(foto e video di Enzo Lacopo)
di Francesca Cusumano
LOCRI – La morte della presidente della Calabria, Jole Santelli, avvenuta la notte del 15 ottobre, nella sua abitazione di via Piave a Cosenza, all’età di 51 anni (avrebbe compiuto 52 anni a dicembre), a causa di un’emorragia interna dovuta ad un aggravamento della malattia, il cancro, di cui soffriva da tempo, ha sconvolto non solo l’intera Regione ma tutto il mondo politico calabrese e nazionale.
Anche l’Amministrazione comunale di Locri, proclamando nella giornata odierna, il lutto cittadino con le bandiere a mezz’asta del Palazzo Comunale, ha inteso commemorare alle ore 12 in punto, la governatrice ( e prima ancora parlamentare di Forza Italia) prima donna nella storia, chiamata a guidare la Regione, con un minuto di raccoglimento e di preghiera.
«Oggi – ha detto il sindaco Giovanni Calabrese – è il momento del dolore, a Jole Santelli mi legava un rapporto di amicizia ventennale. Ho un bel ricordo di lei, era una donna attiva, operativa, innamorata di Locri e della Locride. Insieme, stavamo lavorando a un progetto importante per il rilancio di questo territorio che spero, possa proseguire, in memoria di quello che era il desiderio della nostra presidente. Anche quest’estate, ad agosto – ha ricordato il primo cittadino – Jole Santelli ha trascorso le sue vacanze nella Locride, per godere di qualche momento di serenità, pur sapendo della sua malattia. In questi pochi mesi di Governo, ha dimostrato di essere un grande presidente, soprattutto in una fase delicata non solo per la nostra Regione ma per tutta l’Italia, assumendo decisioni importanti nell’interesse della collettività. Per la Calabria – ha aggiunto Calabrese – si tratta di una gravissima perdita. Andremo avanti onorando la sua memoria e il suo impegno per questo territorio, esaudendo quello che era il suo obiettivo: fare della Calabria una Regione libera. Lei lo era, libera dagli schemi politici, pensava unicamente al bene della sua Calabria. Una data quella di oggi – ha concluso Calabrese – che ha coinciso anche con il 15° anniversario della morte di Franco Fortugno, un momento particolare per la nostra città, nel ricordo di quell’efferato omicidio».
La Città di Locri infatti, in concomitanza con il minuto di silenzio in onore della presidente Santelli, ha omaggiato a 15 anni di distanza dalla sua barbara uccisione, Franco Fortugno, vicepresidente dell’Assemblea legislativa calabrese, assassinato il 16 ottobre del 2005 a Palazzo Nieddu del Rio, in un seggio nel quale si stavano celebrando le elezioni primarie de l’Unione.
Dopo la santa messa di suffragio nella Chiesa di Santa Caterina, familiari e autorità civili e militari hanno proseguito la cerimonia con la deposizione della corona di fiori a Palazzo Nieddu del Rio per poi fare tappa nella cappella del cimitero di Locri (dove le spoglie di Franco Fortugno riposano) e nella quale il Consiglio regionale ha deposto una corona di fiori.
Presente ad entrambi gli eventi commemorativi, anche il presidente del Consiglio regionale, Domenico Tallini. «Franco Fortugno – ha dichiarato Tallini – a 15 anni dal suo barbaro assassinio, rimane un punto di riferimento per i calabresi, protagonista di diverse battaglie per l’affermazione della legalità. E la figura di Franco Fortugno può aiutarci a proseguire verso questa direzione, combattere la criminalità organizzata è il modo migliore per rendere libera la nostra Calabria, proprio come auspicava anche la nostra presidente, Jole Santelli».
E sulla speranza di cambiamento vero per la Calabria, a un giorno dalla morte della governatrice Santelli, Tallini ha commentato che «Jole Santelli aveva iniziato una vera e propria rivoluzione che purtroppo, non ha avuto tempo di completare. Sta a noi adesso prendere quel testimone e cercare di percorrere la stessa strada da lei tracciata».
Ma in che cosa consisteva la rivoluzione avviata dalla presidente Santelli? «Intanto – ha spiegato Tallini – governare con le mani libere, arrivando a ricoprire il ruolo di presidente regionale, senza alcun compromesso, che è poi quello che si è verificato non appena è stata eletta. Jole Santelli ha dato credibilità al suo progetto politico, investendo su personalità di notevole spessore professionale. Jole amava la sua terra e ha fatto di tutto per lanciare un messaggio positivo, diverso da quello che identificava la nostra Regione come “terra di criminalità”, puntando proprio sul settore della comunicazione. Da qui, la collaborazione con Muccino, Minoli. L’affetto di questi giorni nei confronti della nostra presidente, sta a significare che la sua battaglia l’aveva in parte già vinta. Ora – ha continuato Tallini – è necessario continuare il suo progetto, non si è mai risparmiata nonostante la sua malattia e ciò, a dimostrazione di quanto amasse la sua terra».
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VIDEO DEI DUE MOMENTI COMMEMORATIVI DELLA GIORNATA CON RELATIVE INTERVISTE