DALLA COMPONENTE DELL’EX MAGGIORANZA CONSILIARE DI LOCRI, CHE SI RICHIAMA ALL’UDC, RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LA SEGUENTE NOTA STAMPA
«Dimissioni contestuali di nove consiglieri di maggioranza e del Sindaco con conseguente scioglimento anticipato del consiglio comunale di Locri! Questa mossa a sorpresa gli ex consiglieri di minoranza ed i loro sodali politici non se la sarebbero mai aspettata. Invece l’Onorevole Pepè Lombardo e la sua la maggioranza consiliare hanno dimostrato di non essere attaccati alle poltrone e di saper anteporre il senso di responsabilità ed il bene comune ad ogni altra cosa. Oggi, a distanza di qualche giorno dallo scioglimento del consiglio comunale, anche coloro che non si intendono molto di politica hanno compreso che al di là dei proclami della minoranza, che a più riprese ha richiesto le dimissioni del Sindaco e dei suoi assessori, lo scioglimento anticipato del consiglio comunale è la più grande iattura che poteva accadere agli ex consiglieri di minoranza. In quest’ottica si comprende anche perché l’ex sindaco Macrì ed i suoi sodali, in questi ultimi giorni, con qualche punta di irriverenza, “tirano dalla giacca” il Commissario prefettizio perché approvi il bilancio di previsione 2012. Più che per il mancato avvio della mensa scolastica crediamo che essi siano preoccupati per gli effetti che sulla loro azione politica possa riverberare la dichiarazione del dissesto.
“Intelligenti pauca” !
La fallimentare gestione politico-amministrativa delle varie Giunte Macrì, tanto intrisa del c.d. “Modello Reggio” da ricalcarne purtroppo non solo feste e sagre di vino novello, è stata certificata dalla “Relazione Cervellini” che documenta anche con quali illegittime procedure amministrative è stato determinato lo sconquasso dei conti comunali nel periodo 2007 – 2011.
Di fronte a tale ineluttabile certezza servirà poco agli ex consiglieri di minoranza trincerarsi dietro la legge Bassanini disquisendo della distinzione tra attività gestionale e politica. Ancor meno, poi, servirà screditare l’amministrazione Lombardo, tacciata ingiustamente di aver prodotto atti amministrativi illegittimi, quasi a voler dire “siamo tutti uguali”. Non è così! Lo sanno bene i cittadini di Locri e gli altri organi dello Stato specificatamente deputati alla ricerca delle responsabilità politiche e amministrative. L’altro elemento di forte preoccupazione politica per l’ex minoranza consiliare è la tenuta della compattezza tra le varie anime che hanno dato vita alla lista “civica solidale” guidata dall’Onorevole Lombardo, in particolare alla componente rappresentata da coloro che hanno amministrato e sono stati vicini all’ex Sindaco Carmine Barbaro. Tale componente alle ultime competizioni elettorali ha totalizzato oltre 1.000 voti, un pacchetto considerevole, tuttora in crescita, che fa la differenza in qualsiasi competizione elettorale. Letti in quest’ottica si comprendono meglio i ripetuti attacchi che la minoranza rivolge alla lista Civica Solidale falsamente accusata di essere attraversata da guerre intestine e dissidi.
A riguardo vogliamo tranquillizzare la minoranza consiliare che nei 17 mesi di consiliatura la lista Civica Solidale è stata compatta ed unita in ogni decisione, sorretta da un patto di lealtà dimostrato sino all’ultimo istante di vita amministrativa e suggellato con la sottoscrizione del documento unitario di dimissioni. Questi nostri valori, certamente sconosciuti all’interno delle varie Giunte Comunali varate dall’ex sindaco Macrì, per cinque anni alla ricerca di una maggioranza consiliare, rappresentano certamente una solida piattaforma da cui partire per rilanciare politicamente ed amministrativamente la Città.
Durante tutto il mandato consiliare abbiamo ritenuto di non rivolgere nessun attacco all’amministrazione Macrì, anche quando immotivatamente siamo stati bersaglio di farneticanti invettive e tale atteggiamento intendiamo mantenere, convinti come siamo che le nostre energie e gli sforzi politici debbano essere rivolti a risolvere i tanti problemi della nostra città e non, quindi, ad inutili e sterili diatribe tra forze politiche antagoniste. Siamo certi che tale nostro atteggiamento alla fine sarà apprezzato anche da quella parte di ex consiglieri comunali che hanno fatto parte dell’amministrazione Macrì e da quella parte di cittadini di Locri che, più moderati dei loro attuali compagni di viaggio e stanchi di assistere ad inutili sproloqui e farneticanti ricette su come risolvere la grave crisi finanziaria del Comune di Locri, non esiteranno ad aderire convinti al nostro diverso modello politico, alla diversa idea che abbiamo della nostra Città».
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