R. & P.
È in programma il prossimo sabato 15 ottobre a Locri l’annuale giornata commemorativa in ricordo di Francesco Fortugno, vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria assassinato dalla ‘ndrangheta nel 2005.
La manifestazione prenderà il via alle ore 10.00 con la celebrazione della Santa Messa nella Chiesa di Santa Caterina V. e M. officiata da Monsignor Francesco Oliva.
A seguire, la giornata proseguirà a Palazzo Nieddu dove si terrà la deposizione della corona da parte delle Istituzioni dello Stato.
L’iniziativa si concluderà, infine, al cimitero di Locri in cui è prevista la deposizione della corona ad opera del Consiglio regionale della Calabria nella cappella che accoglie le spoglie di Franco Fortugno.
Come consuetudine tale appuntamento, a cui prenderanno parte accanto ai cittadini anche le rappresentanze istituzionali, intende proporsi con sobrietà quale momento di riflessione, memoria e consapevolezza circa la centralità dell’impegno collettivo a favore della legalità nonché come espressione del fermo rifiuto nei confronti della criminalità organizzata e di ogni comportamento o subcultura che alimenti il malaffare, la prevaricazione e la logica del compromesso.
“Tutti insegnamenti che costituiscono l’ossatura dell’eredità morale, politica e civile che mio marito Franco ha lasciato a tutti noi – dichiara Maria Grazia Laganà, vedova di Francesco Fortugno – e che oggi come non mai occorre tramandare alle giovani generazioni affinché diventino elementi caratterizzanti all’interno dei loro percorsi educativi e formativi. Ed è con questo spirito che io e i miei figli intendiamo rinnovare la memoria di mio marito, insieme alla comunità locrese e nella piena consapevolezza che questa terra debba compiere ancora molti e decisivi passi in avanti prima di realizzare compiutamente il tanto auspicato riscatto civile e sociale. Ma nel contempo animati dalla fiducia che tale percorso possa concretizzarsi anche e soprattutto guardando all’esempio offerto da coloro che, proprio come mio marito Franco, hanno saputo tradurre in comportamenti, assunzioni di responsabilità e azioni concrete i valori e gli ideali di giustizia ed onestà”.