(foto e video di Enzo Lacopo)
di Francesca Cusumano
LOCRI- Manca un mese esatto al prossimo 4 dicembre o meglio al Referendum Costituzionale quando tutti gli italiani saranno chiamati alle urne (dalle ore 7 alle ore 23), per esprimere il proprio voto sulla riforma promossa dal Governo Renzi.
Con un SI o con un NO, si dovrà decidere se approvare le modifiche alla nostra Costituzione previste dal ddl Renzi-Boschi. La riforma è già stata approvata dal Parlamento, ma entrerà in vigore solo se il Referendum Costituzionale avrà esito positivo. Non è necessario infatti, il raggiungimento del quorum: la riforma passerà semplicemente se i voti a favore saranno maggiori di quelli contrari.
E in vista dell’importante consultazione referendaria, si è tenuto questo pomeriggio nella sala consiliare di Palazzo di Città, un incontro-dibattito promosso da Sinistra Italiana e Libera Polis, neo movimento politico culturale cittadino.
Per le ragioni del SI, è intervenuto il consigliere regionale nonchè referente del comitato del SI, l’onorevole Domenico Battaglia; per le ragioni del NO, Sandro Vitale, referente del comitato “Democrazia e Costituzione” e presidente Anpi Reggio Calabria e Angelo Broccolo, coordinatore regionale di Sinistra Italiana.
I lavori sono stati moderati da Alessandra Fragomeni.
Il primo ad esporre il contenuto della riforma e in linea generale i motivi del SI, è stato l’onorevole Domenico Battaglia.
Con il SI al Referendum, il Senato subirebbe una vera e propria rivoluzione, introducendo il cosiddetto superamento del bicameralismo paritario. Dagli attuali 315 eletti direttamente dai cittadini, si passerebbe a 100 rappresentanti, 74 dei quali sarebbero consiglieri regionali, 21 sindaci e 5 di nomina del presidente della Repubblica.
Ma non solo: l’approvazione della legge costituzionale, prevede la definitiva abolizione delle Province (fatta eccezione per quelle autonome di Trento e Bolzano) che, verranno sostituite, almeno in parte, dalle Città Metropolitane. Inoltre, sarà abolito anche il CNEL, il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro così da risparmiare diversi milioni all’anno.
<<La prima parte della Costituzione-ha esordito Battaglia– non viene modificata. La modifica invece, della seconda parte, diventa l’oggetto del mutamento costituzionale.La riforma aumenta il potere decisionale dei cittadini. E’un punto storico di svolta nel nostro Paese. Se votiamo SI, offriremo ai giovani uno scenario diverso. Lanceremo in Italia una visione moderna della politica per appropriarci del nostro destino. Le ragioni del NO, mi sembrano ragioni di sbarramento dei concetti. Mettersi al passo con i tempi, è l’obiettivo della Riforma>>.
Per le ragioni del NO, hanno preso la parola Sandro Vitale prima e a seguire, Angelo Broccolo.
<<Questa è una campagna di falsificazione retta dal presidente del Consiglio Renzi- ha commentato il referente del comitato Democrazia e Costituzione, Vitale. Renzi fa campagna elettorale, regge questa cosa sovraumana guidando il Paese dove vuole. Votare NO, arresta un pericolo per poi rimboccarsi le maniche per cambiare l’Italia dove la malapolitica, ha disastrato il Paese. Un NO serve per cominciare, altrimenti i nostri giovani, continueranno a scappare dall’Italia>>.
<<Rivendichiamo la nostra storia-ha incalzato il coordinatore regionale di Sinistra Italiana, Broccolo. Facciano questa battaglia anche per quelli che sono i nostri avversari>>.
Intanto per il NO, è in programma una nuova iniziativa il 13 novembre prossimo, cui parteciperanno il prof. Claudio De Fiores, ordinario di Diritto Costituzionale alla II Università di Napoli ed Elisabetta Piccolotti dell’esecutivo nazionale di Sinistra Italiana.
Per il SI, l’evento pubblico è stato fissato a venerdì 25 novembre, alla presenza del prof. Domenico Marino dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria.
DI SEGUITO IL VIDEO CON ALCUNI MOMENTI SALIENTI DELL’INCONTRO