di Anna Baldessarro*
Da assessore ritengo importante evidenziare che i numeri raccolti dagli enti preposti sulla violenza di genere in Italia non possono essere sottovalutati. Si registrano, infatti, dati allarmanti, sulla violenza di genere, nei confronti dei soggetti deboli, sul mobbing nel mondo del lavoro e sulla violenza domestica che spesso sfocia nel femminicidio. Volevo porre l’accento sulla circostanza che i numeri forniti dalle agenzie, che tanto ci sdegnano, hanno un volto e un nome! Scopo delle istituzione preposte è quello di non far sentire sole le vittime ed aiutarle a denunciare. Si rende necessario,pertanto, promuovere e rafforzare delle iniziative dirette alla prevenzione ed al contrasto delle disuguaglianze e della violenza contro le donne e i soggetti deboli. Sensibilizzare le vittime di disuguaglianze e di ogni forma di violenza alla denuncia dei fenomeni discriminatori e degli abusi sottaciuti. Quindi, sicuramente, non basta una mera panchina dipinta e delle scarpe rosse a mettere un freno e sconfiggere la violenza sulla donne e ad abbattere il muro della paura di tutte quelle violenze che si consumano in silenzio. La panchina, quindi, vuole essere un segno tangibile e visibile di una cultura che cambia, di un impegno permanente della città di Locri alla lotta contro questo fenomeno!
Infatti su mio impulso quale assessore alle Pari Opportunità’, la Città di Locri si è dotata per la prima volta di un regolamento sulle Pari Opportunità’ a cui seguirà, a breve, l’istituzione della Commissione alle Pari Opportunità’.
Tra gli obbiettivi del regolamento è, poi, prevista quella di attivare lo ‘’Sportello di ascolto” anche contro ogni forma di violenza. Un volano aggiunto alla lotta contro la violenza della donna.