R. & P.
In una suggestiva cornice del giardino della Fondazione Zappia, una folta platea ha accolto la Rettrice della Sapienza Università di Roma, professoressa Antonella Polimeni.
Ospite d’eccezione per la prima edizione del premio “Radici calabresi”.
Una kermesse istituzionalizzata dall’Amministrazione comunale e che ha visto coinvolti il consigliere di minoranza Carlo Previte e la cittadina locrese Anna Maria Pancallo, per una serata speciale che ha messo in risalto le eccellenze calabresi.
“Radici calabresi” vuole, infatti, conferire il giusto riconoscimento alle donne ed agli uomini di origini calabresi che, con impegno e professionalità, hanno dato lustro alla Calabria consentendo di divenire fucina di personalità socialmente e culturalmente rilevanti in ambito internazionale.
Sul palcoscenico per dar inizio alla cerimonia il consigliere comunale Carlo Previte, amico e dottore laureato alla “Sapienza Università”, e la già dottoranda alla “Sapienza Università” avvocatessa Anna Maria Pancallo, con l’assessore alla Cultura Domenica Bumbaca, presentando la kermesse e, complimentandosi con la Rettrice, si sono esposti i motivi che hanno portato l’Amministrazione ad assegnare il premio: “visto il suo prestigioso incarico, la sua professionalità, l’amore verso questa terra e per la sua importante professione in campo scientifico, accademico e culturale, la città di Locri conferisce il premio “Radici calabresi” alla Rettrice della Sapienza Università di Roma, professoressa Antonella Polimeni.
La cerimonia, a cui sono state invitate alte professionalità in campo accademico, ha visto il giornalista Pietro Melia, direttore della testata giornalistica “ Riviera” intervistare la Rettrice e insieme a lei si è discusso con gli illustri ospiti di “Cittadini illustri nel mondo scientifico e accademico”, lasciando spazio alle testimonianze di chi conosce e ha lavorato con la rettrice.
Il sindaco di Locri Giovanni Calabrese:«Per la prima di questo premio non potevamo non conferire questo riconoscimento ad una donna calabrese che si è contraddistinta per meriti e valori in campo accademico. Nel complimentarci con la professoressa Polimeni, tenuto conto delle eccellenze calabresi presenti in tutto il mondo e che hanno dato lustro alla nostra Regione distinguendosi in molti campi, dalla cultura alla scienza, dalla sanità al mondo accademico, dallo sport al sociale, dall’imprenditoria all’arte, ribadiremo le potenzialità e le professionalità della nostra terra che, purtroppo, devono andar via per poter esprimersi al meglio».
«Istituendo il premio “Radici Calabresi” – continua il sindaco locrese- abbiamo voluto esaltare la nostra terra e dimostrare che la calabresità è un valore. Ringrazio personalmente la professoressa perché stasera ha dato prova che con umiltà, sacrificio, determinazione e lungimiranza si possono ottenere grandi risultati. Ho notato in lei una umiltà e preparazione che la rendono ancora più forte e, per questo, sono ancora più soddisfatto che la scelta sia ricaduta su una donna che riesce a lavorare in team in un campo, quello accademico scientifico, che molto dà a tutta Italia».
La Rettrice che ha anche accettato di far parte del comitato scientifico di Locride Capitale della Cultura, ha ringraziato i presenti e apprezzato il premio affermando che si tratta di un riconoscimento da condividere con tutte le forze positive della Calabria. Essere la prima Rettrice donna è un orgoglio ma sarà ancora più bello quando ciò non sarà notizia.
Ai giovani: «studiate e lavorate per questa terra».
Serata impreziosita dall’intermezzo musicale della cantante Michelangela Trichilo dell’associazione musicale Santa Cecilia.