di Redazione
LOCRI – Il gruppo consiliare di opposizione “Impegno e trasparenza – PD” non ha preso parte alla seduta odierna del consiglio comunale. In attesa di leggere la cronaca della seduta consiliare a cura della nostra Francesca Cusumano, pubblichiamo la lettera che i consiglieri di opposizione Cavo, Mammoliti, Cautela, Davolos e Gozzi hanno inviato al sindaco Calabrese e al presidente del consiglio comunale Maio e, di seguito, un lungo documento dello stesso gruppo di opposizione riguardante l’unico punto all’ordine del giorno dell’odierna seduta consiliare.
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DI SEGUITO LA LETTERA INVIATA DAL GRUPPO DI OPPOSIZIONE A CALABRESE E MAIO:
Gli inderogabili impegni lavorativi di alcuni di noi, già precedentemente comunicati, e le sopravvenute indisponibilità legate a motivi familiari e di salute di altri, rendono impossibile la partecipazione dei Consiglieri comunali del nostro gruppo alla seduta odierna.
Dispiace essere assenti, ma la convocazione in giornata ed orario lavorativo, la sua repentinità (l’avviso di convocazione ci è stato notificato solo venerdì sera) e, soprattutto, l’asserita impossibilità di spostare la seduta al pomeriggio dello stesso giorno, hanno reso inevitabile la nostra mancata partecipazione alla discussione su un argomento di fondamentale importanza per la Città.
Il rilevo che assumerà la delibera che andrà ad essere approvata – ed in relazione alla quale trasmettiamo con la presente un nostro documento che contesta il merito delle scelte operate e contenute nel nuovo Piano di riequilibrio che chiediamo venga allegato alla delibera che verrà adottata – ci suggerisce di non frapporre ostacoli procedurali che possano inficiare la seduta odierna e quindi intralciare l’iter procedimentale e le scadenze, a dire del Sindaco, oggetto di intese con il Ministero dell’Interno, delle quali, tuttavia, nell’incartamento fornitoci non vi è traccia alcuna. Ciò a dimostrazione che il nostro intento non è in alcun modo ostruzionistico.
Non intendiamo, quindi, eccepire, ai fini della validità della seduta, l’assenza del requisito della urgenza (la presunta scadenza del termine per l’approvazione dell’atto è nota all’Amministrazione da settimane e poteva essere agevolmente superata con una convocazione anticipata) o l’incompleta messa a disposizione dei documenti allegati (non siamo stati messi in condizione di sapere, per esempio, cosa ha prescritto l’organo di revisione in merito al nuovo Piano di riequilibrio). Certo, avremmo gradito poter fattivamente contribuire alla stesura del Piano che, invece, ci siamo trovati già confezionato e di fatto immodificabile nella sostanza a distanza di poche ore dalla sua approvazione. Ma anche queste sono scelte politiche che ognuno è libero di assumere.
La prego di estendere gli auguri di buon lavoro a tutti i Colleghi Consiglieri.
Per il Gruppo consiliare Impegno e Trasparenza – P.D
DI SEGUITO, INVECE, IL DOCUMENTO DEL GRUPPO DI MINORANZA SULL’UNICO PUNTO ALL’ORDINE DEL GIORNO:
Il Gruppo consiliare Impegno e Trasparenza – P.D. con il presente documento intende esprimere il proprio giudizio negativo in merito alla proposta di delibera oggi all’esame del consiglio comunale.
Abbiamo letto attentamente la proposta di rimodulazione del piano di riequilibrio finanziario pluriennale 2013 – 2022 ma, ancor prima di entrare nel merito dell’argomento, non possiamo esimerci dall’evidenziare che il Consiglio comunale è stato convocato nel pomeriggio di venerdì per la prima mattinata di lunedì, e che, pertanto, vista la chiusura degli uffici comunali nei giorni di sabato e domenica, ci è stata preclusa la possibilità di visionare e/o richiedere gli atti mancanti (tra gli altri, tutti gli allegati citati nel Piano di riequilibrio) e confrontarli con i dati in possesso della Ragioneria dell’Ente, così come dobbiamo stigmatizzare che non ci è stato fornito il parere dell’Organo di revisione.
