di Redazione
LOCRI- Sabato 30 agosto alle ore 21.15 alla Corte di Palazzo di Città, la compagnia Centro Teatrale Meridionale presenta, sotto la direzione artistica di Domenico Pantano, “Eva non è ancora nata” di e con Salvatore Cosentino e Gioconda Carotenuto nel ruolo di Donna Velata.
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Il monologo si ispira nel titolo ad una canzone di Giorgio Gaber del 1978. Salvatore Cosentino magistrato della Procura di Locri ma salentino di origine, continua nella presentazione dei suoi spettacoli teatrali, che gli consentono di coniugare il mondo del diritto con la fantasia e la bellezza del mondo dell’arte, nella convinzione che la legalità non si realizza solo con i codici (o con le manette) ma anche attraverso il dialogo con la società civile di un istituzione – la magistratura – vista troppo spesso come confinata in una fredda torre d’avorio. E soprattutto con la consapevolezza che al senso di responsabilità dell’individuo si sviluppa, oltre che con la repressione, con l’educazione al bello, al giusto, alla cultura, all’arte.
Dopo “Un diritto… messo di traverso” (Premio Internazionale Kouros 2013), le cui rappresentazioni proseguono in tutta Italia, Salvatore Cosentino presenta “Eva non era ancora nata”, pièce teatrale che, in un periodo di frequenti omicidi di donne e di volti “sfigurati” dall’acido, racconta e “rifigura” la bellezza della dignità della donna attraverso la descrizione delle ultime leggi che la tutelano ma anche di quelle leggi sbagliate, più risalenti nel tempo, che spesso l’hanno mortificata. Il tutto nella forma di teatro – canzone, narrando in modo ironico e leggero, ma al contempo intenso e profondo, che la bellezza della donna non è magrezza a tutti i costi, perfezione del fisico, negazione dell’età, bensì comunicazione di luce, coraggio, amore per la vita. Cosentino racconta la bellezza della donna, in un triste periodo di figure femminili troppo spesso ornamentali e decorative, è l’espansione della sua intelligenza.