(ph. Luigi Briglia)
di Redazione
LOCRI- Processione-performance, sabato scorso, a Locri (RC), per la prima fase di Mitica, rassegna di arte contemporanea ideata e curata da Marò D’Agostino per il Parco Archeologico di Locri, prodotta da Ant’art, con la collaborazione del Museo Archeologico di Locri e il Kiwanis “Magna Grecia”.
{loadposition articolointerno, rounded}
“Adotta la Dea di Locri” è il complesso progetto di Enzo Umbaca scelto per iniziare. Rinnovando l’iconografia della Magna Grecia, l’artista ha reso omaggio alla divinità con un corteo che ha attraversato i luoghi a lei dedicati per celebrarne il ritorno sulla terra, come sempre salutato dal risveglio della natura: da Piazza Tribunale, il percorso si è snodato attraverso la città per la strada statale 106 fino al ponte sul torrente Gerace; seguendo poi quello che rimane dell’antico tracciato del Dromo si è giunti al Parco archeologico e, quindi, al tempio di Marasà.
Costumi tradizionali, musica, totem, carrozza e cavalli, pinakes, hanno accompagnato Persefone Dea di Locri. Nell’azione performativa sono stati coinvolti associazioni (Kiwanis, Fidapa, Civitas Solis), numerosi artisti (la banda di Caulonia con Enzo Rullo, Maria Pia Battaglia, Emanuela Bonfiglio, Luigi Briglia, Fabio Macagnino, Bernardo Migliaccio Spina, Francesca Salerno) e la comunità della Locride. Importante l’apporto fornito dal consigliere provinciale Pasquale Brizzi, dal Comune di Locri, da Pino Marrapodi (Fiori), da Attilio Spanò per i costumi, da Antonio Mittica (acconciature) e da Nazareno Migliaccio Spina.
«Sia chiaro – sottolinea la curatrice della rassegna Marò D’Agostino – che non si tratta di un evento finalizzato a rivendicare tout court il rientro della statua della dea. È piuttosto l’avvio di un percorso di riconciliazione con il mito/simbolo di Locri. Se vogliamo è un auspicio per lo scioglimento del nodo del trafugamento e vendita della splendida Persefone Gaia, e un auspicio, altresì, di maggiore attenzione e cura della cittadinanza verso i suoi beni naturali e artistici. “Mitica” vuole attivare un processo di avvicinamento tra la nostra quotidianità e la nostra memoria; l’azione-performance di Umbaca coinvolge la comunità e, per cominciare, tramite la processione, traccia un segno di congiunzione simbolicamente forte tra la città attuale e quella antica, tra la città abitata e il Parco Archeologico».
Un ruolo importante nel progetto Mitica è assegnato ai laboratori didattici. Nella settimana precedente l’evento – col supporto organizzativo di Laura Delfino, responsabile dell’area didattica del Museo di Locri, sono stati attivati tre laboratori nella scuola elementare “Pascoli” di Siderno e nell’Istituto d’Istruzione Superiore “I. Oliveti – P. Panetta” di Locri. Le attività sono state condotte dallo stesso artista con l’ausilio della curatrice e delle docenti Licciardello, Lopresti e Marando. Gli oggetti e i progetti elaborati e prodotti dagli studenti saranno esposti in una sezione della rassegna.