La macroscopicità di alcune criticità ed anche la non veridicità dei dati riportati nello schema di Piano di riequilibrio sottoposto alla nostra attenzione, sono, tuttavia, talmente evidenti e lampanti che ci è agevole ed immediato comprendere come tale atto non possa assolutamente essere accolto.
Come detto nella lettera che accompagna il presente documento, non intendiamo frapporre ostacoli procedurali che possano inficiare la seduta odierna e quindi intralciare l’iter procedimentale e le scadenze oggetto di intese, a dire del Sindaco, con il Ministero dell’Interno, delle quali, tuttavia, nell’incartamento fornitoci non vi è traccia alcuna. Ciò a dimostrazione che il nostro intento non è in alcun modo ostruzionistico. Certo, avremmo gradito poter fattivamente contribuire alla stesura del Piano che, invece, ci siamo trovati già confezionato e di fatto immodificabile nella sostanza a distanza di poche ore dalla sua approvazione. Oggi ci troviamo ad affrontare con margini di manovra pressocchè nulli un momento fondamentale della vita amministrativa dell’Ente.
Ritornando alla proposta che ci è stata sottoposta, non può non essere evidenziata la circostanza che il Comune di Locri, stante la documentazione fornitaci e l’assenza di alcun provvedimento ministeriale, NON PUO’ PIU’ RIMODULARE IL PIANO DI RIEQULIBRIO, essendo trascorsi cinque mesi dalla relazione di inizio mandato di cui all’art. 4 bis, comma 2, D.lgs 149/11 presentata dal Sindaco in data 26/8/2013 e debitamente protocollata al n. 15047/2013 e pubblicata.
Infatti, l’art. 243-bis, comma 5, del TUEL così recita: “Qualora, in caso di inizio mandato, la delibera di cui al presente comma risulti già presentata dalla precedente amministrazione, ordinaria o commissariale, e non risulti ancora intervenuta la delibera della Corte dei conti di approvazione o di diniego di cui all’articolo 243-quater, comma 3, l’amministrazione in carica ha facoltà di rimodulare il piano di riequilibrio, presentando la relativa delibera nei sessanta giorni successivi alla sottoscrizione della relazione di cui all’articolo 4-bis, comma 2, del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 149.”
L’atto di cui viene chiesta l’approvazione, pertanto, è in palese violazione di legge e non può essere adottato.
Abbiamo più volte segnalato in questi mesi le condotte politico-amministrative irresponsabili di questa Amministrazione e tutti gli atti adottati in spregio al Piano di riequilibrio approvato dalla Commissione Prefettizia, i cui provvedimenti amministrativi fondanti sono stati tutti revocati e/o disattesi. Ci saremmo, quindi, aspettati oggi di trovare una rimodulazione radicale del Piano, in virtù delle scelte politiche opposte a quelle precedentemente adottate. Ed invece, con non poca sorpresa, ci siamo ritrovati a rileggere una riedizione dello stesso Piano con la sola, parziale, modifica relativa alla dotazione organica (anche la Commissaria prefettizia aveva, in realtà, previsto una D.O. a poco più di 100 dipendenti con un sostanzioso esubero di personale); con l’ulteriore aggravante che i dati riportati nella bozza di Piano presentataci sono rimasti fermi ad un anno fa, al momento, cioè (febbraio 2013), in cui il Piano originario è stato adottato: NON SI E’ STATI NEANCHE CAPACI DI AGGIORNARE I DATI CONTABILI E FATTUALI.
Sembra quasi che la Giunta comunale sia stata talmente impegnata nel disfare il precedente Piano di riequilibrio finanziario approvato dai Commissari Prefettizi da non accorgersi delle imminenti scadenze di legge ed oggi, temendo una pronuncia di rigetto da parte del M.E.F. e della Corte dei Conti, tenti di correre ai ripari coinvolgendo tutti gli altri consiglieri comunali in un’assurda e immotivata assunzione collettiva di responsabilità.
Noi non possiamo assumere sulle nostre spalle le colpe, passate e presenti, del centro-destra cittadino e non è nemmeno corretto che vengano oggi chiamati a questa corale assunzione di responsabilità i colleghi consiglieri della maggioranza che siedono per la prima volta sui banchi del Consiglio.
Il Comune di Locri è un ente “decotto”, come riferisce la stessa Corte dei Conti, e gli atti di cattiva gestione compiuti nell’ultimo anno, che hanno notevolmente peggiorato la situazione finanziaria dell’Ente, rendono purtroppo più che problematico il futuro.
Passando al merito delle questioni invitiamo a soprassedere dal porre in votazione la proposta di delibera, stante il fatto che la bozza di Piano predisposta per l’approvazione presenta vistose falsità che di seguito vengono evidenziate:
Le affermazioni contenute a pag. 3 “punto 1”, ad esempio, sono false!
Non è infatti vero che le tariffe e i tributi comunali siano al massimo.
Ed infatti:
• in data 05.02.2013 viene approvata dal commissario prefettizio la delibera n. 14/2013 avente ad oggetto: “Approvazione tariffe per servizi a domanda individuale anno 2013: Uso Palazzi Comunali per usi non istituzionali – Uso campo sportivo – Servizio mensa scolastica – Illuminazione votiva”.
Ebbene, nel corpo di tale deliberazione viene dato atto che: “la copertura, a livello previsionale, delle tariffe è del 93,80%…”. NON E’ MASSIMA QUINDI.
Tanto che il Revisore dei Conti, nel parere relativo al bilancio di previsione 2013, relativamente ai servizi a domanda individuale attesta che la copertura della spesa è addirittura pari al 56,52, non 100 %, quindi.
• in data 05.02.2013 viene approvata dal Commissario Prefettizio la deliberazione n. 15/2013
avente ad oggetto: “Proventi derivanti dalle sanzioni amministrative previste dall’art. 208 del d.lgs. 285/92”. Tale delibera, che prevedeva un’entrata nell’esercizio 2013 di € 42.000,00 è stata revocata e poi modificata dalla delibera n. 39 del 26.08.2013 che innalza, addirittura, la previsione di entrata ad € 46.483,25 nonostante il numero dei verbali al c.d.s effettuati nel 2013 sia nettamente inferiore a quello del 2012!
• Con delibera n. 35 del 09.08.2013 avente ad oggetto: “Approvazione tariffe per servizi a domanda individuale anno 2013: uso palazzi comunali per usi non istituzionali- uso campo sportivo- servizio mensa scolastica – illuminazione votiva – integrazione e rettifica delibera C.S. N°14/2013 del 5/2/2013”, la G.M. ha nuovamente revocato e modificato una delibera inerente il piano finanziario approvato dal Commissario Prefettizio, incidendo sul piano di riequilibrio.
• Con successiva delibera n. 34 del 09.08.2013 avente ad oggetto: “Trasporto alunni tariffe 2013” la G.M. ha nuovamente revocato e modificato il piano tariffario approvato dal commissario prefettizio, in violazione delle norme sul contenimento della spesa, sulla copertura massima dei servizi non indispensabili, minando fortemente il piano di riequilibrio finanziario pluriennale.
Aver, quindi, in parte revocato, modificato e nella sostanza totalmente disatteso la manovra tariffaria dell’Ente originariamente approvata ed allegata al piano di riequilibrio finanziario pluriennale COMPROMETTE SERIAMENTE IL PIANO PLURIENNALE DI RIEQUILIBRIO FINANZIARIO!
Anche in altra occasione avevamo chiesto che fine avesse fatto la delibera n. 8/2013 del 11/02/2013 di Istituzione parcheggi a pagamento nella Citta’ di Locri e perché in sede di assestamento di bilancio è stata eliminata l’entrata di 70.000,00 euro prevista!
Ed inoltre, che fine ha fatto la delibera n. 7/2013 dell’11/2/2013 avente ad oggetto: “Risparmio energetico. Atto di indirizzo” ?
