(foto e video di Enzo Lacopo)
di Francesca Cusumano
LOCRI- Si chiama “Giovani Leaders del Cambiamento”il nuovo e innovativo progetto promosso dall’Associazione Civitas Solis in partenariato con il Dipartimento per la Giustizia Minorile USSM di Reggio Calabria, in collaborazione con il Comune di Locri, presentato questa mattina nella sala consiliare del municipio locrese. Si tratta di un progetto biennale rivolto ai giovani residenti nella provincia di Reggio Calabria finalizzato alla diffusione dei valori della legalità e dell’impegno civico tra essi, con interventi mirati alla partecipazione attiva nelle problematiche sociali, la cooperazione in attività di sostegno alla fasce deboli, dunque attività che sappiano avvicinare la giovane generazione alle Istituzioni.
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Dopo i saluti del presidente del consiglio comunale Miki Maio che ha ricordato l’impegno profuso che da più di vent’anni esercita l’Associazione, attiva per la crescita sociale e culturale del territorio e per la costruzione di un futuro migliore per i giovani che intendono “affacciarsi” al mondo del lavoro “più arricchiti,” è poi intervenuto per gli aspetti tecnici dell’iniziativa, il direttore di Civitas Solis Francesco Mollace. Il progetto, finanziato dalla presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento della Gioventù con fondi del PAC-Piano di Azione Coesione (165mila euro su 185.850 euro del badget complessivo), avrà la durata di ben 18 mesi, indirizzato a 300 giovani di età compresa tra i 15 e i 35 anni coinvolti in attività formative a carattere sociale e di pubblica utilità a vantaggio delle comunità locali della Locride. Giovani supportati nello svolgimento di attività sfidanti in gruppo, atte ad orientare “l’impegno sociale verso la difesa e la valorizzazione dei beni pubblici”. Tra i partecipanti, anche 50 minori in condizione di disagio (i cosiddetti Neet), indicati dall’USSM di Reggio Calabria. Per la gestione delle suddette attività, sono stati contrattualizzati 12 giovani operatori sociali di età inferiore ai 35 anni, mentre alcune borse di studio sono state già previste “per i giovani del circuito penale che stanno affrontando un percorso di messa alla prova”. Tale progetto, prevede 15 diversi interventi di pubblica utilità in contesti disagiati realizzati dai ragazzi partecipanti e 9 eventi seminariali di messa in rete e di progettazione partecipata durante i 18 mesi di attività progettuale<<Dobbiamo investire sulla formazione dei ragazzi-ha dichiarato Mollace– per aiutarli a sviluppare quel know-how in un mondo sempre più complesso, affinchè rimangano sul nostro territorio. Dobbiamo fare squadra per promuovere politiche di coesione che mettano al centro i giovani e la loro formazione. Solo investendo nel capitale umano formato dalle ragazze e dai ragazzi che vivono sul territorio, possiamo tentare di uscire dal sottosviluppo, sostenendo il potenziale positivo dei giovani residenti. E’la nostra solo possibilità, è l’unica risorsa, non abbiamo altre. Si illude chi pensa che solo con infrastrutture materiali, si possa uscire dall’arretratezza economica. Senza giovani che abbiano conpetenze innovative, voglia di fare e possibilità di lavorare restando sul territorio, la Calabria è finita. Perciò chiediamo al presidente della Regione Calabria Oliverio, di intervenire con rapidità sulla delega alle politiche giovanili che deve essere affidata a personalità di primo piano e unita alle politiche della formazione e del lavoro>>.
Soddisfatta del progetto <<Al quale abbiamo sempre creduto>>, anche la dottoressa Giuseppina Garreffa, direttrice dell’Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni del Tribunale di Reggio Calabria, che ha posto l’attenzione sulla necessità di reti positive per l’inserimento attivo dei giovani calabresi, con riferimento ai giovani del circuito della giustizia minorile <<In zone ad alta densità criminale-ha dichiarato- sono necessarie politiche speciali di positiva prevenzione educativa e di reinserimento. Purtroppo siamo ormai senza risorse finanziarie e spesso, si perdono risorse comunitarie solo perchè non vengono messi in campo i piani del sociale previsti dalle leggi nazionali e regionali. Con enti come Civitas Solis, con cui da anni cooperiamo, condividiamo la necessità di rafforzare una comunità educante sul territorio che sia strumento di crescita dei giovani che sono, i fantastici protagonisti del cambiamento, poichè hanno la visione del mondo del futuro che vogliono costruire. Per molti versi, anche noi adulti abbiamo fallito, per cui non possiamo togliere ai giovani la speranza e l’opportunità di diventare quindi protagonisti del loro futuro; mi auguro che i ragazzi della Locride sappiano cogliere questa occasione. La giustizia minorile crede molto alla valorizzazione dei talenti dei ragazzi, che hanno tutta l’energia e la vitalità di rialzarsi quando incontrano nel loro percorso degli inciampi>>.
Per la consigliera delegata alle politiche giovanili Domenica Bumbaca <<Bisogna capire che i giovani non sono un numero ma una risorsa, è fondamentale chiedere loro cosa vogliono, di cosa hanno bisogno e cosa sanno fare. Bisogna puntare sulla prevenzione, ogni giovane ha la propria voce e una propria dote. Solo allora le cronache parleranno anche di realtà positive; Civitas Solis è una grande realtà, non una semplice associazione>>.
Anche sulla consulta giovanile, aperta ai giovani tra i 15 e i 25 anni, residenti nel Comune di Locri, Bumbaca ha parlato di una “grande opportunità”, nonostrante però allo stato attuale abbiano aderito solo 5 ragazzi <<La consulta non è di questa Amministrazione- ha commentato- ma dei giovani stessi, poi ci si lamenta che per loro non si fa nulla. L’Amministrazione lavorerà in sinergia con Civitas Solis>>.
Dello stesso avviso, anche la consigliera delegata alle politiche sociali Anna Mollica <<Sta a noi adulti lavorare per trovare quelle condizioni che permettano ai giovani, di mettere a fuoco le loro capacità e potenzialità>>.
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