di Gianluca Albanese (foto di Enzo Lacopo)
LOCRI – La richiesta di convocazione di un nuovo consiglio comunale protocollata lo scorso 27 giugno e un’interrogazione a risposta scritta e orale sulla situazione riguardante la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani in città. Sono le ultime (in ordine di tempo) iniziative del gruppo di opposizione “Impegno e Trasparenza-PD”, illustrate nel corso di una conferenza stampa tenuta nel tardo pomeriggio di oggi dai cinque consiglieri di opposizione Cavo, Cautela, Davolos, Gozzi e Mammoliti.
Ha aperto i lavori il capogruppo Antonio Cavo, che ha premesso che «Illustriamo la richiesta di convocazione del consiglio comunale del 27 giugno e rinnoviamo la richiesta della discussione in Consiglio riguardante la relazione di fine mandato dell’allora commissario straordinario Francesca Crea. Sui rifiuti, mostriamo apprezzamento per il lavoro dell’assessore Passafaro ma siamo preoccupati perché non vediamo vie d’uscita definitive dall’emergenza». Ma andiamo per ordine. Quattro sono i punti della richiesta di convocazione di una nuova seduta di consiglio comunale protocollata all’Ente: relazione di fine mandato approvata dalla commissaria prefettizia, dottoressa Francesca Crea, e consequenziali adempimenti della nuova amministrazione comunale; proposta di regolamento per contrastare la ludopatia e gli effetti degenerativi dei giochi d’azzardo; situazione relativa al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani e programma d’intervento futuro; strada di collegamento tra la statale 106 ed il prolungamento di via Cosmano (arteria che collega Locri e Siderno): programma di completamento. E se l’agguerrita componente femminile del gruppo ha in serbo nuove iniziative politiche, vale la pena soffermarsi sui contenuti della richiesta di convocazione del nuovo consiglio comunale. Sulla relazione della Crea, Cavo ha detto che «Non e’ possibile che una relazione che chiude una fase drammatica dell’Ente non debba essere discussa in Consiglio. Non è un problema solo di eredità lasciata da Macri ma anche da Lombardo». Quindi, nel chiarire il senso della condotta tenuta dal gruppo di opposizione nel corso della seduta di lunedì, Cavo ha detto che «Noi sul Psa abbiamo posto un problema preliminare e di metodo, non di merito come ha cercato di dimostrare la maggioranza. Chiedevamo solo di rinviare di qualche giorno la discussione per parlare con maggiore cognizione di causa». Sulla proposta di regolamento per contrastare la ludopatia (approvato oggi dalla commissione straordinaria a capo della vicina Siderno) il gruppo di opposizione ha chiarito che non c’è una bozza precostituita ma «E’ necessario – hanno spiegato – parlarne in Consiglio visto che anche a Locri il problema comincia ad avere delle conseguenze sociali piuttosto importanti». Sulla situazione dei rifiuti, la minoranza ha presentato un’interrogazione dopo avere appreso che l’Ente non ha voluto procedere all’aggiudicazione definitiva dell’appalto e vuole sapere in tempi brevi come si procederà dall’otto luglio in poi e quindi come verranno reperite le risorse per assicurare il servizio «Anche perché – hanno spiegato – nelle ultime settimane l’amministrazione ha intrapreso alcune iniziative politiche importanti come l’uscita dal Psa e la manifestazione musicale di domenica». «Chiediamo – ha detto Mammoliti – come verranno reperite le risorse per pagare il concerto di Cavallaro e la raccolta straordinaria dei rifiuti. Loro ci vogliono mettere addosso panni che ci stanno molto stretti. Ci possono dire chi sono questi quattro capi area che sono stati nominati dal sindaco? È inutile dire in Consiglio che non sanno. Si preannuncia una stagione di bluff», mentre, nell’ottica di una valutazione più complessiva, Nadia Cautela ha detto che «Loro ci stanno tenendo fuori da tante decisioni. Se non producono la documentazione in qualche modo la dobbiamo ottenere», dopo che Cavo ha detto che «Nel momento in cui si delibera senza i documenti si utilizza un metodo sbagliato». Sulla strada di collegamento tra la nuova arteria Locri-Siderno e la 106, Pino Mammoliti, che anche durante l’amministrazione Macrì aveva sollevato il problema, ha spiegato che «C’è una lettera della Crea del 23 maggio in cui invitava Raffa ad andare avanti sul lavoro della bretella tra le due arterue. Il progetto e’ quello originario senza variante a “U”. Gli espropri sono fatti e il lavoro è a carico della Provincia. Il Comune non può fare finta di nulla e ci deve dare risposte in Consiglio».