Che fine hanno fatto gli atti di recupero delle somme che il Ministero e la Corte dei Conti hanno statuito essere state indebitamente percepite da alcuni dipendenti comunali?
E’ falso, inoltre, che le spese del personale siano state ridotte.
A riguardo si deve registrare che l’Amministrazione comunale ha effettuato notevoli spese per assunzioni di consulenti e da ultimo ha anche assunto per un anno il nuovo Comandante della Polizia Municipale. Ciò in violazione della norma che vieta le assunzioni in presenza del piano di riequilibrio finanziario e di conclamate eccedenze di personale. Quest’ultimo atto (l’assunzione del Comandante) si registra che è stato effettuato nonostante il parere sostanzialmente negativo del Revisore dei Conti.
La gestione del personale è l’elemento che più di tutti caratterizza l’operato dell’amministrazione comunale in palese violazione delle norme di legge e degli obblighi imposti dal piano di riequilibrio finanziario.
Di seguito alcuni esempi:
1. Con delibera G.M. n. 14 dell’11/7/2013 è stato costituito lo Staff del Sindaco con nomina di cinque figure professionali, in violazione delle norme sul contenimento della spesa per il personale e sul divieto di effettuare assunzioni dovendo l’ente pagare le spese per INAIL e oneri riflessi.
2. Con delibera n. 15 del 16/7/2013 la G.M. decide di effettuare una convenzione al fine di ampliare l’organico del personale dell’ente dotandosi di un nuovo comandante della Polizia Locale.
3. Con delibera G.M. n. 20 del 16/7/2013 avente ad oggetto “Rimodulazione della Dotazione Organica – Revoca Atti”, la Giunta decide, in violazione del piano di riequilibrio finanziario pluriennale, di revocare la dotazione organica che il Commissario aveva adottato, riducendo i posti a 105, riportandoli a 146. In tal modo è stata anche resa impossibile la trasformazione di alcune categorie di personale da B ad A e vanificata la riduzione della spesa per il personale, quantificata nel piano di riequilibrio finanziario.
4. Con delibera n. 20 del 26/7/2013 la G.M., imperterrita, riapprova la “Proposta di modifica della vigente dotazione organica del Personale. Approvazione schema di proposta di modifica. Atto d’indirizzo.” portandola sempre a 146 posti invece che a 102, come previsto per legge ed imposto dal M.E.F. con propria precedente nota; se non bastasse, con successive deliberazioni n. 28 del 09.08.2013 (avente ad oggetto: “MODIFICA DELLA VIGENTE DOTAZIONE ORGANICA DEL PERSONALE . DELIBERA G.C. N° 127/2008 E SUCCESSIVE MODIFICAZIONI E INTEGRAZIONI) e n. 29 del 09.08.2013 (avente ad oggetto: Utilizzo in forma associata di un Istruttore Direttivo di Vigilanza. Proposta accordo Comune di Locri.”) continua l’opera di sfascio del piano di riequilibrio finanziario pluriennale, assumendo personale, in contrasto con il divieto imposto dalla legge e dalla Corte dei Conti che con delibera n. 310 del 14.12.2012 ha sancito che il Comune, non avendo rispettato il patto di stabilità negli esercizi precedenti, è sottoposto al regime sanzionatorio con impossibilità di effettuare assunzioni di qualsiasi tipo.
5. Viene assunta addirittura, con delibera n. 26 del 26.08.2013, una spesa per consulenze di € 10.000,00 con la società Interdata Center s.a.s, sempre in violazione del piano di riequilibrio finanziario e delle norme del TUEL che per gli enti che abbiano deliberato nell’esercizio precedente un disavanzo di amministrazione è vietata l’assunzione di spese voluttuarie, non necessarie e non previste per legge.
