LOCRI – «Noi ad oggi non siamo stati in grado di approvare in equilibrio il bilancio di previsione. Abbiamo dato incarico ai responsabili ed entro alcuni giorni ci porteranno questa proposta di bilancio da approvare prima in giunta e poi in Consiglio. Noi non abbiamo mai interferito col lavoro degli uffici e già domani potrebbe arrivare la bozza del bilancio di previsione». Il virgolettato è del sindaco Pepè Lombardo. Anche se l’approvazione o meno del documento contabile in equilibrio, per la quale ci sono a disposizione non più di cinque giorni lavorativi, non era all’ordine del giorno della seduta odierna, questa dichiarazione, rassicurante nelle intenzioni ma priva di riscontri pratici, rappresenta la parte più interessante dell’intera seduta, specie se si pensa a tutti i dubbi che sono stati da più parti adombrati sulla capacità di approvare (in tempo e in equilibrio) il bilancio entro il 31 ottobre, sia sulla sussistenza o meno della bozza di documento contabile e di tutti i gli atti propedeutici alla sua approvazione. Insomma, non è detta l’ultima parola, anche se, dovendo riaggiornare la discussione sul terzo punto all’ordine del giorno (problematiche del personale dell’Ente) qualcuno si è posto il problema di fare coincidere la discussione di quel tema con l’approvazione del bilancio, e nel corso della conferenza dei capigruppo improvvisata a margine del Consiglio, c’è anche chi ha detto che «Ancora il bilancio non c’è, quindi rivediamoci in Aula mercoledì 31 alle 9 per discutere delle problematiche del personale; per il bilancio si vedrà». Si badi bene: queste ultime non sono dichiarazioni ufficiali, ma solo parole carpite dall’orecchio indiscreto del cronista.
Ma torniamo alla seduta odierna, il cui punto forte sono stati i rilievi mossi dall’Autorità di Vigilanza a proposito del bando di affidamento dei servizi legali dell’ente. La discussione è stata chiesta dall’opposizione che, a onore del vero, ha sempre contestato la procedura fin dall’inizio e ha cavalcato le iniziative di singoli avvocati esclusi dalla stessa che hanno suscitato l’attenzione dell’Authority che ha mosso dei rilievi minimizzati ancora una volta dall’assessore al ramo Nicola Monteleone che nella sua relazione ha anche spiegato che «Le funzioni dell’autorità di vigilanza sono funzioni di accertamento; non ha espresso un parere, nè ha ammonito l’Ente. Ha aperto un’istruttoria a seguito di una denuncia di uno studio legale per presunte irregolarità e illegittimità. L’amministrazione ha trasmesso la documentazione e l’Autorità di vigilanza ha disposto l’archiviazione della segnalazione che ho trasmesso ai quotidiani locali». E poi: «Archiviare è una cosa, dichiarare illegittima è un’altra. Non c’è stata un’ammonizione ma l’apertura di istruttoria da parte dell’autorità di vigilanza sul bando, sul quale non pendono ricorsi, ma semplici richieste di chiarimenti. Non consento a nessuno di dire che quest’amministrazione commette atti illegali».
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Non sono mancate le repliche, specie quelle di Sainato e Calabrese che, in sostanza, hanno rilanciato le accuse.
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Quindi, ha preso la parola il sindaco Lombardo, dicendo che «I consiglieri di minoranza spostano sempre l’attenzione. Si tratta un argomento e loro parlano di altro. Vogliono fare tutto: maggioranza e minoranza. Vorrebbero far dire a Monteleone le cose che vorrebbero sentire dire. Non vogliono affrontare serenamente i problemi della città, ma creare solo confusione. Quando facemmo l’avviso pubblico non entrammo nel merito, riconoscendo a Tresoldi tutte le doti necessarie per fare il bando. Appartengo a un movimento (Locrinasce) che non fa la politica dei dispetti, ma cerca e propone soluzioni ai problemi. L’autorità di vigilanza ha mosso due rilievi: 1) il presidente della procedura non poteva essere Tresoldi, dimenticando che il Comune di Locri è privo di dirigenti: ha solo funzionari direttivi, quindi poteva essere il segretario comunale Tresoldi il responsabile del procedimento. 2) non abbiamo pagato il Cig omettendo di dire che Tresoldi non ha nemmeno richiesto il versamento ai partecipanti. Sono due aspetti formali che non possono costringere il consiglio comunale a parlarne. Non abbiamo tempo di discutere di queste cose, sono cose della gestione che noi non condizioniamo. Prendiamo atto della richiesta di mandare la documentazione alla procura della Repubblica e la manderemo, senza problemi». E successivamente «Noi facciamo il nostro compito nell’interesse della città. Non so se tutti possono affermare con forza queste stesse parole».
