di Gianluca Albanese (ph. Enzo Lacopo)
LOCRI – Gli altri punti all’ordine del giorno sono stati approvati all’unanimità coi soli voti dei presenti, ovvero dei consiglieri di maggioranza. Già, perché dopo la discussione del primo punto, la minoranza ha polemicamente abbandonato i lavori, come spiegheremo diffusamente in un successivo articolo che mostrerà pure i documenti oggetto della vivace discussione.
Prima, però, ci piace sottolineare che la seduta si è conclusa con un sentito ricordo del compianto professor Francesco Commisso (nella foto in home page), assessore comunale dal 2006 al 2011, scomparso da qualche giorno, al quale l’aula ha dedicato un minuto di raccoglimento. «E’ stato – ha detto il sindaco Calabrese – un precursore dei tempi. Un apripista di tutto quel grande lavoro di rivalutazione, riscoperta e sviluppo del patrimonio culturale cittadino, iniziato col rilancio del Giugno Locrese e proseguito in una instancabile e meritoria attività quotidiana che lascia un segno indelebile nella memoria dell’intera comunità cittadina. Ricordo che avrebbe voluto assistere allo spettacolo di agosto con Massimo Ranieri e gli avevamo anche riservato un posto, ma il suo fisico, duramente provato dalla malattia, non gliel’ha permesso. Lo ricordiamo con grandissimo affetto».
SCHEMA DI CONVENZIONE COL COMUNE DI RIZZICONI PER L’IMPIEGO DI UN ISTRUTTORE DIRETTIVO NELLA’AREA DI VIGILANZA
La relazione del primo cittadino è servita anche a compiere una dura analisi delle polemiche dei giorni scorsi all’interno del corpo di polizia municipale. «Io – ha premesso – non posso essere tirato per la giacchetta da un sindacato o dall’altro. Di sicuro la polizia municipale non funziona in una città come Locri. La vogliamo più attenta alle problematiche cittadine e non solo per fare repressione». Quindi, è entrato nel merito della scelta ricaduta sull’istruttore direttivo Luana Guglielmo. «Essendo momentaneamente “comandato” alla Provincia Agostino Monoriti abbiamo chiesto di sostituirlo. Conosciamo bene l’istruttore Guglielmo. Ma questa scelta è un esperimento politico amministrativo che non va inteso come segnale di sfiducia verso il facente funzioni Larosa. Se non va bene l’esperimento – ha detto Calabrese senza mezzi termini – sciogliamo il corpo di polizia municipale. Ce ne sono in servizio solo nove di cui tre con delle limitazioni certificate dal medico del lavoro, tre che godono della legge 104 e uno che ha i permessi per motivi di studio. Vogliamo potenziare il corpo anche con gli ausiliari ma ci vuole prima un periodo di transizione e non possiamo subire critiche dai cittadini perché ci sono dei vigili che passeggiano invece di lavorare o che non fanno il loro dovere. La divisa che portano esige rispetto». Quindi, a mitigare la durezza dell’intervento, giunge anche una menzione per un agente. «Abbiamo – ha detto il sindaco – anche le cose positive come l’agente Luciano che ha vinto un concorso nazionale e ci piace menzionarlo in questa occasione».
VARIANTE AL PRG PER AGEVOLARE UN INSEDIAMENTO COMMERCIALE IN VIA CUSMANO
Ha relazionato l’assessore Eva Cappuccio che ha premesso che «Il progetto venne presentato nel dicembre del 2011 dalla siciliana Eurospin. Ci fu già un atto d’impulso della precedente amministrazione ma poi fu necessaria una variazione. Ci furono i pareri in positivo ma anche delle prescrizioni puntualmente osservate con la previsione di una modifica che riguarda una striscia di dieci metri di terreno».
MODIFICA DI STATUTO E REGOLAMENTO COMUNALI
Ovvio il richiamo alla discussione con la minoranza e al conseguente abbandono dei lavori da parte di quest’ultima. Il presidente Maio ha premesso che «La minoranza oggi ha dato la sua versione in ordine ai lavori. A luglio il consiglio salto’ per la mancata notifica a una consigliere comunale e questo c’indusse ad avviare l’iter di revisione di Statuto e Regolamento. Forse commettiamo degli errori ma tutto è fatto per la fretta con la quale vogliamo risolvere i problemi di Locri. Istituimmo apposta la commissione ad hoc presieduta da Anna Mollica e tutti hanno lavorato molto ma ci si è resi conto che ci voleva altro tempo per modificare al meglio il regolamento. Ecco perché si è deciso di andare alla modifica dell’articolo 28 dello Statuto comunale. Erano tutti d’accordo in sede di conferenza dei capigruppo. Al primo Consiglio utile come verbalizzato da Mario Satira. Auspico – ha concluso Maio – che dal prossimo Consiglio si torni a lavorare insieme»
Il presidente di commissione Anna Mollica, dal canto suo, ha detto che : «Il lavoro è stato fatto in modo trasparente e democratico. Avevamo concordato di portare il termine da 90 a 180 giorni dalla prima seduta del consiglio comunale per poter meglio modificare il regolamento. Il verbale della commissione sarà allegato agli atti del Consiglio». Prima del voto unanime dell’assemblea, Calabrese ha proposto di velocizzare l’iter di modifica degli articoli 11 e 13 dello Statuto comunale.
