di Francesca Cusumano
LOCRI – Il Consiglio comunale di Locri, con decreto del presidente della Repubblica, pubblicato ieri sera sulla Gazzetta Ufficiale, su richiesta del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, è stato sciolto, dopo la decadenza del sindaco Giovanni Calabrese, divenuto lo scorso novembre, assessore regionale.
L’ente, da allora, è diretto dal sindaco facente funzioni, Giuseppe Fontana, in vista delle elezioni comunali della prossima primavera.
“Considerato – si legge nella nota in Gazzetta Ufficiale – che nelle consultazioni elettorali del 10 giugno 2018 sono stati eletti il Consiglio comunale di Locri ed il sindaco nella persona del signor Giovanni Calabrese; vista la deliberazione n. 34 del 27 dicembre 2022, con la quale il Consiglio comunale ha dichiarato la decadenza del signor Giovanni Calabrese dalla carica di sindaco; ritenuto, pertanto, che ai sensi dell’art. 53, comma 1, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, ricorrano i presupposti per far luogo allo scioglimento della suddetta rappresentanza; visto l’art. 141, comma 1, lettera b), n. 1, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267; decreta: il Consiglio comunale di Locri è sciolto”.
“La città continuerà ad essere amministrata – ha scritto poi in un post su facebook, Giuseppe Fontana – dal sindaco, dalla giunta e dal Consiglio, sebbene sciolto, così come sancisce l’art 53 comma 1 del TUEL. Evidentemente a qualcuno non piace, ma tant’è! Continuiamo a lavorare serenamente e soprattutto seriamente. Intanto vi anticipo che, a breve, importanti novità riguarderanno la nostra Locri e sarà mia premura aggiornare tutti voi”.
Si tratta dunque, di uno scioglimento dovuto, poichè secondo quanto previsto dalla norma vigente, “in caso di impedimento permanente, rimozione, decadenza o decesso del sindaco o del presidente della provincia, la giunta decade e si procede allo scioglimento del Consiglio. Il Consiglio e la giunta rimangono in carica sino alla elezione del nuovo Consiglio e del nuovo sindaco o presidente della provincia. Sino alle predette elezioni, le funzioni del sindaco e del presidente della provincia sono svolte, rispettivamente, dal vicesindaco e dal vicepresidente”.