di Redazione (Foto e video di Enzo Lacopo)
LOCRI – «Questo modo di amministrare superficiale ed arrogante da parte di Calabrese e soci non giova alla città di Locri». Con questo incipit, il capogruppo di opposizione della compagine “Impegno e Trasparenza-Pd” Antonio Cavo ha introdotto la conferenza stampa convocata per ieri pomeriggio insieme agli altri consiglieri Pino Mammoliti, Maria Antonella Gozzi, Nadia Cautela e Maria Davolos, per fare il punto su alcune spinose questioni della vita politica cittadina, dal taglio degli alberi in via Matteotti, alla mancata contrattualizzazione degli Lsu-Lpu, dall’aumento delle indennità di funzione per sindaco, vicesindaco, assessori e presidente del consiglio comunale, alla voragine che si è aperta in via Tevere, dopo il cedimento della sede stradale.
Durante la conferenza stampa, i singoli consiglieri hanno sviscerato e analizzato tutte queste singole criticità, come evidenzia il video ripreso e montato dal nostro Enzo Lacopo.
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Nel corso del pomeriggio, inoltre, Pino Mammoliti ha manifestato la propria intenzione di dimettersi dalla carica di consigliere comunale, non prima di aver invitato il consigliere Alfonso Passafaro, da qualche tempo critico nei confronti dell’amministrazione comunale, invitandolo «A prendere – ha detto – una decisione chiara. Nell’ultimo consiglio comunale – ha proseguito Mammoliti – ha espresso il proprio disagio e le proprie critiche, come aveva già fatto privatamente in precedenza. Ora, è bene che sia consequenziale e ci dica se è intenzionato a lasciare la maggioranza».
Tra i motivi che indurrebbero Mammoliti a dimettersi (ed eventualmente a fare posto al primo dei non eletti della lista alle elezioni del 2013, ovvero Sergio Schirripa), ci sono «La delusione – ha spiegato – conseguente all’aumento dell’indennità di carica per gli amministratori; l’esigenza di favorire un ricambio della classe dirigente, visto che io, che faccio politica da 30 anni, mi posso considerare come l’ultimo degli “antenati” di quella generazione politica emersa dagli anni ’90 in poi; l’amarezza – e questo è il terzo motivo – verso una comunità che non è più capace di indignarsi e si mobilita solo quando vengono toccati interessi particolari, e verso una magistratura che troppo spesso gira la testa dall’altra parte quando si tratta di perseguire i reati contro la Pubblica Amministrazione, i peggiori contro una comunità».
Dopo che l’avvocato ha ribadito che «Chi fa politica deve donare, non ricevere», il capogruppo Cavo ha cercato di farlo riflettere sulla scelta e sulle ragioni della sua manifestata intenzione di dimettersi.
«Non darei per scontate – ha detto Cavo – le dimissioni, perché il centrosinistra locrese ha bisogno di Pino Mammoliti e non dispero di ritrovarlo accanto a noi in occasione del prossimo consiglio comunale, perché è nostro dovere continuare a combattere per il rispetto delle regole».
Cavo ha puntato ancora una volta l’indice contro la decisione di aumentare le indennità di carica degli amministratori «Che – ha detto – sono state decise in spregio al Piano di Riequilibrio e alla spending review»
Nadia Cautela, dal canto suo, ha lamentato una scarsa partecipazione dei cittadini locresi alla vita politica della comunità, mentre Maria Antonella Gozzi, dopo aver esposto in maniera dettagliata le ragioni della contrattualizzazione degli Lsu-Lpu (per la quale il gruppo di opposizione chiederà la convocazione di un consiglio comunale aperto), riferendosi a una recente polemica su un social network innescata dal sindaco Calabrese, ha chiesto espressamente le scuse del primo cittadino, per averla tirata in ballo, in quella occasione, con riferimenti alla sua sfera privata e personale, in maniera giudicata incongrua.