di Gianluca Albanese
LOCRI – A un mese e mezzo dalle elezioni amministrative è calma piatta negli ambienti politici locresi. Poche le certezze e molti i dubbi, specie riguardo i possibili candidati sindaci e le liste che verranno messe in campo e, ad oggi, c’è il rischio di una certa frammentazione che, se dovesse essere mantenuta, condurrebbe a una competizione piuttosto caotica e dal risultato assolutamente incerto.
Partiamo dalle certezze, o presunte tali. A destra l’asse Calabrese-Passafaro-Sainato regge. Manca ancora il candidato sindaco ma i leader del centrodestra cittadino, con la sola eccezione dell’ex primo cittadino Francesco Macrì (che ha preannunciato un mese fa di voler intraprendere un percorso autonomo in vista delle Comunali) stanno mettendo a punto una lista capace da un lato di evitare le divisioni che nel 2011 spianarono la strada alla vittoria di Pepè Lombardo e dall’altro di intercettare i consensi di un elettorato cittadino in prevalenza moderato. Già, i moderati. Non c’è ancora nessuna conferma, ma si parla da tempo della probabilità di mettere su uno schieramento centrista capace di erodere consensi sia a destra che nella sinistra moderata. Ma sono solo voci, a volte alimentate dal fiume carsico di incontri riservatissimi messi a punto per capire se esistono le condizioni per mettere in campo una lista centrista. Il momento, infatti, è assai delicato per tutti, vuoi per la difficilissima situazione delle finanze comunali, vuoi per l’esigenza prioritaria, condivisa da tutti gli attori politici locali, di puntare principalmente sul senso di responsabilità, evitando sparate propagandistiche a effetto ma puntando, piuttosto, a un programma in cui, nelle prossime due consiliature, si possa condurre il Comune fuori dalle secche dell’attuale crisi economico-finanziaria. Complesso, anche troppo, il quadro delle forze che si richiamano al centrosinistra cittadino. Sono ridotte all’osso, infatti, le possibilità che si possa mettere in campo una lista di partito capace di mettere insieme le variegate anime del centrosinistra locrese, e allora è probabile che si vada verso una o più liste civiche. Pino Mammoliti, infatti, da mesi coltiva (e nemmeno troppo segretamente) il desiderio di candidarsi a sindaco. Ma la sua investitura non sarebbe gradita all’establishment del circolo cittadino del Pd, a maggioranza bersaniana, che non vedrebbe di buon occhio la candidatura di uno dei principali esponenti del movimento a sostegno di Matteo Renzi nella provincia reggina. Fonti ufficiose parlano, infatti, di numerosi incontri all’interno del circolo retto dal segretario Peppe Fortugno, dai quali però, almeno al momento, non sarebbero sortite indicazioni di particolare rilievo. Chi si muove, al momento, sono soprattutto i movimenti civici. In primis LocRinasce, che ha recentemente integrato il proprio direttivo con l’innesto di alcuni giovani professionisti. Domani proseguirà la serie di incontri che il movimento coordinato da Pietro Parrotta ha programmato con alcune realtà associative cittadine, tra cui la pro loco e CittandinanzAttiva. Ne sapremo di più nei prossimi giorni. Un certo fermento, infine, si registra nel movimento giovanile di Generazione Locri, che ha tenuto nei giorni scorsi alcune iniziative pubbliche. Il movimento con a capo Antonio Guerrieri è uno dei possibili outsider della partita, insieme al Ciliegio di Pino Sansotta e all’eventuale aggregazione che si richiama al movimento 5Stelle. Ma tutto è ancora da definire, e questa incertezza, pochissime settimane prima della scadenza dei termini di presentazione delle liste, la dice lunga sull’indeterminatezza del quadro politico cittadino che, inevitabilmente, dovrà essere definito entro la fine del mese. E non è da escludere che l’eccessiva frammentazione delle forze in campo, alla fine induca qualche pretendente alla carica di sindaco a fare un passo indietro. Staremo a vedere.