di Gianluca Albanese
LOCRI – In attesa di capire qualcosa in più sul destino della lista “Obiettivo Locri” del candidato sindaco Dario Marando (esclusa dalla competizione elettorale amministrativa del 26 e 27 maggio per le note vicende sfociate con una denuncia alla Procura della Repubblica e i legali che stanno studiando l’eventualità del ricorso amministrativo al Tar), non ci resta che spulciare e curiosare tra le due liste in gara, ovvero “Tutti per Locri” che candida a sindaco l’ex assessore provinciale Giovanni Calabrese e “Impegno e trasparenza” con l’aspirante primo cittadino Antonio Cavo, presidente del civico consesso nella passata consiliatura. Questi i punti in comune e le grandi differenze tra i due schieramenti in lizza.
LA CARICA DEI QUARANTENNI
Sia Calabrese che Cavo (e anche Marando se fosse stato ammesso) appartengono – anno più, anno meno – alla stessa classe anagrafica, quella dei quarantenni. Una classe fortunata se si pensa al neo presidente del Consiglio Enrico Letta o al golden boy della politica calabrese Peppe Scopelliti, o comunque, una categoria anagrafica sulla quale puntare per dare segnali di rinnovamento. Nessuno dei due candidati sindaci, insomma, potrà giocare sul fattore età per distinguersi dall’altro, a meno che non si voglia fare il computo delle settimane di differenza, calendario alla mano.
CHI VIENE E CHI VA
Rispetto alle Comunali 2011 la lista a supporto di Calabrese appare come una sintesi di quelle che furono le tre liste di centrodestra con a capo lo stesso leader di “Leali alla città”, Raffaele Sainato e Francesco Macrì, e con l’aggiunta dei nomi proposti dall’altro grande azionista Enzo Carabetta. E così, il candidato sindaco schiera, tra gli altri, la nostra Domenica Bumbaca (alla sua prima esperienza elettorale), Annalisa Congiusta, Peppe Fontana e l’imprenditore Alfonso Passafaro, già capogruppo in Consiglio di “Leali alla città”. In quota Sainato, invece, ci sono Paola Campanella (già vicepresidente del consiglio comunale), Eva Cappuccio, Vincenzo Panetta e lo stesso Raffaele Sainato. Più incline al rinnovamento la frazione di lista curata dall’ex sindaco Francesco Macrì, che conferma solo l’ex assessore Mimmo Romeo. Tra quelli che non si sono ricandidati, spicca Anna Francesca Capogreco, di stretta osservanza calabresiana, e lo stesso Francesco Macrì, che evidentemente sosterrà la lista dall’esterno. A proposito di Macrì: due esponenti politici considerati a lui molto vicini, come l’ex assessore Tommaso Raschellà e il giovane Livio Ravanese erano tra i componenti della lista a sostegno di Marando, così come Eliseo Sorbara (consigliere per parecchi mandati e candidato con Leali alla città nel 2011) e Rodolfo Spataro, che nel 2011 era tra i candidati di “Città in Comune” a sostegno di Raffaele Sainato. Passiamo all’altra lista. A parte Cavo, nessuno dei consiglieri della passata amministrazione si è ricandidato. Un dato che fa riflettere perchè se da un lato il giovane avvocato e dirigente di LocRinasce è da sempre considerato molto vicino all’ex sindaco Pepè Lombardo (se non un vero e proprio “delfino”) dall’altro, il fatto che nessuno degli uscenti sembra voler cimentarsi di nuovo nell’agone politico non rappresenta sicuramente un segnale di continuità col recente passato. E quindi, spazio al rinnovamento. C’è il leader di Generazione Locri Antonio Guerrieri, Pino Mammoliti che si prepara a tornare in consiglio comunale e poi, a parte un buon numero di facce nuove, c’è molta LocRinasce, con la portavoce Maria Antonella Gozzi e il preside Rino Rinaldi in primis.
DOVE SONO I PARTITI?
Supponiamo che fossero in lizza tutte e tre le liste presentate sabato mattina. Sinceramente stentiamo a riconoscere i leader dei partiti radicati nel territorio. Dell’Udc e della sua pletora di sedicenti rappresentanti dall’elettorato attivo volubile, abbiamo già scritto e lasciamo le considerazioni del caso agli organismi sovracomunali del partito, a cominciare dal coordinatore provinciale Franco Candia. Ma il PD? Quello ufficiale, ovvero quello del direttivo votato al congresso dello scorso autunno era presente con due dirigenti nella lista di Marando. Non c’era, però, il segretario cittadino Peppe Fortugno. Non c’è nemmeno l’ex capogruppo di Civica Solidale Emanuele Marando, democrat e vicino a LocRinasce. E allora la forbice tra quella che l’ex assessore provinciale Attilio Tucci chiama con una punta di disprezzo “l’anagrafe del partito” e la politica del Paese reale si allarga, permettendo, tra l’altro, a Pino Mammoliti di dire che “Gli unici a rappresentare il Pd nella competizione elettorale di maggio siamo noi renziani”. Un bel sassolino estratto dalla scarpa. Quanto basta per proseguire nell’affermazione in zona del movimento pro Renzi che nel frattempo si è riunito ieri mattina all’Ymca di Siderno per disegnare le strategie per il futuro immediato. E così, mentre Mammoliti e soci si preparano a servire freddo il piatto della vendetta interna dopo i veleni del congresso del Pd cittadino, appare decisamente più politicizzata la lista a sostegno di Calabrese, con tutte le anime del Pdl rappresentate, oltre alla componente civica. Va fatta, comunque, una considerazione: il Pdl, per statuto, non si è ancora strutturato nei coordinamenti cittadini. E se da un lato questo conferisce al partito di Berlusconi l’aspetto di un comitato elettorale più o meno permanente ma senza i punti di riferimenti precisi che solo circoli e sezioni stabilmente strutturati sanno dare, sta risparmiando, almeno per ora, tutti quei conflitti che hanno caratterizzato l’altro partito frutto di una “fusione a freddo” tra due o più componenti partitiche, ovvero il PD. Di certo, la lista di Calabrese è quella che vanta il maggior numero di conferme nelle candidature rispetto a due anni fa.
POCHI FUOCHI D’ARTIFICIO
Se tanto ci dà tanto, fatto un rapido paragone con quella che fu la campagna elettorale del 2011, molto lunga, faticosa e dispendiosa, questa si preannuncia parecchio più sobria. Prevarrà l’effetto Mario Monti, o ci sarà spazio anche per qualche fuoco d’artificio? Staremo a vedere. Noi di Lente Locale, come sempre, garantiremo spazio e visibilità a tutti i candidati sindaci e consiglieri. Soprattutto ai programmi. Al servizio dei lettori. Come sempre.