6. Con delibera n. 36 del 09.08.2013 avente ad oggetto: “Conferimento incarico esterno di supporto al R.U.P. nell’ambito del servizio di edilizia privata. Atto d’indirizzo al responsabile dell’area urbanistica ufficio edilizia privata, residenziale, condono e protezione civile.” viene mascherata dietro una consulenza l’assunzione di personale. In ogni caso, sia essa assunzione sia essa veramente una consulenza, tale spesa è vietata per legge. L’assunzione è comunque avvenuta anche se non è chiaro se la delibera abbia avuto il parere del responsabile dell’area economico-finanziaria probabilmente a causa dell’intuibilità dell’illegittimità dell’atto.
7. Da ultimo, con delibera n. 4/2014, è stato assunto un nuovo Comandante della Polizia Municipale.
In relazione, poi, a quanto esposto al “Punto 3” (pag. 5 del piano), si registra, come da questo Gruppo consiliare più volte pubblicamente denunciato, da una parte, che non è vero che sia stata compiuta la verifica di tutti i DEBITI FUORI BILANCIO e, dall’altra, che ad oggi, in ogni caso, quelli accertati NON SONO STATI RICONOSCIUTI.
Non risulta, poi, a questo Gruppo consiliare che l’ente abbia formalmente contestato crediti, così come non esiste presso l’Ente nessuna Commissione di verifica e valutazione dei debiti.
Risulta, invece, la circostanza che alcuni mesi addietro l’amministrazione ha pubblicato, reso esecutive e liquidato, in alcuni casi a distanza di 3 anni dall’adozione, numerose determinazioni dirigenziali, alcune delle quali, addirittura, recano la certificazione di pubblicazione datata 27/6/2013 e firmata dal Dott. Nicola Muscari Tomajoli, da diversi anni non più dipendente dell’ente. Tali determinazioni, non essendo state pubblicate per tempo, erano nulle alla luce della vigenza, per l’Ente, del principio della perenzione degli impegni di spesa e delle spese sostenute e non liquidate nei due esercizi precedenti.
Aver liquidato tali spese ha comportato un evidente danno per l’Ente, non essendo stata attivata la procedura prevista per il riconoscimento di legittimità di tali spese.
Le determinazioni in questione sono state oggetto di apposita segnalazione nella relazione ministeriale ispettiva effettuata dal MEF, meglio nota come “ Relazione Cervellini”.
Inoltre, con delibera n. 28 del 22.08.2013 avente ad oggetto “Liquidazione spese Architetto Orazio Violante. Sentenza n° 59/2013”, la G.M. ha approvato una transazione senza il preventivo parere del Revisore dei Conti imposto dal nuovo art. 239 TUEL.
Per brevità espositiva, inoltre, si evita di richiamare le numerose altre delibere di approvazione transazioni e liquidazione di somme che negli ultimi mesi sono state effettuate senza il loro riconoscimento come debito fuori bilancio e senza parere del Revisore dei Conti.
Si segnala, inoltre, che con la prima delibera di Giunta del 10.06.2013 avente ad oggetto “Approvazione progetto preliminare per lavori di realizzazione impianto coperto polivalente via Lungomare”, l’ente ha di fatto violato il divieto di contrarre mutui in presenza del piano di riequilibrio finanziario. La delibera, infatti, comporta una compartecipazione finanziaria dell’Ente per 100.000,00 euro che l’amministrazione dichiara di poter garantire con i fondi di cui all’art. 6 della legge regionale Calabria n. 1/2006 “…nell’ambito del protocollo di Intesa stipulato tra la Regione Calabria ed il Comune di Locri per la realizzazione di un polo scolastico.” La legge regionale citata prevede l’erogazione di fondi dietro contrazione di mutui ed il piano di riequilibrio in questione e ancor di più la capacità di indebitamento dell’Ente, non consentono alcuna assunzione di nuovi mutui.
In merito al “PUNTO 4” (pag. 5 del piano di riequilibrio), si registra che i dati trascritti si riferiscono tutti all’anno 2012.
L’ente è infatti fermo nella redazione e approvazioni di ruoli, sia coattivi che ordinari, e non è stata compiuta alcuna attività di accertamento.
E’ parimenti falsa la circostanza che nel bilancio e nel piano di riequilibrio siano state allocate poste finanziarie idonee a ricostituire i fondi vincolati.
