di Francesca Cusumano
LOCRI – Era il 13 novembre scorso, quando il presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì, aveva annunciato l’arrivo di 4 ospedali da campo da allestire per l’assistenza dei pazienti affetti da Coronavirus.
I territori scelti: Cosenza, Crotone, Vibo Valentia e anche Locri. Nello specifico, 40 posti letto a Cosenza e Locri e 20 posti letto previsti per le strutture di Vibo Valentia e Crotone.
Una novità è emersa però nella serata di ieri, per quanto riguarda la città di Locri: e si perchè dopo il sopralluogo di ieri pomeriggio, la Protezione civile nazionale e regionale di comune accordo con il commissario regionale anti-Covid, hanno escluso la possibilità di realizzare un ospedale da campo, ritenendo più opportuno la riqualificazione di un’area dell’ospedale di contrada Verga, senza promiscuità con gli altri reparti.
Una conferma comunicata anche dal sindaco di Locri, Giovanni Calabrese «Escluso l’ospedale da campo a Locri. Si procede – ha detto – verso la soluzione interna alla struttura ospedaliera, in un’area dedicata, anche per come indicato dai Sindaci della Locride».
L’area individuata, quella relativa gli uffici amministrativi che secondo quanto si è appreso, verrebbe in tempi brevi adeguata per affrontare la situazione di emergenza sanitaria.
«Sosteniamo questa tesi dallo scorso marzo – ha commentato altresì il primo cittadino – e forse se il commissario avesse redatto per tempo e con criterio il “Piano Covid”, oggi avremmo affrontato l’emergenza con qualche garanzia in più. Attendiamo ora di conoscere i tempi per la realizzazione degli interventi necessari e, soprattutto, sapere quali e quante risorse umane saranno destinate alla struttura emergenziale».