di Francesca Cusumano
LOCRI- Si è aperto oggi ufficialmente l’anno scolastico per molti ragazzi, peccato però che lo stesso non possa dirsi del piccolo Nicola Romeo, studente diversamente abile che, questa mattina non ha potuto riprendere regolarmente le lezioni insieme ai suoi compagni di classe, a causa della mancanza della fornitura di un seggiolone “speciale” per uso scolastico.
Una ragione più che legittima che, ha indotto i genitori ad indire una protesta a tutti gli effetti “pacifica” iniziata proprio questa mattina (complice la pioggia battente), dalle ore 8 all’ingresso dell’Istituto Comprensivo De Amicis- Maresca. Ma andiamo con ordine. In realtà, secondo quanto riferitoci da Cosimo Romeo, papà di Nicola, ben 5 sono state le richieste inoltrate alle Istituzioni: a luglio, settembre e novembre 2012 e altre due volte del corrente anno, a partire dal primo cittadino di Locri Giovanni Calabrese, l’assessore alla Pubblica Istruzione Anna Rosa Sofia, il dirigente scolastico Alafaci, il direttore generale dell’Asp di Reggio Calabria, il prefetto e l’onorevole Intrieri, garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, sollecitandoli all’acquisto del relativo seggiolone la cui rilevanza è stata poi attestata con un certificato dal neuropsichiatra dell’Asp, il dottor Suraci, durante una riunione a scuola “per abbattere anche il problema del diritto alla salute”, poichè è risultato estremamente fondamentale sotto l’aspetto clinico che, durante le ore di lezione, Nicola mantenga una postura corretta per ovviare ulteriori danneggiamenti. Ed è proprio il 19 luglio scorso che Cosimo Romeo informava le autorità in questione del suddetto sit-in <<Tutte le richieste- ha spiegato Romeo- sono rimaste quasi indifferenti, solo l’onorevole Marilina Intrieri con una nota risalente al 2 luglio scorso, aveva scrttto alle autorità competenti per essere informata sullo svolgimento degli eventi>>. La stessa garante inoltre, non ricevendo alcun riscontro, con una nuova nota del 21 agosto, sottolinendo la necessità di garantire a Nicola <<i diritti che gli sono riconosciuti dalla Repubblica” ha tenuto ad evidenziare che qualora le amministrazioni coinvolte non avessero provveduto a risolvere l’annosa vicenda, avrebbe inviato tutta la documentazione in possesso alla Procura della Repubblica per accertare “eventuali atti omissivi “. <<E’ trascorso un anno- ha continuato Romeo- è il primo giorno di scuola e il problema sussiste nonostante l’Amministrazione mi avesse assicurato che si sarebbe mobilitata per l’acquisto della sedia. L’anno precedente abbiamo tamponato con una sedia portata da casa, ma quest’anno occorre che il bambino disponga di un modello speciale (che ho già comunicato all’Ente quando mi è stato domandato ), perchè il semplice passeggino non è più idoneo per affrontare l’intero orario scolastico. Il Comune è al corrente di tutto ciò che concerne i bisogni di Nicola>>.
Due ore di sit-in insomma, (a detta di Cosimo Romeo) “nell’indifferenza di tutti”, eccetto di qualche genitore di passaggio; un motivo in più per proseguire anche domani e ad oltranza fino a quando non solo le parole ma anche i fatti si concretizzeranno con delle solide garanzie che consentiranno a Nicola di avere finalmente un posto a sedere esercitando e il diritto allo studio e il diritto all’istruzione. Nicola infatti, quest’anno, lo ricordiamo, dovrebbe frequentare la seconda media.