LOCRI – Anche lo Sporting si unirà ai dipendenti di Call&Call Lokroi che sabato pomeriggio sfileranno per manifestare contro il
provvedimento che prevede il licenziamento di 129 persone. Le guerriere lokresi quindi cammineranno fianco a fianco ai padri e alle madri di famiglia che si stanno vedendo privare del proprio posto di lavoro, per gridare insieme ai dipendenti del call center locrese la volontà di difendere il sacrosanto diritto al lavoro. Sintomo di una presenza ancora radicata sul territorio, nonostante l’esilio forzato a Sant’Andrea dello Jonio, dove la squadra, già dall’anno scorso, disputa le proprie partite interne vista l’indisponibilità della struttura di Locri.
Arriva quindi come una doccia fredda la notizia della formale esclusione della nostra società dalla riunione, tenutasi presso il Comune di Locri, del coordinamento delle associazioni sportive del territorio locrese. L’incontro, organizzato dalla consigliera con delega alle attività sportive, Domenica Bumbaca, serviva per pianificare l’utilizzo delle strutture sportive completate o in fase di completamento. Crediamo, come più importante società del territorio (visto che lo Sporting Lokrians partecipa al Campionato Nazionale Italiano di Futsal femminile, la Serie A) di aver subito un gravissimo torto, visto che la società ha sede sociale a Locri, e sta lavorando, ancora oggi, per un auspicabile ritorno a casa.
Ci risulta non umanamente comprensibile il motivo per il quale si decida di estromettere una società , ripetiamo, con sede sociale a Locri, e che, dopo l’avvento della nuova dirigenza, ha continuato a portare in giro per tutta l’Italia il vessillo e il nome della città. E’ il caso di chiedersi se Locri oggi sta rinnegando una squadra che invece poteva essere orgoglio di tutta la comunità per gli importanti risultati sportivi centrati. La decisione dell’esclusione dello Sporting dal coordinamento delle società sportive di Locri, arriva dopo varie polemiche, atte a screditare il lavoro che la dirigenza dello Sporting sta facendo per garantire quello che il 10 Gennaio 2015 tutta Italia ha chiesto a gran voce, che le ragazze dello Sporting potessero continuare a giocare. Dopo le passerelle delle istituzioni, ci vediamo esclusi proprio dalla politica per delle motivazioni che ancora ad oggi non ci sono state comunicate.
Non possiamo però non registrare come alla composizione del tavolo di coordinamento delle società sportive, organizzato, come già detto, dalla consigliera comunale con delega alle attività sportive, Domenica Bumbaca, ex dirigente dello Sporting Locri, abbia preso parte il Locri Futsal, compagine iscritta al campionato di Serie C2 maschile, dove figura come Direttore Generale, Ferdinando Armeni, ex presidente Sporting, nonché marito della stessa Bumbaca. Perché si è scelto di invitare una compagine che disputa i campionati regionali e non una che ha chiuso la scorsa stagione tra le prime otto formazioni di tutta Italia?
Di fatto, Locri sta rifiutando quello che poteva essere il suo fiore all’occhiello, per lasciare carta bianca ad una gestione forse discutibile del bene pubblico. Facciamo sport mossi dai valori che proprio lo sport insegna, lealtà, spirito di squadra, cosa non pervenuta da parte di chi dovrebbe essere tutore della legalità. Lo Sporting, come ha sempre fatto fino ad oggi, andrà avanti solo ed esclusivamente con le sue forze, e nonostante tutto continueremo a portare in giro per l’Italia la storia del nostro paese, il nome di Locri, consci di non dovere nulla alla lobby del palazzetto, che evidentemente ci vuole tenere
fuori dalla nostra Locri, città in passato patria di filosofi, legislatori e poeti, ma evidentemente anche fatta di persone poco
“sportive”.