di Gianluca Albanese
LOCRI – Abolita, dopo il referendum del 1985, la scala mobile, ovvero quel meccanismo di adeguamento automatico degli stipendi all’inflazione, gli amministratori comunali di Locri hanno pensato bene di fare da soli per fare recuperare potere di acquisto alle loro indennità di funzione e, in sede di approvazione del bilancio di previsione 2015 (delibera di consiglio comunale numero 29/2015) si sono aumentati lo “stipendio” del 40%.
La delibera in questione – va detto – è stata votata dai nove consiglieri di maggioranza presenti al momento dell’approvazione, col voto contrario dei consiglieri di opposizione Maria Davolos e Nadia Cautela, mentre Alfonso Passafaro ha abbandonato l’aula prima del voto, ed erano assenti giustificati i consiglieri Anna Maria Mollica e Maria Teresa Aronne (maggioranza), Antonio Cavo, Pino Mammoliti e Maria Antonella Gozzi per l’opposizione.
In forza della votazione, le indennità di funzione, dallo scorso I giugno sono le seguenti:
Sindaco: € 2.788,87 (invece delle precedenti 1.673,32)
Vice sindaco € 766,94 (erano 460,15)
Ogni singolo assessore € 1.254,99 (erano 752,99)
Presidente del consiglio comunale 278,88 (erano 167,32).
Mica pizza e fichi.
Avendo la deliberazione di consiglio effetto retroattivo, con determinazione n° 168 del 2 settembre, si è provveduto a liquidare il conguaglio tra le indennità percepite per i mesi di giugno, luglio e agosto e quelle spettanti alla luce del nuovo “adeguamento salariale” votato dai consiglieri di maggioranza nell’ultima seduta consiliare.