LOCRI – “Contrariamente a quanto vuol far credere il sindaco Giuseppe Lombardo e la sua maggioranza dimissionaria, il Comune di Locri, se pur con notevoli difficoltà economiche, sarebbe lontano dal dissesto finanziario, perché esisterebbero le condizioni e le soluzioni per risollevare le sue sorti». E’ l’incipit di un lungo comunicato stampa diffuso dai gruppi di Città in Comune, Leali alla città e SìAmo Locri, che fino a tre settimane fa sedevano tra i banchi dell’opposizione consiliare. La nota segue una lettera inviata al commissario prefettizio al Comune di Locri Francesca Crea dai cinque ex consiglieri di minoranza, che nel corso di un recente incontro a palazzo di Città “hanno voluto esporre le proprie considerazioni e valutazioni in merito alla grave situazione in cui versa il Comune di Locri, scongiurandone il dissesto finanziario, indirizzando una lettera alla stessa Commissario. Nella nota diffusa da Calabrese, Capogreco, Macrì, Passafaro e Sainato, si legge che “Dalle criticità evidenziate dalla Corte dei Conti nel corso del 2012 e dalla Relazione del Ministero delle Finanze, nota come “Relazione Cervellini”, pervenuta all’Ente comunale lo scorso 14 settembre, a parere degli ex consiglieri- si può intervenire, e non attraverso proprie interpretazioni, ma attraverso osservazioni utili e soluzioni immediate ai fini della possibile redazione del Bilancio di Previsione 2012. Tra tutti, nella lettera inviata alla Crea, vengono evidenziati analiticamente i dati, ci sono i crediti con l’Asp, che risanerebbero una parte del deficit, per esempio. Il Comune di Locri ha un credito “esigibile”, nei confronti dall’Azienda Sanitaria, relativamente al servizio idrico, per un importo di circa 3,2 milioni di euro. A tale credito si aggiunge quello relativo al tributo Tarsu per il quale l’Azienda Sanitaria deve al Comune di Locri un importo di notevole entità che il competente Ufficio Tarsu è in grado di quantificare. Sicuramente sommando i due tributi il Comune vanta un credito superiore ai cinque milioni di euro dall’Azienda Sanitaria e cioè dalla Regione Calabria. Questi alcuni esempi riportati nella lettera”. «A nostro parere, dunque- continuano gli ex consiglieri- esistono le condizioni per attuare un piano di risanamento che, Lombardo e i suoi, non hanno avuto la forza e le capacità di proporre, ma si sono soffermati a “mistificare” la realtà, accentuando i problemi ed, esclusivamente ed erroneamente, definendo il Comune deficitario, piuttosto che intervenire a porre rimedio. Inoltre, – prosegue il comunicato dell’ex opposizione – per come annunciato nel corso dell’incontro dei giorni scorsi, si richiama l’attenzione del Commissario in merito ad alcuni atti, adottatati nei mesi scorsi, che vanno nella direzione opposta ad un giusto e necessario risanamento dell’Ente. Di tali atti amministrativi oltre a chiederne la formale revoca si è chiesta la trasmissione all’Autorità giudiziaria per le opportune e necessarie valutazioni. Ad oggi non si è a conoscenza se il Segretario Generale, dottor Tresoldi, ha provveduto alla trasmissione degli atti congiuntamente ai relativi verbali di Consiglio Comunale. Nello specifico – hanno scritto Calabrese, Capogreco, Macrì, Passafaro e Sainato – sono stati effettuati anomali sgravi e sospensioni di cartelle esattoriali ad alcuni cittadini senza giustificata motivazione, creando, così, danno economico all’Ente e discriminazione tra i cittadini contribuenti. Altresì dicasi per i cosiddetti “oneri di urbanizzazione” che non sempre sembrano corrispondere o essere richiesti in base a criteri uniformi. Si segnala, in particolar modo, l’ormai noto caso del “cambio di destinazione d’uso” dell’immobile che ospita l’Istituto