di Gianluca Albanese
LOCRI – “Speriamo che nella nostra bella città ritorni la serenità, la pace, l’amore e finisca questo conflitto continuo che sicuramente non porta bene a nessuno. Cerchiamo tutti di adoperarci per riportare alla normalità la nostra Locri. Seminando amore, non odio”. Alfonso Passafaro ha scelto ancora una volta il social network di Facebook per esternare un proprio pensiero che sembra assumere, in questo momento così particolare della dialettica cittadina, un chiaro significato politico.
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Dalla sua uscita per dimissioni dalla giunta Calabrese, che risale a un paio di mesi fa, l’ex assessore all’Ambiente ha maturato una posizione sempre più indipendente rispetto all’esecutivo e alla stessa maggioranza di cui comunque continua a fare parte.
Già, perché pur non essendo uscito dal gruppo consiliare di maggioranza, il consigliere (che non fa parte di alcuna commissione) sta accentuando la propria autonomia rispetto all’esecutivo e il testo del suo messaggio sembra indirizzato, tra gli altri, proprio al primo cittadino, che da qualche settimana a questa parte ha intrapreso una dura lotta contro i dipendenti comunali assenteisti e poco attaccati al lavoro, con la sola eccezione di quelli (una ristretta minoranza, a suo dire) che invece lavorano sodo e onestamente.
Un problema, quello del non ottimale funzionamento della macchina burocratica, che è stata una triste costante per tutte le amministrazioni che si sono avvicendate al governo cittadino, solo che Calabrese ha deciso di continuare la battaglia in maniera dura e intransigente, ricorrendo all’avvio delle procedure di provvedimento disciplinare e alle denunce a Carabinieri, Guardia di Finanza e Procura della Repubblica. Ultima, ma solo in ordine di tempo la ben nota provocazione assurta agli onori della cronaca nazionale, ovvero l’ormai celebre “lettera a Gesù Cristo” per denunciare proprio le inefficienze dell’apparato burocratico comunale.
E se il problema degli assenteisti e di quelli che chiedono e ottengono esenzioni parziali dalla prestazione lavorativa è sempre esistito, ci sono delle evidenti divergenze in ordine al metodo da usare per far funzionare una macchina burocratica che pochissimi giorni fa ha perso alcuni dipendenti che hanno maturato i requisiti per andare in pensione, tra cui l’ex dirigente Olga Carusetta e l’operaio Giuseppe Marrara, insignito quest’anno del premio speciale “Umberto Ferraro” al Giugno Locrese.
Proprio così: se il sindaco Calabrese ha deciso di usare il pugno di ferro, Passafaro sembra pensarla diversamente: nell’anno trascorso da assessore all’Ambiente, infatti, ha sempre cercato il dialogo e la mediazione piuttosto che il “muro contro muro” e ora quando parla di “conflitto continuo” in cui, a suo dire, è caduta la città, sembra fare un riferimento piuttosto chiaro alla vicenda della lotta agli assentisti e ai “fannulloni” che già ha suscitato la piccata reazione della CGIL-Funzione Pubblica.
Ovviamente, quello del difficile rapporto coi dipendenti comunali non è l’unico argomento in cui Calabrese e Passafaro divergono: il solco tra le due parti si è scavato già in occasione delle elezioni europee della scorsa primavera: Passafaro, infatti, ha sostenuto apertamente la candidatura dell’ex governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti, mentre Calabrese, altrettanto apertamente, ha detto di essere andato al mare nel giorno delle elezioni in chiara polemica con i maggiorenti del centrodestra reggino. Oggi, a distanza di mesi, e con l’approssimarsi delle candidature al consiglio regionale, mentre Passafaro rimane tra i papabili per un posto nella lista del presidente a sostegno della presumibile corsa di Wanda Ferro a presidente della giunta regionale, in alcuni settori della maggioranza consiliare di Locri si fa capire che l’appoggio al centrodestra non è affatto scontato, tanto che qualcuno, come il vicesindaco Sainato, non ha escluso l’ipotesi di votare centrosinistra alle Regionali.
Quanto basta, insomma, a considerare Passafaro e gli altri leader di Tutti per Locri alla stregua di separati in casa, dopo la corsa comune e vittoriosa alle elezioni comunali del 2013.
Questa, almeno, appare la situazione ad oggi. Poi, sarà il tempo, come sempre a dire chi sta facendo bene e chi sta sbagliando, ammesso che qualcuno stia incorrendo in errore.