di Gianluca Albanese (ph. e video di Enzo Lacopo)
LOCRI – Non sarà una rottura, ma l’impressione è che in occasione della seduta consiliare di stamani il consigliere Alfonso Passafaro abbia inteso tracciare un solco sempre più profondo tra lui e la maggioranza consiliare. Il passaggio dalle frasi scritte e buttate lì su facebook agli affondi diretti nel bel mezzo di una pubblica assemblea che appariva quasi di routine, è giunto dopo la relazione del vicesindaco Raffaele Sainato, che ha toccato tutti i punti dell’azione amministrativa della Giunta Calabrese, dicendosi «Soddisfatto per il lavoro svolto in questi primi due anni».
Passafaro, nel prendere la parola, ha dapprima ringraziato Sainato per avergli riconosciuto dei meriti per il periodo in cui è stato assessore all’Ambiente, ma poi ha citato alcuni esempi dell’agire amministrativo della giunta di cui non fa più parte da un anno, per manifestare il proprio dissenso politico sul modo di fare del sindaco e dell’esecutivo, da lui giudicato poco incline al dialogo, decisionista fino ad essere spesso drastico, a tratti anche polemico.
«Non sono certo – ha detto Passafaro – che ci sia più un buon rapporto tra questa amministrazione e i cittadini», anche se ha detto subito di non voler essere da ostacolo alla realizzazione del programma amministrativo «Perché – ha detto – tutti vogliamo una Locri migliore, da lasciare a chi verrà dopo ad amministrare».
Tuttavia, ha messo parecchi paletti, rivolgendosi direttamente al vice sindaco Sainato: un po’ perché questi aveva appena concluso il proprio intervento; un po’ perché, volendo spiegare la distanza tra Passafaro e Calabrese con gli schemi ideologici del ‘900, il dialogo tra il Repubblicano Passafaro e il post fascista Calabrese non è dei più semplici da qualche tempo a questa parte, e allora la figura del vicesindaco democristiano Sainato finisce per fungere da “cuscinetto”.
Passafaro ricorda la sua attività da assessore all’Ambiente, i suoi sforzi per fronteggiare le emergenze: «Lavoravamo di notte – ha detto – per essere pronti la mattina a raccogliere la spazzatura. Forse per qualcuno sono stato più un capo operaio che un assessore e forse questo non è il modo corretto di fare politica, ma a me è sempre interessato spendermi per i cittadini», il lavoro per arrivare a una buona percentuale di raccolta differenziata: «Avevamo iniziato bene con la stradale e avevo già programmato l’acquisto di un camion per raccoglierla in maniera efficace sfruttando l’impianto di Siderno. Ora so che invece volete partire – ha detto rivolgendosi alla giunta – con un esperimento di raccolta “porta a porta” per un campione di famiglie del centro cittadino. Io e gli amministratori che hanno già avviato la differenziata siamo contrari a questi esperimenti. Meglio – ha detto Passafaro – preparare le cose per bene magari impiegando qualche mese in più ma bisogna partire in maniera uniforme su tutto il territorio, comprese le contrade».
Non manca un riferimento all’oasi ecologica «Che avremmo realizzato, anche grazie al sostegno che ci diede l’assessore regionale all’Ambiente dell’epoca Pugliano, nel sito vicino al cimitero, che la precedente amministrazione aveva predisposto bene, con tanto di griglie per lo smaltimento delle acque residue, e che utilizzavamo per smaltire i rifiuti ingombranti. Ora l’avete chiuso ma io ritengo che non è giusto farlo così, dalla sera alla mattina, solo perché non piace a chi amministra. Idem per la raccolta: dopo che avevamo internalizzato il servizio il Comune risparmiava parecchi soldi, ora si dà in affido a ditte diverse e il Comune finisce per spendere di più».
Non manca un riferimento alla lettera della dirigente scolastica del plesso Scarfò, alla quale ha fatto riferimento Sainato durante la sua relazione, in cui si avvisa l’amministrazione di alcune problematiche dell’istituto da affrontare e risolvere per tempo, in ogni caso molto prima dell’inizio dell’anno scolastico.
«Se dovessimo riscontrare quello che ha scritto la dirigente – ha detto Sainato – potremmo anche chiudere la scuola, se necessario».
Anche questa posizione non è condivisa da Passafaro che osserva come «Non si può subito pensare a un rimedio drastico come la chiusura, ma bisogna piuttosto sedersi attorno a un tavolo con la dirigente scolastica e cercare soluzioni condivise nell’interesse degli alunni e delle loro famiglie».
Vi lasciamo alla lettura del pezzo di cronaca dell’intera seduta consiliare a cura della nostra Francesca Cusumano e alla visione del video integrale dell’intervento di Passafaro, ripreso e montato dal nostro Enzo Lacopo.
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