d’Arte “Panetta” avvenuto in palese violazione della vigente normativa in materia e, soprattutto, con l’esenzione totale degli oneri di urbanizzazione avendo concesso tale “cambio” non al locatore, soggetto privato, bensì al conduttore, soggetto pubblico. A seguito di tale procedura la Provincia di Reggio Calabria ha potuto acquistare l’immobile per un importo pari a cinque milioni di euro. Altre procedure “anomale” riguardano la ditta Geo Ambiente alla quale sono stai effettuati pagamenti pur non avendo il regolare DURC e, soprattutto, per alcuni servizi mai erogati come la “raccolta differenziata” ed il ricorso alla “somma urgenza” per alcuni lavori senza che ci fossero i requisiti previsti dalla legge. Infine si segnala la vicenda dell’”affidamento dei servizi legali dell’Ente” per un importo complessivo di superiore a 150 mila euro, avvenuta in palese violazione della vigente normativa in materia, per come formalmente riscontrato dall’Autorità di Vigilanza sui Contatti ed Appalti Pubblici. Tale procedura, se non immediatamente revocata, rischia di portare ad un contenzioso con conseguenze imprevedibili e deleterie per l’Ente”. Ma non finisce qui, perché i cinque ex consiglieri preannunciano che “La prossima settimana l’ex minoranza, presenterà un programma di idee, in cui tra l’altro, illustrerà le verità sulla situazione finanziaria del Comune, sul contenzioso di cause milionarie che hanno creato questa situazione di criticità, e soprattutto svelerà molte verità sui volti di coloro che hanno denigrato , già anni addietro, l’immagine della Città. A differenza della dimissionaria maggioranza che ha solo adottato un atteggiamento vittimistico, abbandonando la Città, l’ex minoranza è pronta a collaborare e non si è tirata indietro, piuttosto, «consapevoli che il paese non merita tutto questo, per rispetto dei nostri cittadini, – dicono- siamo qui a collaborare e a mostrare le nostre disponibilità e competenze al fine di evitare il dissesto finanziario».« Noi – continuano- diversamente da quanto riferito da Lombardo, non temiamo il dissesto, ma esso rappresenterebbe uno schiaffo alla Città e un vincolo per lo sviluppo. Chi vuole il dissesto non vuole lo sviluppo della Città e Lombardo che, ha affossato Locri, desidera che ciò avvenga, mostrando, ancora una volta, la sua vera identità». “Nel rinnovare – conclude la nota – gli auguri al Commissario, di buon lavoro alla guida della città di Locri, pur comprendendo le difficoltà nel dover dare risposte certe alla Corte dei Conti, che ha avviato le procedure sanzionatorie a causa del mancato riscontro di azioni positive e risposte concrete da parte del Sindaco e della dimissionaria maggioranza consiliare, «siamo certi che la comunità locrese – dicono gli ex consiglieri al Commissario Crea e sub Commissario Putortì- potrà contare sulla Vostra professionalità e sul Vostro impegno finalizzati ad evitare la dichiarazione di dissesto finanziario che rappresenterebbe l’ennesima mortificazione per una città segnata spesso da eventi tristi e negativi».
Fin qui la nota diffusa dai gruppi che componevano la minoranza consiliare. Intanto, oggi, è appena iniziata la seconda delle due settimane concesse dalla magistratura contabile ai commissari Crea e Putortì per poter trovare delle soluzioni d’emergenza tali da evitare un sempre più prevedibile dissesto dell’Ente. Nella giornata di domani è previsto un incontro coi dipendenti, ad alcuni dei quali verranno affidati dei compiti che fino a oggi sono stati esternalizzati. Almeno è quello che si coglie all’interno del palazzo municipale, laddove l’aria, con l’avvicinarsi della fine del mese, si fa sempre più pesante.
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