di Francesca Cusumano
LOCRI – Sospesa fino al prossimo 3 dicembre anche l’attività didattica in presenza nelle scuole dell’infanzia e delle elementari. E’ quanto ha disposto la nuova ordinanza sindacale.
Un provvedimento che va ad aggiungersi a quello emesso qualche settimana fa, quando al termine di una riunione tra la dirigente scolastica dell’I.C. De Amicis – Maresca, Carla Galletta e il sindaco di Locri, il responsabile del Dipartimento Prevenzione Asp 5, dottor Pier Domenico Mammì, il vicesindaco Giuseppe Fontana e l’assessore alla Pubblica Istruzione Domenica Bumbaca, a causa dell’aumento di casi positivi emersi tra i docenti e gli studenti, si era convenuto unanimemente di sospendere le lezioni in presenza per tutte le prime classi dell’Istituto, facendo ricorso alla Dad.
Come si ricorderà, il Tar Calabria con apposito decreto depositato lunedì, ha sospeso l’ordinanza regionale del 14 novembre scorso, con la quale era stata disposta la sospensione della didattica in presenza nelle scuole di ogni ordine e grado fino al 28 novembre. E a seguire, martedì 24 novembre, il direttore generale dell’ufficio scolastico regionale, Maria Rita Calvosa, ha invitato con una nota i dirigenti scolastici “nel rispetto dell’autonomia scolastica, a porre in essere immediatamente e comunque nel più breve tempo possibile, ogni conseguente provvedimento di competenza al fine di garantire lo svolgimento dell’attività didattica in presenza per come stabilito dal suddetto D.P.C.M.”, eccetto nelle zone oggetto di ordinanze emesse da sindaci dei singoli Comuni della Regione Calabria.
E ieri sera, dopo un nuovo confronto dell’Amministrazione comunale con il dottor Mammì, responsabile del Dipartimento di Prevenzione Ambito di Locri, nel quale è stato precisato che ad oggi nella Locride sono 581 i soggetti positivi al tampone molecolare, 149 i guariti e 2 i deceduti e che la “chiusura delle attività commerciali, scolastiche e la limitazione dei mezzi di trasporto pubblici, ha posto un freno ai contagi ed alla diffusione, evidenziando un cauto ottimismo dovuto agli effetti restrittivi, pur continuando a mantenere la massima prudenza e cautela”, si è così determinati a sospendere in via precauzionale le lezioni in presenza anche nelle scuole dell’infanzia e delle elementari fino a giovedì prossimo 3 dicembre, “considerato – si legge nell’ordinanza – che l’Amministrazione comunale sta verificando l’andamento epidemiologico, tenuto conto anche dei dati relativi ai test antigenici, con l’eventuale incidenza sulla popolazione scolastica dei plessi interessati, al fine di una corretta valutazione”.
«Dopo ampio confronto – ha spiegato il primo cittadino di Locri – tenuto conto delle formali indicazioni del Dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Reggio Calabria, a causa di comprovate e determinate situazioni sanitarie dove si consiglia la proroga della sospensione delle attività scolastiche in presenza e valutata, inoltre, la situazione dell’andamento epidemiologico anche sul nostro territorio comunale, ci siamo determinati, con non poca sofferenza ma con grande responsabilità, a sospendere, per precauzione, le attività didattiche in presenza della scuola dell’infanzia ed elementari fino al prossimo 3 dicembre. Tutto ciò – ha proseguito – come sempre, nell’interesse esclusivo della nostra comunità, consapevoli dell’importanza del diritto allo studio. Chiediamo di essere responsabili per poter rivedere i nostri ragazzi rientrare a scuola».
«Ieri sera – ha commentato l’assessore alla Pubblica Istruzione Domenica Bumbaca – è stata presa una decisione importante quanto sofferta. I nostri figli, i nostri ragazzi, saranno costretti a rimanere a casa lontano dalla loro scuola, dai compagni, dai ragazzi speciali, dal suono della campanella. Una decisione per tutelare ancor di più tutta la comunità, sperando che gli adulti facciano la loro parte. Il nostro compito è quello di garantire il diritto alla salute e all’istruzione. Ieri sera al Municipio, non c’era il sindaco e gli assessori a decidere, principalmente c’erano un sindaco genitore ed assessori genitori. Tutti preoccupati per la situazione incerta di questa emergenza che non può essere sottovalutata, specialmente in un periodo in cui siamo con un sistema sanitario preoccupante. Ieri sera – ha concluso Bumbaca – lo abbiamo ribadito più volte: la scuola deve riaprire! E noi dobbiamo agevolare questo».
Leggi anche: