(ph. e video di Enzo Lacopo)
di Francesca Cusumano
LOCRI- Lo avevamo già previsto che, quella odierna, sarebbe stata una seduta del Consiglio comunale molto lunga ed impegnativa data la consistenza degli argomenti da deliberare, nel corso della quale non sono mancati dei cambi di programma in merito all’ordine delle questioni che di lì a poco si sarebbero affrontate e gli immancabili toni accesi tra esponenti della maggioranza e della minoranza.
Una seduta che, mentre scriviamo, è ancora in corso e che probabilmente non terminerà prima della tarda notte; una seduta che, è stata la netta dimostrazione di come si siano oramai incrinati i rapporti tra maggioranza e minoranza. Lente Locale comunque, ha inteso riportare in questo articolo, quanto accaduto nella prima parte.
Ma, prima di entrare nello specifico, è bene evidenziare come in apertura del Consiglio, il presidente Maio ha invitato i presenti ad osservare un minuto di silenzio per le vittime di Lampedusa, una tragedia immane che ha comportato un pesante bilancio di migranti morti e dispersi al largo dell’Isola. E sulla tragedia senza precedenti (nel pur vasto elenco di drammi dell’immigrazione), la consigliera Maria Antonella Gozzi, è intervenuta per informare la Giunta della sottoscrizione di una mozione del gruppo “Impegno e Trasparenza- Pd”, in cui è stato chiesto alla maggioranza di determinarsi chiedendo ai rispettivi presidenti di Camera e Senato di lavorare su un nuovo progetto di legge all’immigrazione, abrogando la legge Bossi – Fini <<E’ necessario- ha esordito la Gozzi- che il civico consesso prenda sul serio questa mozione>>. Una mozione che a detta di Maio, è da <<Ritenersi come documento in cui il Consiglio manifesta sentimenti di fronte la comunità, il Consiglio è ben lieto di esprimere tale sentimento a nome della comunità>>. Dunque, piena adesione della maggioranza di trattare la documentazione come mozione al prossimo Consiglio così da procedere poi con la votazione.
PRIMO PUNTO:
APPROVAZIONE VERBALI SEDUTE PRECEDENTI
Prima di passare ai voti di tutti i verbali delle sedute precedenti, approvati all’unanimità, il capogruppo della minoranza Antonio Cavo ha colto l’occasione per chiedere al presidente Maio di inserire le integrazioni di indicazioni di voto dove mancano al prossimo Consiglio, proponendo anche di rendere edotta la popolazione, attraverso l’individuazione di una soluzione “tecnologica” così da registrare i lavori di tutte le sedute. Una proposta, quest’ultima, ampiamente accettata dal primo cittadino Calabrese che ha commentato di <<Stare già lavorando, nell’ottica della massima trasparenza>>.
SECONDO PUNTO:
INTERROGAZIONI
In esame vengono analizzate in ordine cronologico prima l’interrogazione del 22 luglio del corrente anno, presentata dal gruppo di minoranza, relativa all’autorizzazione di alcuni lavori sul lungomare cittadino, in prossimità della sbarra, spostati poi in prossimità della zona Pineta per la costruzione di una stradella. Un’interrogazione la cui risposta sarebbe dovuta provenire dall’assessore di riferimento al “Verde pubblico ed all’Arredo urbano” Giuseppe Fontana, assente nella mattinata. Si passa all’interrogazione del 31 luglio relativa alla richiesta del gruppo “Impegno e Trasparenza Pd”, circa l’impossibilità di costituire “l’ufficio staff del sindaco” in base alle sentenze della Corte della Conti che si sono succedute nel tempo anche con riferimento particolare al Comune calabrese di Cerchiara, in cui la stessa Corte si era pronunciata in maniera contraria circa la costituzione dello staff nei paesi con deficit finanziario. <<Noi- ha commentato Calabrese- la pensiamo in maniera differente, non è vero che la Corte dei Conti lo impedisce, lo staff del sindaco è sempre esistito nei Comuni, il rapporto non è a titolo oneroso, ci avvaliamo di validi professionisti>>. <<Questa questione- ha ribattuto Cavo- è già stata sottoposta ai superiori organi di controllo>>. La terza interrogazione della minoranza, invece, datata 23 agosto, concernente i debiti fuori bilancio, sarà affrontata successivamente nel 17° punto relativo il “Riconoscimento di legittimità di debiti fuori Bilancio”.
A questo punto è Calabrese a riintervenire chiedendo l’inversione di alcuni punti all’ordine del giorno: ovvero inserire al punto 3 la “Modifica Statuto Comunale”. Dal canto suo, Pino Mammoliti racconta di un fax ricevuto il 26 settembre dalla presidenza, in cui veniva negata la sua richiesta di inserire all’ordine del giorno anche il punto circa la nomina dei nuovi componenti del consorzio termale di Antonimina <<Ho chiesto al sindaco- ha spiegato Maio- di valutare la risposta che si voleva dare, non ritenendo che potesse essere oggetto delle prossima discussione in Consiglio>>. <<Nulla toglie-ha poi proseguito Calabrese- che affronteremo la richiesta di Mammoliti al termine dei lavori della seduta; in ogni caso, la nomina è avvenuta nella più completa trasparenza>>. Accolta la proposta di Calabrese di affrontarla al 19° punto, sarà di nuovo Pino Mammoliti a chiedere di invertire l’ordine del giorno, esaminando da subito il “Riconoscimento di legittimità di debiti fuori Bilancio e la Nomina del Revisore unico per il triennio 2013/2016”. Si passa ai voti per l’inversione dell’ordine del giorno indicato prima dal sindaco Calabrese con 11 favorevoli e 4 contrari e poi per la proposta di Mammoliti con 4 favorevoli ed 11 contrari.
TERZO PUNTO:
MODIFICA STATUTO COMUNALE
L’inizio della trattazione di tale punto è stato interrotto, con una sospensione della seduta di 10 minuti, richiesta dalla minoranza per rivalutare e le proposte di emendamento da loro presentare ieri e per quelle che a breve sarebbero state rese note dalla maggioranza, per poi procedere nel corso dell’assise a delle eventuali modifiche. Modifiche alcune accettate, altre rifiutate dalla maggioranza con l’inserimento, in alcuni emendamenti, di nuove terminologie. E la presidente della commissione consiliare Anna Maria Mollica a sottolineare alla ripresa dell’assise che, lo Statuto è stato redatto in relazione alle ultime riforme normative, << Lo Statuto -ha detto- ha previsto nuovi articoli. Non è stato facile, ma il lavoro è stato portato a compimento, il gruppo di lavoro è stato efficiente, anche se per via di alcuni pareri discordanti, non è stato approvato all’unanimità in commissione>>. Ed è proprio durante la seduta che la capogruppo della maggioranza, Domenica Bumbaca, legge tutti gli emendamenti della bozza del nuovo Statuto dell’Ente, da sottoporre all’approvazione del Consiglio (101 per la precisione), comprese le riformulazioni richieste dalla minoranza di alcuni articoli e l’eventuale accettazione della maggioranza. Su gli emendamenti proposti dalla minoranza ad esempio, è stata chiesta la riformulazione del secondo comma, riformulazione approvata dalla maggioranza in tal senso:”Il Comune di Locri ripudia la ‘ndrangheta e tutte le altre forme di criminalità. Locri si costiturà parte civile in tutti i procedimenti penali nei quali sia contestato il reato di associazione per delinquere di stato mafioso previsto e punito dall’articolo 416 bis c.p. ovvero l’aggravante prevista dall’articolo 7 del d.l. 152/91, in tutti i casi ove sia tecnicamente possibile e nell’interesse della Citta”;
sull’articolo 12, la minoranza ha proposto la riformulazione del terzo comma, con l’aggiunta della lettera “o” in tal senso “Indicazione in merito alla destinazione e all’utilizzo dei beni confiscati alla mafia o alle altre organizzazioni criminali e consegnati al Comune”, riformulazione anche quest’ultima approvata dalla maggioranza;
sull’articolo 17 in cui la minoranza ha proposto di eliminare i termini di “Empowerement” e “Mainstreaming” previsti al comma 3, la maggioranza ha approvato di procedere per la rispettiva traduzione italiana dei due sostantivi.
Il nuovo Statuto ha previsto anche l’introduzione di membri esterni, per la Commissione Sanità e Legalità e l’abrogazione dell’articolo 6 avente ad oggetto il “Circondario” non più esistente, l’abolizione della figura del difensore civico e l’istituzione del Consiglio comunale dei giovani e la Commissione delle Pari Opportunità.
Al di là di tutto, lo Statuto in Consiglio viene approvato all’unanimità.
IV PUNTO e V PUNTO: COMMISSIONE “SANITA’”: NOMINA COMPONENTI- COMMISSIONE “LEGALITA”: NOMINA COMPONENTI
Rinviate alla prossima seduta le nomine dei componenti della Commissione “Sanità e Legalità”.
VI E VII PUNTO
Al termine dell’approvazione del sesto punto “Adozione di variante allo strumento urbanistico generale ai sensi dell’art. 65 dela L.R. 19/02 e ss.mm.ii.,dall’art. 8 del D.P.R. n° 160/2010 (ex art. 5 del D.P.R. 447/98 e ss. mm. ii.) e dell’art. 14 della L. R. 19/02 e ss. mm. ii., progetto IPSIA ( Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato). Atto d’impulso”, il sindaco Calabrese nel settimo punto prima dell’esposizione delle linee programmatiche presentate a norma di legge e di Statuto per il quinquennio 2013/2015, linee programmatiche che ribadisce “Non possono non tenete conto della grave situazione economica finanziaria che oggi non riguarda il Comune di Locri, ma la stragrande maggioranza dei Comuni italiani per come si evince dal rapporto presentato dall’Anci>>, ha tenuto a precisare il bilancio dei 120 giorni di governo della Città o per meglio dire i 120 giorni di azioni concrete per il suo risanamento e sviluppo, azioni fortemente criticate dal consigliere Mammoliti definendole <<Frammenti di fesserie che il sindaco ci ha raccontato, vogliono sottrarci strumenti di controllo su gli atti amministrativi>>. Sulla nomina dei nuovi componenti del consorzio termale, (Francesco Macrì e Vittorio Zadotti), l’avvocato Mammoliti ha rincarato la dose con la sua vena ironica sostenendo che <<Sono convinto che passeremo dalle acque termali al vino termale>>. E sulla eventuale ipotesi dello scioglimento del Corpo di Polizia Municipale della Città di Locri, Mammoliti ha aggiunto che <<Sta in questo, il trionfo della fesseria, il sindaco non conosce le regole costituzionali>>. Non tarda ad arrivare la replica del sindaco, cui seguono parole molto pesanti <<Io almeno sindaco lo sono diventato con il 73% dei consensi, Mammoliti non l’ha mai fatto, è un perdente, quello che dice non mi scalfisce, è un clown della politica; il suo modo di fare mi lascia indifferente, quello che conta è rispondere alla cittadinanza, è inutile dedicare del tempo a chi non lo merita, meglio dedicarlo alla Città. Io e la mia squadra stiamo agendo nella massima trasparenza>>.
Si passa poi alla votazione delle linee programmatiche, approvate all’unanimità con 12 favorevoli e 4 contrari.
Questi alcuni video della seduta realizzati dal nostro Enzo Lacopo:
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