L’entità di tali fondi è di gran lunga superiore a quella documentata ed inoltre si rileva come anche nel 2013 l’Ente ha utilizzato fondi vincolati che non sono stati ripristinati.
Si registra, inoltre, che l’Ente non ha incassato l’ultima rata per € 890.000,00 relativa ai trasferimenti statali riguardanti il “fondo di solidarietà”, non avendo rispettato alcuni incombenti relativi e propedeutici all’erogazione.
Anche il bilancio di previsione 2013, poi, è stato caratterizzato dall’inserimento di ingenti somme, superiori al milione di euro, per entrate a carattere non ripetitivo. In sostanza l’Amministrazione, invece che avviare una gestione del bilancio corretta, al fine di ottenere il pareggio, ha iscritto in bilancio somme per presunti e mai effettuati accertamenti per ICI e TARSU, oltre a proventi per oneri di urbanizzazione e proventi da sanzioni e violazione al C.d.S..
Tale prassi, ancorchè astrattamente prevista per legge, in un comune come Locri non poteva essere eseguita anche in considerazione del fatto che nel recente passato la Corte dei Conti aveva già ammonito l’Ente a non fare ricorso a tali strumenti per ottenere il pareggio fittizio del bilancio.
Sul fronte dei residui attivi si registra che le tabelle allegate al piano di riequilibrio recano dati non attendibili anche perché aggiornati al 2012. Manca l’incidenza dei residui attivi maturati negli anni 2012 e 2013 e, soprattutto, sul fronte dei residui passivi si registra la non attendibilità delle somme riportate.
A pag. 26 del piano di Riequilibrio Finanziario viene riportato che l’Ente ha provveduto ad abbattere residui per € 10.356.290,15 senza documentare in atti i titoli giustificativi di tale eliminazione.
Non risulta infatti documentato in atti che il credito con la Regione Calabria sia prescritto ed a riguardo si chiede al Segretario Generale di attestare in questa sede, la veridicità dei dati riportati a pag. 26 del piano di riequilibrio e, soprattutto, di attestare che successivamente al 31.01.2013 la Regione Calabria non ha inviato al Comune di Locri alcuna altra lettera con cui ha chiesto il pagamento del debito arretrato.
Con riferimento, infine, ai debiti fuori bilancio, si evidenzia che la “Relazione Cervellini” a pag. 13 e 14 attesta che nel corso del periodo 2007/2011, è stata riconosciuta la legittimità dei debiti fuori bilancio per un totale di € 3.894.595,00 e che vi sono ingenti altri debiti per sentenze esecutive ma che allo stato, l’Ente non ha i necessari mezzi finanziari per farvi fronte. A pag. 39 e ss., poi, attesta che i riconoscimenti effettuati dall’Amministrazione guidata dal Sindaco Macrì, nel periodo 2006 – 2011 con le deliberazioni consiliari: n. 47 del 09.10/2007; n. 48 del 09.10/2007; n. 49 del 09/10/2007; n. 50 del 09/10/2007; n. 51 del 09.10/2007; n. 52 del 09.10/2007; n. 53 del 09/10/2007, posto che l’avanzo di amministrazione 2008, 2009 e 2010 è falso non hanno trovato formale copertura e non sono stati regolarizzati.
E’ parimenti noto che il C.C. con delibera n. 41 del 28/9/2011 ha riconosciuto molti debiti fuori bilancio e che ha impegnato per la definitiva liquidazione il bilancio pluriennale 2012 e 2013 nel modo che segue:
€ 35.555,43 al capitolo 9270/20 del bilancio 2012;
€ 35.555,42 al capitolo 9270/20 del bilancio 2013”.