MOZIONI E INTERROGAZIONI
Il presidente Maio ha ricordato che «Le interrogazioni si intendono ritirate se nessuno dei firmatari è presente», mentre il primo cittadino ha ricordato come «C’erano due interrogazioni della minoranza i cui termini per la risposta sono scaduti e io e l’assessore Fontana c’eravamo ripromessi di rispondere oggi in Consiglio. Tuttavia – ha concluso – forniremo le riposte scritte nelle prossime ore».
ISTITUZIONE COMMISSIONE CONSILIARE SPECIALE PER LA LEGALITA’
Qui la discussione è stata più ampia ed articolata, anche perchè la causa scatenante della scelta di istituire una nuova commissione è costituita dal grave gesto intimidatorio che ignoti hanno compiuto nell’abitazione della famiglia Bumbaca lo scorso 8 agosto. Proprio alla nostra collega, nonché capogruppo consiliare di maggioranza, sono stati indirizzati ulteriori attestati di vicinanza e solidarietà dopo il vile attentato. Maio ha premesso che «Vogliamo rendere partecipi le forze produttive e i giovani che spesso sono vittime di quella parte di Locri che ha fatto scelte sbagliate», mentre Domenica Bumbaca, dal canto suo, ha ringraziato il Consiglio «Per la sensibilità dimostrata a tutta la mia famiglia che respinge al mittente i quattro colpi di pistola che hanno colpito non solo noi ma tutte le persone oneste. Mi auguro – ha detto – che la commissione sia un effettivo gruppo di lavoro. Spero che vi prendano parte i giovani e le associazioni di categoria». Quindi, sono intervenuti alcuni assessori. Passafaro ha detto che «L’istituzione della commissione per la legalità deve essere uno dei primi atti della nostra amministrazione. Questi atti intimidatori, come quello a danno della famiglia Bumbaca disincentivano anche gli investimenti nella nostra zona. Noi ci rimbocchiamo le maniche e lavoriamo tra grandi difficoltà e non possiamo vedere che chi non fa niente venga a disturbarci. Bisogna tracciare una chiara linea di demarcazione: le persone per bene da una parte e i delinquenti da tutta un’altra parte». Sainato è andato giù pesante. «Non basta – ha detto – una commissione per la legalità. Il 5 settembre è stata inaugurata la caserma dei carabinieri che il sindaco chiama “la casa della legalità”: va riempita di contenuti coinvolgendo scuola, chiesa, amministrazione attraverso una lotta quotidiana contro la sottocultura mafiosa che si estrinseca anche attraverso l’evasione tributaria. Sulla vicenda dei vigili urbani abbiamo eliminato quella stanza di compensazione di quella borghesia che da anni vuole usare questo comune come un bancomat. Non possiamo delegare il controllo del territorio solo alle forze dell’ordine. Dobbiamo – ha concluso – riempire di contenuti la casa della legalità». Anna Sofia ha aggiunto che «Nelle scuole cittadine si parla sempre di legalità e sono già in cantiere alcuni progetti col Comune e anche con la casa circondariale» supportata da Anna Mollica che ha osservato come «Anche col nostro impegno individuale di trasparenza e chiarezza si costruiscono percorsi di legalità. Stiamo lavorando su un progetto capace di coinvolgere i detenuti». Senza troppi giri di parole l’intervento conclusivo del sindaco che, parlando dell’attentato a casa Bumbaca, compiuto il giorno del suo compleanno, ha detto che «l’episodio mi ha segnato parecchio. Poteva essere una strage quell’atto di un deficiente armato solo da (sic!) cazzonaggine. Quello che sconvolge è che quando si vuole farei qualcosa di buono c’è sempre qualcuno che vorrebbe mettere i bastoni tra le ruote. Dobbiamo fare capire a chi delinque che non ha futuro». Quindi, ha raccontato un episodio dello scorso 5 settembre, data dell’inaugurazione della nuova caserma dei Carabinieri. «A un certo punto – ha detto il sindaco – mi si è avvicinata una bambina di sette-otto anni, che mi ha chiesto di incontrare il generale dell’Arma per chiedergli di poter rivedere il padre detenuto. Il generale è stato molto umano e disponibile e l’ha incontrata ma questa è la dimostrazione di come chi delinque e viene giustamente condannato provochi dei drammi in primis alla sua famiglia e ai bambini che sono le vittime di queste scelte sbagliate dei genitori e che soffrono le conseguenze delle stesse. Ecco perché bisogna insegnare a tutti, partendo dai più piccoli, che il crimine non paga».