di Gianluca Albanese
LOCRI – Sempre più “last minute”. Col passare dei giorni, cresce la sensazione che le liste elettorali per le elezioni comunali a Locri verranno composte all’ultimo momento, o comunque nell’ultima settimana che precede la scadenza dei termini per la loro presentazione. Ad oggi, infatti, si registrano solo degli incontri tra i vari soggetti politici, partitici e associativi presenti sul territorio.
Delegazioni che si danno appuntamento tra loro per discutere ma che, al momento, non hanno preso alcuna decisione e che rinviano alla prossima settimana il momento delle scelte definitive. Oggi abbiamo sentito l’ex sindaco Francesco Macrì, che dopo un percorso unitario fatto in consiglio comunale insieme agli altri due gruppi dell’opposizione all’allora giunta Lombardo, da qualche settimana (anche a seguito di qualche “botta e risposta” conseguente alle scelte compiute negli ambienti del centrodestra cittadino alle elezioni Politiche di febbraio) ha compiuto uno strappo con quelli che erano i suoi naturali alleati fino a pochissimi mesi fa, non escludendo la composizione di una lista autonoma alle amministrative o anche il sostegno a un’altra aggregazione. Che però al momento non si sa quale potrà essere, e non è escluso che, alla fine il tourbillon dei giri di valzer in atto non veda di nuovo insieme tutto il centrodestra cittadino. Insomma, tutto è possibile, ad oggi. Come conferma lo stesso Macrì che a Lente Locale dichiara che «Come gruppo SìAmo Locri abbiamo composto una delegazione che sta incontrando diversi soggetti politici cittadini. Ad esempio – ha proseguito Macrì – abbiamo incontrato i centristi dell’Udc e incontreremo Il Ciliegio e anche Leali alla Città». Con riferimento a questi ultimi, che poggiano sull’asse Calabrese-Passafaro, Macrì si lascia scappare tra i denti che «Ci vuole un bagnetto d’umiltà da parte di tutti, perché il momento della città è così delicato (specie dopo l’anno e mezzo di non amministrazione della giunta Lombardo, che non ha fatto tesoro delle indicazioni lasciate da colei che fu assessore al Bilancio nella mia amministrazione, Daniela Rupo, per salvare i conti pubblici) che bisogna che tutti puntiamo sul senso di responsabilità e sulla risoluzione delle annose criticità cittadine». Fin qui Macrì, che disegna un quadro politico cittadino «Ancora impossibile da immaginare, ad oggi. Potrebbero esserci due-tre liste, così come sei. In quest’ultimo caso, ci sarebbe un evidente rischio d’ingovernabilità da parte della lista che risulterà vincente, con la concreta possibilità che si torni presto alle urne».