Fare la raccolta differenziata a Locri (quella stradale s’intende…) è da tempo un’impresa assai ardua. Le foto scattate nella tarda mattinata di oggi, infatti, ritraggono cassonetti che dovrebbero contenere in maniera distinta, carta, vetro e multimateriale, stracolmi di qualsiasi cosa e con accanto gli immancabili rifiuti ingombranti che qualche cittadino senza scrupoli e con poco senso civico si ostina a depositare per strada.
Proprio così: mentre nella vicina Siderno (e, ancor di più ad Ardore, laddove il “porta a porta” funziona da anni), pur con un Comune in dissesto e un’amministrazione comunale che è stata eletta due anni dopo quella di Locri, la raccolta differenziata “porta a porta” sta entrando a regime, a Locri ci si arrangia come si può, con i mezzi comunali continuamente alle prese con costose riparazioni dovute alla scarsa manutenzione e il continuo ricorso alle esternalizzazioni di tutti i servizi, da quello del supporto alla raccolta dei rifiuti indifferenziati a quello – almeno sulla carta – di differenziata e ingombranti.
Ogni intervento di pulizia supplementare e straordinaria, poi, costa parecchi soldi ai contribuenti, vedi la pulizia straordinaria dell’area adiacente il cimitero, affidato, lo scorso 12 ottobre, alla coop. “La Ionica verde” per la somma di 3.980,00 euro più Iva e che ancora deve essere completata.
Insomma, il Comune di Locri continua a spendere troppo per dei servizi che non sempre sono all’altezza delle esigenze della popolazione residente, mostrando altresì di aver perso tutti quei benefici che solo due anni fa erano evidenti, ovvero la reinternalizzazione del servizio di raccolta e smaltimento di rifiuti indifferenziati e l’apertura, proprio a fianco del cimitero, di un centro di raccolta rifiuti ingombranti (detto “isola ecologica”), chiuso da tempo, col risultato che gli ingombranti, siano essi materassi o elettrodomestici in disuso, giacciono nel piazzale del camposanto, anche a ridosso della celebrazione del giorno dei morti.
La tutela dell’ambiente, del resto, non sembra essere tra le priorità dell’amministrazione comunale. Basti pensare che dopo le dimissioni dell’allora assessore al ramo Alfonso Passafaro, la delega all’ambiente non è stata più riassegnata e, quel che è ancora più grave, dei disservizi nella gestione dei rifiuti non ne parla più nessuno, nemmeno lo stesso Passafaro che da mesi diserta le sedute del civico consesso.
Possibile che un tema del genere debba rimanere fuori dal dibattito politico cittadino?