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Sainato, pungente come sempre ha osservato come «Ogni volta che parla Lombardo butta olio per schiarire il mare. Noi non abbiamo parlato d’illegalità, ma di illegittimità. Sarà la procura a rilevare eventuali irregolarità o illegittimità», mentre Calabrese ha detto che «Non esiste il servizio Contenzioso perchè dalla pianta organica non si evince. Tresoldi, quindi, è responsabile di un servizio che non c’è. Come tutti i bandi di gara fatti dal 3 giugno 2011 sono nulli perchè i dirigenti che li fecero sono stati sollevati. Se ci fosse stato un controllo gli atti sarebbero stati revocati. Sarà il bilancio consuntivo che vi manderà a casa. Tra noi ci sono persone che amano questa città e lo possono dire a voce alta. Noi abbiamo fatto molto per questa città alla quale abbiamo dato senza avere nulla in cambio. I gravissimi atti portati avanti in questi mesi hanno avuto il vostro avallo (determina di pagamento del “tubo d’oro”, Geo Ambiente…). Il sindaco avrebbe dovuto denunciare queste cose e costituirsi contro chi ha fatto quegli atti. (bando legali, psa ecc.) questa è la vostra illegalità. Mi auguro che il 31 ottobre si ponga fine a questo scempio politico-amministrativo. Finalmente la città ha conosciuto chi è il vero Pepè Lombardo e i suoi limiti politici. 40.000.000 di euro di debiti. E forse anche gli atti del servizio mensa verranno mandati alla procura, così come le determine degli sgravi sulla Tarsu, fatte senza motivo ad alcuni cittadini. Il sindaco non sta amministrando questa città, la sta distruggendo. Se avremo la fortuna di discutere del bilancio in aula dimostreremo i danni che avete fatto».
E se Sainato ha rimproverato a Monteleone la mancata risposta ai chiarimenti richiesti, il sindaco Lombardo ha replicato che «Saranno gli organi competenti a stabilire eventuali illegittimità, o responsabilità di sorta e il bando di affidamento dei servizi legali dell’Ente è legittimo».
Alla fine si è votato sulla proposta di revoca in autotutela degli atti della procedura, col voto favorevole dell’opposizione e quello contrario della maggioranza, tranne gli astenuti Galasso e Leone, mentre l’altra proposta di Calabrese è passata all’unanimità, ovvero la trasmissione degli atti relativi al bando legali e della delibera del punto all’Odg dell’odierno Consiglio alla prefettura di Reggio Calabria, al ministro dell’Interno, alla Procura della Repubblica, al Comando dei Carabinieri- Gruppo territoriale di Locri, al Comando della Guardia di Finanza compagnia di Locri», precisando altresì che «Tutti i consiglieri di opposizione restano a disposizione delle autorità avocate come persone informate sui fatti, all’ordine del giorno»
Sul terzo punto all’ordine del giorno, ovvero le problematiche del personale dell’Ente, il consigliere Sainato ha subito eccepito che «Nonostante gli impegni presi in conferenza dei capigruppo non sono stati invitati i dirigenti sindacali interessati e i segretari provinciali di categoria», chiedendo, insieme al resto dell’opposizione , una nuova seduta consiliare ad hoc, prima della discussione del bilancio, e quindi, prima del 31 ottobre, proponendo come prima data utile, lunedì 29 in mattinata. Una proposta dapprima accettata dal presidente Cavo, ma poi, dopo le resistenze del sindaco che, vista l’imminente approvazione del bilancio, ha detto «che il Consiglio non si può permettere di impiegare altro tempo prezioso in questi giorni, occupandosi di argomenti sì importanti ma che non necessitano di una seduta consiliare ad hoc» la discussione si è di nuovo animata.
A questo punto, su proposta del capogruppo di maggioranza Emanuele Marando, si è deciso di sospendere la seduta per alcuni minuti, con la maggioranza che si è riunita in separata sede, mentre la minoranza e il pubblico sono rimasti in sala. Qualche burlone ha pensato di ingannare l’attesa diffondendo della musica dagli altoparlanti della sala consiliare. Nell’improvvisata playlist, “Il pulcino Pio” e l’Inno di Mameli. Quindi, la decisione finale: se ne discute, appunto, il 31 mattina alle 9. Poi, si parlerà del bilancio. Almeno questo è l’auspicio.
GIANLUCA ALBANESE