(foto di Enzo Lacopo)
di Emanuela Alvaro
LOCRI – Proseguono gli incontri propedeutici all’approvazione ed adozione da parte dell’amministrazione comunale dell’Psc, il Piano strutturale comunale. Ieri pomeriggio nella sala delle adunanze è stato presentato il Quadro conoscitivo, in attesa della proroga, se verrà, del termine ultimo per l’adozione.
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Ad avviare i lavori l’assessore all’urbanistica, Evelina Cappuccio, la quale si è soffermata sull’importantissimo ruolo che, in particolare in questa fase, ha la partecipazione nello specifico dei cittadini che ancora, nonostante la presenza in sala non è certo consistente, possono dare i propri suggerimenti, valutando i progetti che, già in questi giorni, saranno visualizzabili sul sito del Comune.
Il capogruppo dei professionisti incaricati per la redazione del Psc, Fulvio Nasso, l’architetto Giuseppe Lombardo, il geologo Giuseppe Mandaglio e l’agronomo Paolo Panetta, hanno illustrato il Quadro Conoscitivo, da considerarsi come la Carta Costituzionale del Territorio.
L’architetto Nasso prendendo ha spiegato di cosa si compone il Quadro conoscitivo, le tre zone in cui è diviso il territorio, urbanizzato, urbanizzabile e la zona relativa all’agricoltura, avendo sempre presente, come scopo fondamentale, quello di consentire al paese di evolvere in base alle esigenze e alle aspettative di ogni singolo cittadino.
Un lavoro di insieme che, dopo le linee guida approvate in Consiglio comunale, cioè gli obiettivi che l’amministrazione vorrebbe raggiungere, continua con il Quadro conoscitivo per poi arrivare al documento preliminare del Psc.
Quadro conoscitivo che definisce lo statuto del territorio o statuto dei luoghi, indirizzi e strategie collegate con quanto disposto a livello provinciale e regionale, considerando tutto, la tutela delle risorse naturali, culturali, storiche e paesaggistiche, ambientali, agro pedologico, vulnerabilità e trasformabilità delle risorse censite, risorse valori e criticità ambientale, dinamiche demografiche, risorse del territorio, infrastrutture territoriali, sistema relazionale rete dei trasporti, indagini agroforestali, studio acustico ed elettromagnetico, analisi storica del territorio e la sua evoluzione, analisi immobili di particolare pregio, analisi mobilità, parcheggi e trasporti e flussi esterni.
Lo schema e le azioni di Piano da porre in sinergia con gli altri Comuni della Locride, con la ferrovia che dovrebbe e potrebbe diventare metropolitana di superficie, con un occhio di riguardo alla mobilità ecosostenibile, al rafforzamento dei nodi stradali e infine al porto turistico di Locri che, come sottolineato, in considerazione delle non poche polemiche che questa idea scatena, è una scelta urbanistica regionale di cui si prende atto. L’architetto Nasso ha anche aggiunto come il territorio urbanizzato viene considerato nel suo complesso così come ereditato dal Prc.
Materiale che verrà messo sul sito per essere visibile da tutti. Trenta giorni per tirare le fila, pronti a tutti i suggerimenti per portare avanti il disegno di Piano, per poi procedere con la Conferenza di pianificazione.
«Il Psc – ha affermato al termine dell’incontro il sindaco Giovanni Calabrese – è tra gli obiettivi prioritari dell’amministrazione, risultato importante per il futuro dello sviluppo di Locri».