Ed è altresì noto che, sempre la “Relazione Cervellini”, a pag. 15, segnala quanto segue: “L’esame delle modalità d’utilizzo dell’avanzo di amministrazione ha evidenziato il rispetto solo formale delle regole previste dal Testo Unico (art. 187 del d.Igs. n. 267/2000), atteso che l’avanzo applicato nel bilancio di previsione 2011, pari a € 467.574, non era disponibile, sia per l’omessa detrazione nel calcolo dell’avanzo di amministrazione 2010 del cumulo dei pignoramenti subiti dall’ ente nel corso degli anni 2007/2009, sia per il mantenimento nel conto di bilancio di residui attivi non veritieri. Prescindendo, per ora, dall’esame dei residui attivi, l’avanzo di amministrazione 2010, al netto del valore dei pignoramenti non pagati, pari a € 1.009.835,00 (valore cumulato), era di € 47.101 anziché di € 1.056.936, dichiarati dall’ente nel rendiconto 2010”.
Per questi motivi questo gruppo consiliare aveva interrogato l’Amministrazione per sapere, in modo definitivo, se i debiti riconosciuti nella seduta di Consiglio Comunale del 09.10.2007 per € 3.894.595,00 siano stati, poi, effettivamente regolarizzati contabilmente; se gli impegni finanziari assunti con la deliberazione consiliare n. 41 del 28/9/2011 siano stati rispettati e se sono state previste le somme da imputare nel bilancio di previsione 2013 in virtù della delibera n. 41/2011 citata.
E’ altresì noto all’ente che nella citata “Relazione Cervellini” (a pag. 49) viene testualmente riportato: “aleatorietà della copertura finanziaria (c.f.r. deliberazioni di C.C. nn. 47, 48, 51 e 53 del 9 ottobre 2007). E’ stato deliberato di far fronte alla spesa mediante imputazione nel bilancio esercizio 2008, ma senza procedere ad alcun impegno sul bilancio pluriennale”.
Così come è noto che a pag. 50 della “Relazione Cervellini” viene accertato il seguente ammontare dei debiti fuori bilancio: “i debiti riconosciuti rappresentano solo una modesta parte della massa dei debiti fuori bilancio giacenti presso l’Ente. In particolare, alla data del 24 aprile 2012, il totale dei debiti fuori bilancio ancora da riconoscere perché privi di copertura finanziaria, erano pari ad € 8.382.508,64 (dato provvisorio), così suddivisi:
• € 3.894.595,00 per sentenze esecutive, etc (v. Allegato 2);
• € 1.867.893,73 debiti nei confronti della Regione Calabria e della società SoRiCal;
• € 1.248.959,64 debiti nei confronti del Comune di Siderno per la gestione del depuratore consortile;
• € 1.371.060,27 debiti nei confronti del commissario per l’emergenza rifiuti.”
Ed alla successiva pagina 71, poi, viene elencato e quantificato il complesso della situazione debitoria parziale del Comune di Locri: “Per dare un’idea dell’ammontare delle predette passività accumulate, alle quali l’Ente dovrà fare fronte con proprie risorse di bilancio già dal presente esercizio 2012 (o in più esercizi), di seguito si riepilogano le principali voci (già indicate nel corpo della presente relazione);
– disavanzo di amministrazione € 3.716.578;
– sentenze esecutive e pignoramenti non regolarizzati alla data del 24.04.2012 € 3.894.595;
– debiti verso regione Calabria e SO.RI.CAL privi di copertura finanziaria € 1.653.810,00;
– debito comune di Siderno per gestione depuratore consortile € 1.249,960;
– debito Commissario per l’emergenza rifiuti al 04.05.2012 € 1.371.060,00.
Il totale di € 11.886.003 deve intendersi provvisorio. Infatti, l’importo indicato per sentenze esecutive e pignoramenti è un dato parziale, atteso che l’Ente, alla data di chiusura della visita ispettiva, ancora non aveva completato il censimento di tutte le cause pendenti innanzi al Tribunale Civile di Locri e/o al Giudice di Pace della stessa circoscrizione. Inoltre, a causa della mancanza di disponibilità di cassa (utilizzata principalmente per pagare stipendi ed oneri riflessi del personale dipendente), l’Ente non ha provveduto alla liquidazione delle sentenze esecutive di cui sopra e di numerosi fornitori di beni e servizi, nei confronti dei quali i Responsabili dei Servizi dello stesso Ente hanno disposto la liquidazione del credito, non pagato dal Servizio Finanziario proprio per carenza di liquidità; ciò, inevitabilmente, si tradurrà in maggiori costi per l’Amministrazione Comunale, per interessi, spese legali, etc ..”
