(ph. Enzo Lacopo)
di Francesca Cusumano
LOCRI- Ha fatto tappa oggi a Locri nella tarda mattinata Marco Furfaro, responsabile nazionale Ambiente, Beni comuni e Green economy di Sinistra Ecologia e Libertà e primo dei non eletti alle ultime elezioni europee nella circoscrizione Italia centrale, accompagnato da Mario Melfi segretario regionale Sel Calabria e Giulia Clausi, segretario provinciale Sel Cosenza.
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Prima di visitare alcune zone della provincia di Reggio Calabria, Furfaro ha incontrato nella sede comunale del circolo (presenti anche Antonio Guerrieri, referente comunale Sel di Locri e il candidato al consiglio regionale con Oliverio presidente, Rosario Rocca), alcuni rappresentanti-lavoratori della segreteria regionale del sindacato SLC-CGIL, Emanuela Tedesco e Nicola Procopio, affrontando la spinosa questione della crisi dei lavoratori dei Call Center e del mondo della comunicazione. Crisi occupazionale che, negli ultimi anni, ha colpito diverse aziende della Calabria, tra cui la Infocontact Srl con circa 1800 dipendenti, tra contratti a tempo indeterminato e contratti a progetto.
Basti pensare che la Regione Calabria, nel primo semestre del 2014, ha visto la perdita di oltre 500 posti di lavoro a causa di esuberi dichiarati per carenza di attività; oltre 1500, sono stati i lavoratori del settore sui quali gravano pesanti riduzioni salariali derivanti da contratti di solidarietà o dalla cassa integrazione in deroga; 2500 i posti di lavoro invece persi negli ultimi due anni in Calabria, nel comparto dei Call Center in outsourcing.
Ragioni queste che, hanno spinto i lavoratori a partecipare a un nuovo sciopero (il primo fu organizzato lo scorso 4 giugno), il prossimo 21 novembre a Roma, con il comune obiettivo di richiedere l’applicazione in Italia della direttiva europea 23/2001 che “prevede che i lavoratori seguano il lavoro nei cambi di appalto”.
<<Siamo di nuovo nella stessa situazione- ha commentato Emanuela Tedesco (tra l’altro dipendente del gruppo Call & Call), abbiamo bisogno di certezze, vogliamo avere un lavoro continuativo e pretendiamo che la normativa venga applicata>>.
Una problematica che non è da addebitare alla crisi economica, bensì all’assenza di una normativa sui cambi di appalto che “consente ai clienti di cambiare continuamente fornitore con l’unico scopo di abbassare il costo del servizio e aumentare i margini di guadagno delle imprese”.
A ciò va aggiunto che il Tavolo sui Call Center aperto al Mise alla fine di maggio, non è stato più convocato <<Dalle varie interpellanze presentate- ha proseguito la Tedesco-non abbiamo avuto nessuna risposta dal Governo>>.
<<La situazione dei Call Center- ha esordito Guerrieri– è paragonabile a quella degli operai in fabbrica, classe di lavoratori che vive maggiormente il problema del precariato con l’evidente assenza da parte dello Stato>>.
Dal canto suo Rosario Rocca, ha sottolineato come la partitocrazia abbia abbandonato la gente, delineando le tante vertenze affrontate da Sel, quale il mancato pagamento dei lavoratori Lsu-Lpu calabresi << Siamo stanchi di questo gioco continuo a rimescolare le carte per lavoratori che aspettano da Renzi un decreto per la loro stabilizzazione. Quel che è certo è che le famiglie si ritrovano con la stessa incertezza e la precarietà più esasperata. Anche sul versante della sanità, con l’onorevole Celeste Costantino (Commissione Affari Costituzionali- Camera dei Deputati), abbiamo visitato nel luglio scorso l’ospedale di Locri, a cui ha poi fatto seguito un’interrogazione rivolta al ministro della Salute. Attendiamo risposte dalla Lorenzin (il 17 è prevista una sua visita), il diritto alla salute non deve essere negato in questo territorio depresso, i cui drammi sono accentrati rispetto all’intera Calabria. Aumentando lo stato di solitudine, aumenta la disaffezione nei confronti della politica.Vogliamo dare risposte concrete alla nostra gente. Mi sono candidato per rappresentare il territorio>>.
Il segretario regionale Melfi ha ricordato di una proposta di legge sul reddito minimo depositata da Sel nel 2011 (raccogliendo seimila firme in Calabria), mai portata però in sede di consiglio regionale <<Siamo in questa competizione elettorale per riaffermare i principi di lavoro e legalità. E’ per questo che abbiamo candidato Rosario Rocca, vittima di attentati di malavitosi. Ma la sinistra con Speranza non si piega a questo ricatto e lavorerà alacremente per questo territorio>>
Le conclusioni a Marco Furfaro che, sulla perdita di migliaia di posti di lavoro nei Call Center, ha assicurato l’impegno a intervenire e dal punto di vista parlamentare e europeo <<L’innovazione del Paese è l’unica battaglia da intraprendere, non è più una questione di destra o di sinistra, si continua a procedere con un modello che non ha funzionato. Non è corretto che i lavoratori siamo appesi a questa situazione. Provvederemo a risolvere le questione direttiva europea e Infocontact>>.