla stampa locale la vicenda oggetto del presente comunicato.
Auspichiamo che il tutto venga riportato negli esatti confini della realtà e che ci possa anche essere all’interno della Chiesa e del Consiglio Comunale un momento di confronto sulla problematica della povertà. Soprattutto auspichiamo che anche il consigliere comunale Mammoliti voglia confrontarsi con don Giuseppe Depace, partendo anche dalle pubbliche scuse, dopo aver pubblicizzato notizie non veritiere ma riportate allo stesso da terzi, che non trovano riscontro nella realtà e che invece hanno pubblicamente denigrato don Giuseppe, un uomo di fede, un uomo di pace, ma soprattutto un uomo disponibile nei confronti di qualunque persona.