Vi è poi, che il conto consuntivo 2011 approvato dal Commissario Prefettizio Dott.ssa Crea con delibera n. 7/2012, descrive la sussistenza di pagamenti per azioni esecutive per € 604.939,72, e, a riguardo, non è dato sapere se ad oggi siano stati o meno regolarizzati, oltre al fatto che viene dato atto formalmente della sussistenza di un disavanzo complessivo di amministrazione pari ad € -7.152.688,57. Così come ulteriore elemento di incertezza sulla consistenza della massa debitoria si rinviene nel corpo della deliberazione n. 10/2013 e n. 8 del 11.12.2012 laddove viene dato atto che vi sono i seguenti debiti:
“Conto Consuntivo 2011 depositato agli atti e non ancora approvato € 7.152.688,57; Debiti fuori bilancio alla data del 24 aprile meno sentenza appello dicembre 2012 a favore del Comune di Locri vertenza n 15 dell’elenco, rilevato dal servizio contenzioso € 1.725.988,00; Debiti fuori bilancio Sorical € 1.653.810,00; Debiti gestione depuratore consortile Comune di Siderno € 1.249.960,00; Debiti gestione Commissario emergenza rifiuti alla data del 4 maggio 2012 € 1.371.060,00; Pignoramenti effettuati presso la Tesoreria comunale e non regolarizzati al 31 dicembre 2011 € 604.939,72; Sentenze esecutive che sono sopravvenute successivamente alla relazione dell’Ispettore del Ministero Finanze € 592.802,94; Avanzo di amministrazione utilizzato impropriamente con delibera Consiliare 2011 per fare fronte ai pignoramenti eseguiti presso la Tesoreria Comunale € 467.574,00; Totale € 14.818.823,23”.
A completare il quadro interviene la Corte dei Conti che a pag. 9 e ss. della propria deliberazione n. 310/2012 resa in data 14.12.2012, dopo aver attestato la presenza di una “ingente mole di debiti fuori bilancio, corrispondenti ad una cifra presunta di almeno euro 8.382.508,64, nonché massa debitoria complessiva corrispondente ad euro 11.886.003;” si spinge a considerare che vi è discordanza tra l’entità della massa debitoria fuori bilancio accertata dalla Relazione “Cervellini” e dai documenti contabili successivi dell’Ente.
L’assenza di ulteriori accertamenti, da parte dell’Amministrazione in carica, ha mantenuto lo stato d’incertezza circa l’effettivo ammontare della massa debitoria, con conseguente ulteriore rischio per le casse comunali.
In conclusione, l’atto che viene proposto oggi all’approvazione, per la superficialità con la quale è stato trattato l’argomento, rischia di vanificare tutto il lavoro svolto sino al maggio 2013 e di pregiudicare ancor di più i conti comunali, gli interessi dei creditori ed anche i diritti dei dipendenti.
Per le ragioni sopra riportate, pur ribadendo che la nostra assenza è dovuta esclusivamente a motivi professionali e personali, il Gruppo consiliare Impegno e Trasparenza – P.D. invita il Presidente del Consiglio, il Sindaco, il Gruppo consiliare di maggioranza, in uno con le responsabilità derivanti dalla normativa vigente in capo al Segretario generale ed all’Organo di Revisione, a tenere in debito conto le perplessità esposte nel presente documento al solo fine di evitare ulteriori danni economici, politici e sociali alla Comunità locrese, sino a considerare utile un rinvio per poter giungere ad una decisione, per quanto sofferta, capace di affrontare e risolvere le criticità più volte segnalate dagli organi di controllo.
(Antonio Cavo)
(Giuseppe Mammoliti)
(Nadia Cautela)
(Maria Davolos)
(Maria Antonella Gozzi)