(foto e video di Enzo Lacopo)
di Francesca Cusumano
LOCRI- Registro tumori- epidemiologico regionale, Fondazione Campanella e Fascicolo sanitario elettronico: sono questi i temi affrontati al Pala Cultura, durante l’incontro organizzato dall’Associazione Articolo32 Calabria (presieduta da Angelo Rossino) cui ha preso parte, dopo aver dato la sua disponibilità a partecipare al confronto, il candidato al consiglio regionale della lista Casa delle Libertà, Franco Crinò. Tra i presenti, anche il consigliere provinciale Alessandra Polimeno.
{loadposition articolointerno, rounded}
E’ stato proprio Angelo Rossino che, da tre anni porta avanti la sua battaglia a favore della costituzione del registro tumori nella Regione Calabria, delle misure di prevenzione in campo oncologico nel territorio di competenza dell’Asp n° 5 (per, avviare un’azione di contrasto ai picchi epidemiologici registrati garantendone la tutela del diritto alla salute), ad introdurre il dibattito/ confronto, partendo da una considerazione <<Dal nostro punto di vista- ha premesso- la sanità va riorganizzata sulla base delle risultanze che scaturiscono da studi epidemiologici che dovrebbero essere condotti in Provincia e Regione, così da valutare cosa realmente serva sul territorio. Partiamo da una rivendicazione che riteniamo non sia più rinviabile, chiediamo che vengano promosse in Calabria tutte quelle attività che aiutino a comprendere cosa accade sul territorio, in cui si registra l’alto tasso di patologie tumorali. Non mi sento di essere un cittadino ma un suddito calabrese. L’ospedale di Locri è a valle di questo discorso, se la Regione Calabria avesse portato avanti questi studi, il nosocomio avrebbe potuto indicare cosa mancava. La Regione Calabria spende 250 milioni di euro solo di migrazione sanitaria>>.
Tre dunque, sono state le domande specifiche rivolte da Rossino al candidato Crinò:”cosa abbia fatto il suo schieramento sull’istituzione del registro tumori in riferimento al D.G. n° 90 del 26 febbraio 2013 (succeduta alla n° 289 del 25 marzo 2010 Progetto per la realizzazione del registro tumori di popolazione della Provincia di Reggio Calabria-Attuazione)”; quando l’ottenimento del Fascicolo sanitario elettronico nonchè l’avviamento a pieno regime della Fondazione Campanella”.
Il candidato consigliere regionale Franco Crinò ha, fin dalle prime battute del suo intervento, chiarito il significato del contenuto della sua precedente nota diramata agli organi di stampa in cui diceva “Finalmente parte l’attività del registro tumori della Provincia di Reggio Calabria”, intendendo come dopo i ritardi conseguenti a una burocrazia lenta, potrà essere adottato a distanza di un anno e mezzo, uno strumento di monitoraggio dello stato di salute dei cittadini oltre che il controllo del territorio, la programmazione sanitaria e i percorsi di screening (grazie alla riorganizzazione della sua attività)<<Con la mia nota stampa ho solo voluto esprimere la mia soddisfazione, perchè con dati certi avremo confronti più precisi. Ritengo che non solo quella di oggi sia una discussione utile e costruttiva, ma soprattutto che l’incipit debba essere parlare di vita e salute, tenendo alta l’attenzione sulla questione sanità. Lo stesso dicasi sulla Fondazione Campanella, a difesa delle unità lavorative>>.
Per Rossino la Regione Calabria ha deciso di portare avanti una riorganizzazione dei servizi sanitari sul territorio in maniera discrezionale <<Il registro tumori- ha continuato- non è mai esistito se non a Catanzaro. Non sono d’accordo sull’ alibi che le risorse mancano. I 250 milioni di euro di migrazione sanitaria, avrebbero potuto finanziare 10 Fondazioni Campanella>>.
Ed è sempre il presidente di Articolo32 Calabria ad anticipare che, non avendo ricevuto risposta alle due Pec inviate nel mese di settembre del corrente anno al direttore generale del dipartimento sanità della Regione Calabria e al direttore generale dell’Asp 5 di Reggio Calabria (in cui era stato chiesto che genere di strumenti di prevenzione oncologica avessero deciso di mettere in campo), nei prossimi giorni si recherà alla DDA di Reggio Calabria e Catanzaro <<Non è corretto che non sentano l’esigenza di rispondere; inoltre, non mi risulta che vengano attivati protocolli di prevenzione oncologica in Calabria. Non si tratta di burocrazia inadeguata ma di altro>>.
<< L’asp-ha aggiunto Crinò– ha gestito con lentezza la questione. Sui mancati interventi di Pezzi e Sarica, credo che le risposte debbano essere tempestive. È una faccenda che deve essere recuperata all’interno dell’Asp>>.
E sull’aspetto del Fascicolo Elettronico, è stata Alessandra Polimeno a chiarire che in Calabria non esiste, a differenza di altre Regioni << È dal lontano ’83 che le cose sono rimaste sempre uguali. La politica non ha assistito bene la sanità. Di prevenzione se ne parla poco. Dibattiti del genere, dovrebbero esserci anche dopo le elezioni, individuando quale direzione la politica sanitaria debba intraprendere>>.
Al termine, Crinò ha tenuto a precisare che <<L’incontro odierno si è tenuto prima del 23 non per guadagnare più voti; anche prima avevo sollecitato l’applicazione del registro tumori>>.
Intanto, Rossino ha informato la nostra testata che, di registro tumori, se ne parlerà anche questo pomeriggio in occasione di un incontro a Palazzo Campanella.
Di seguito il video integrale del dibattito:
{youtube}VIMYLftI23A&feature|580|340{/youtube}