DI SEGUITO LA NOTA STAMPA DEL GRUPPO CONSILIARE “IMPEGNO E TRASPARENZA-PD”
Nella seduta consiliare tenutasi ieri presso il Comune di Locri, il Gruppo di Impegno e Trasparenza – PD ha espresso il proprio voto contrario alla proposta di delibera avente ad oggetto “approvazione del Piano delle Alienazioni e del Piano delle valorizzazioni per il triennio 2013/2015, ai sensi e per gli effetti dell’art. 58 L. 133/2008 di conversione del D.L. 112/2008. Modifica e integrazione delibera C.S. n. 9 dell’11/02/2013”.
Nello specifico il citato gruppo di opposizione ha sottolineato – non senza far emergere serio sconcerto e preoccupazione al riguardo – la gravità di approvare un piano di alienazioni che preveda la messa in vendita di immobili facenti parte del patrimonio della Città di Locri, in spregio alle disposizioni lasciate dal Commissario Prefettizio, D.ssa Francesca Crea, nella delibera sopra emarginata.
I consiglieri di Impegno e Trasparenza hanno evidenziato l’illegittimità della vendita di alcuni immobili che l’amministrazione Calabrese intende, da qui a breve, portare a termine per far fronte alle esigenze di cassa dell’Ente comunale. Molte le titubanze espresse dall’opposizione, ma andiamo per gradi.
La proposta di delibera della maggioranza consiliare prevede l’inserimento, nel piano di alienazioni per l’anno 2013-2015, Palazzo Nieddu del Rio, storico edificio locrese, sul quale insiste attualmente un finanziamento per la creazione di un “Museo della Città”. Il citato palazzo – ubicato al centro della Città, avrebbe dovuto (a questo punto il condizionale è d’obbligo) ricongiungere la Locri antica con quella moderna e vitalizzare il rapporto con la memoria.
L’anzidetta proposta di delibera prevede, altresì, la vendita del Tribunale sito in Piazza Fortugno che i cinque membri di Impegno e Trasparenza giudicano di una gravità estrema, non solo per la perdita di un immobile dal considerevole valore simbolico per la Città di Locri, ma anche e soprattutto, per l’incidenza – tutta negativa – che avrebbe la sua alienazione per le casse del Comune di Locri. Attualmente l’Ente paga l’affitto per gli immobili occupati rispettivamente dalla Sezione Civile del Tribunale di Locri e per gli Uffici del Giudice di Pace, oltre che per lo stabile che attualmente accoglie gli Uffici Giudiziari del Tribunale (UNEP), che sarebbero dovuti confluire tutti presso l’edificio di Piazza Fortugno, all’indomani del trasferimento degli Uffici della Procura e della Sezione Penale del Tribunale nella sede in costruzione, sita in Via Cusmano.
Alla luce di quanto contenuto della proposta di delibera in epigrafe indicata – approvata dalla sola maggioranza e con il voto contrario del gruppo di opposizione – ci domandiamo se e come questi immobili verranno venduti ed in quali tempi, ma soprattutto ci domandiamo quale sarà l’uso cui saranno destinati e quali spese intendano coprire con l’alienazione del Tribunale, dal momento che una sua reale vendita costringerebbe l’Ente stesso a reperire nuovi locali e conseguente sostenimento di nuovi costi per accogliere gli uffici della Sezione civile del Tribunale di Locri, gli Uffici del Giudice di Pace di Locri e gli Uffici Giudiziari (UNEP).
I consiglieri di Impegno e Trasparenza – Partito Democratico
Antonio Cavo
Giuseppe Mammoliti
Nadia Cautela
Maria Davolos
Maria Antonella Gozzi